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24/01/11

Arte è identità ?




Tornando dall’interessante mostra Modernikon in questi giorni alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, sono rimasto particolarmente colpito dalla neutralità delle opere.

Cioè, che molte di quelle proposte, paiono prive di un’identità culturale ma singole opere di un soggetto, che potrebbe essere di qualsiasi nazionalità, in quanto le origini socio-culturali, in questo caso russe, non hanno più elementi di riconoscibilità/rappresentazione nelle opere stesse, tolto i casi in cui siano documentative.

La stessa sensazione mi è scaturita alla Pinacoteca Agnelli, il giorno dopo, dove è in corso una mostra di arte cinese.

Questo sicuramente è un segno della globalizzazione che omogeneizza tutto, depauperando così il patrimonio collettivo delle società culturali. In tal modo la bellezza della diversità scompare. Il fascino di modi, usanze, tradizione, diverse lentamente viene dimenticato e annullato.

Tale aspetto mi pare molto interessante perché pone sempre di più in dubbio il senso di cultura, cioè di patrimonio identitario, che sempre di più stiamo perdendo, o forse sbaglio ad avere questa visione così sociale?