L’intervento
di James Turrell al Guggenheim di New York, per quanto imponente, perde alquanto
della sua poetica, in quanto l’eccessivo intervento lumino-tecnico lo rende più
uno spettacolo alla son et lumière che un’opera artistica, rimane sicuramente spettacolare
ma non produce forti empatie. Non è la prima volta che la potenza dei mezzi
sovrasta la bellezza, spesso avere troppa disponibilità va a scapito della
creatività, queste opere sempre più esasperate sul gioco luminoso mi lasciano
per un attimo affascinato ma dopo poco diventano noiose e fredde.