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30/11/09

Vincent Van Gogh - letters



1 lettera fra Vincent e Teo Van Gogh



In sei volumi, oltre 2.000 pagine, più di 4,300 illustrazioni, sono uscite tutte le lettere di Vincent Van Gogh, lavoro di ricerca realizzato dal Van Gogh Museum di Amsterdam, dopo 15 anni di analisi e studi.


Iniziativa editoriale curata da Leo Jansen, Hans Lujten e Nienke Bakker


Una ricca summa si può vedere al sito:


http://vangoghletters.org/vg/

Art Basel Miami 2009




Dal 3 fino al 6 Dicembre, con una selezione di più di 250 gallerie, si apre Art Basel Miami Beach 2009

L’evento più importante dell’arte internazionale che si svolge negli Stati Uniti.
Un ricco programma di esposizioni speciali, feste ed inaugurazioni, momenti mondati, musica, cinema, architettura e design.

le più prestigiose gallerie d'arte da tutto il mondo, Nord America, America Latina, Europa, Asia e Africa, esporranno opere d'arte del 20° e 21° secolo realizzate da oltre 2.000 artisti.

Art Basel Miami è l’ appuntamento immancabile per gli amanti dell'arte internazionale.

Lo Sboom - la crisi dell'arte contemporanea, secondo Adriana Polveroni

Presso la collana “Fabbricanti di universi – l’economia del simbolico” di Silvana Editoriale è uscito un interessante testo di Adriana Polveroni dal lapidario titolo “Lo sboom”. 14 euro, 124 pagine.

Una spietata analisi, ricca di riferimenti, sull’attuale situazione del mercato artistico, che dopo una fase di euforia sta vivendo un sano ripensamento e svuotamento della “bolla” speculativa che ha falsificato il valore delle opere prodotte.

Testo interessante per le correlazioni delle diverse realtà “commerciali” dell’arte e per l’ampia visione del sistema arte contemporaneo.


Tra le cose più interessanti del libro trovo la parte finale intitolata “Che fare, sul serio (pag 84)”, mi pare che in questa parte ci sia l’elemento più importante per dare “completezza” all’Arte e riportarla alla sua centralità. L’Arte è “senso” del mondo e non solo sua descrizione passiva.

Solo se gli artisti si fanno carico di questa responsabilità e hanno la voglia di mettersi in una riconsiderazione della “produzione” artistica, si potrà vederla rifiorire e cresce, se no diventerà sempre più “oggetto di consumo” ma sempre più privo di valore e “senso”.

Sorge quindi giustamente la domanda come poter dare sostegno e riposizione all’arte al fine di renderla nuovamente Arte.


Conclude il testo un intervento più economico di Pierluigi Sacco.

Unico neo negativo i caratteri un poco piccoli.

Segnalo che si farà una presentazione Roma Martedì 1 dicembre alle ore 19.00 al Museo MACRO di Via Reggio Emilia. Ci saranno, con la Polveroni, il direttore del Museo Luca Massimo Barbero, e poi Cesare Pietroiusti, Pietro Montani e Cecilia Canziani.



Lo Sboom Adriana Polveroni - Silvana Editore

Mostre torineesi



Andrew Dadson Galleria Franco Noero

Gli addobbi natalizi stanno oramai invadendo la città e la proposta artistica torineese è ricca e variegata.

Dalla Allegretti una bella collettiva di artisti con diverse espressioni, troviamo così : Alfredo Aceto, Araki, Salvatore Astore, Maura Banfo, Alessandro Belgioioso, Domenico Borrelli, Davide Bramante,Alberto Castelli, Andrea Chiesi,Roberto Coda Zabetta, Costanza Costamagna, Monica D’Alessandro, Carlo D’Oria, Roberta Fanti, Francesco Lauretta, Aldo Mondino, Lucia Nazzaro, Carlo Pasini, Portage, Sergio Ragalzi, Tu ri Rapisarda, Francesca Renolfi, Massimo Spada, Daniel Spoerri, Maurizio Taioli edElke Warth.

Due traverso dopo la galleria Paolo Tonin offre le rarefatte opere di Ariano Campisi e Roberto Gandus.

Passeggiando attraverso il centro si arriva alla stupenda Galleria Franco Noero, che negli spazi dell’edificio ospita un serie di quadri “pittorici” di Andrew Dadson dal forte impatto materico.

Presso la Galleria Zabert una pregiata esposizione con opere di Bruce Nauman.

Mentre Photo e Co presenta una serie di fotografie paesaggistiche di Thomas Wrede.

Si conclude il giro alla Novalis Contemporary Art, con la mostra le Città 1 a cura di Antonio Arévalo, in cui sono presentati i lavori fotografici di Primoz Bizjak, Marlon De Azambuja e Patrick Hamilton.

26/11/09

Arte contemporanea, che cosa resta …

La spinta sperimentale dell’arte contemporanea sembra giunta ad una fase di stallo, dopo decenni di trasformazione, sperimentazione, ricerca, pare svuotatasi, soprattutto se si pensa che è arte visiva.

Visitando le mostre, sempre più si percepisce che, anziché essere ad un evento estetico, sia un tentativo, nemmeno più tanto velato, d’ incontro letterario, dove le parole hanno un peso superiore a ciò che percepisce la vista.

Mi sembra, che oramai chiunque abbia un minimo di capacità narrativa, possa crea un supporto linguistico che giustifica ogni gesto dal pittorico all’istallativo, inscrivendolo in contesti generali o tematiche particolari.
Giocando con semplici parole e con i loro infiniti rimandi.
Citando i soliti personaggi noti che fanno “cultura” (deridda, pasolini etc..), l’artista sconosciuto vissuto 30 anni fa o l’ennesima sub-cultura tanto in voga fino a ieri.

Sempre più le mostre sono occasioni che vogliono sembrare “colte” in cui l’oggettualità presente non è significativa, anzi quasi negata.

Così gestita pare che ogni materiale/assemblaggio/gesto pittorico può diventare arte, tanto più se di poco prezzo e con una certa aria di “rifiuto”, in tal modo la funzione visiva viene sempre più svilita e solo il supporto letterario riesce a suscitare qualche sensazione.

Anzi a volte mi sembra che sia meglio non vederle le mostre.
Più bello leggere i comunicati o i bei cataloghi, almeno rimane un poco di illusione e si lascia spazio alla propria fantasia.

Forse che l’arte visiva si stia trasformando in arte letteraria, come mai?

24/11/09

autunno torinese ...



franco_noero_rob_pruitt_Piazza_Santa_Giulia

Sui bei viali torinesi le piante stanno offrendo un favoloso spettacolo di colori e fantasia, l’autunno si propone sempre come una delle stagioni più emozionanti. Anche le gallerie torinesi si propongono con una varietà di opere di idee molto vasta ed internazionale. Da Blank nella sala principale una bella collettiva affianca la visione dei video di Paolo Piscitelli, raccolti sotto il titolo di “Unpacking” lavorio di memoria e performances. Proprio accanto in rotonda Regio Parco Diogene ospita in un bel tram il Progetto Bivacco Urbano che quest’anno ha selezionato l’artista Nico Dockx che sulla rotonda ospitante sta elaborando una sua trasformazione e coinvolgimento dei residenti dal titolo “rotonda fluttuante” a cui si sono affiancati Pol Matthè, Helena Sidiropoulos e Jochem Vanden Ecker.
Forse la più interessante in questo periodo Franco Soffiantino con due interventi performativi/residuali. Nello spazio interrato un video di Linda Fregni Nagler con Cesare Pietroiusti, sul potenziale inespresso e limitato dal destino e nel piano superiore una ricca raccolta di video di Tania Bruguera.
Da Masoero un’altra piacevole mostra su Carol Rama e due portine più in là Sonia Rosso presenta uno dei suoi artisti più bravi Charles Avery, col particolare progetto “Islanders” .Nella project room di Sonia Rossa un intervento sonoro di Cristiano Godano.
Sulla stessa via Franco Noero ha in corso la mostra di mentre nello spazio di Piazza Santa Giulia c’è una bella fontana noir di Rob Pruitt.
Norma Magione presenta un insieme molto architettonico e semi-scientifici-utopico di Nick Laessing e Kit Craig.
In Piazza Vittorio da Persano prosegue la mostra di Herbert Brandlmentre da In Arco è in corso un’articolata piccola antologia su Tony Ousler. Da Alberto Peola una variegata mostra di BottoBruna, particolarmente bella la struttura della seconda stanza mentre il video risulta molto impalpabile. Marena Rooms Gallery avvia il rinnovamento di Marena Gallery con un allegra rivisitazione dell’arca di Noè, ideata da LUIS VIDAL. Molto eleganti le elaborazione del suono e sua espansione alla Gagliardi Art Sytem con GoRe di Daniele D’acquito, opere molto belle e stratificate. Da Costa sono ancora visibili i video dell’ultimo sezione del progetto dei fratelli De Serio. Molto rarefata la mostra al MIAAO dal sensuale titolo Body Types.

Personaggi, i collezionisti, affascinati.

Alcuni meravigliosamente immersi nell’arte da farne il senso del loro vivere, appassionati e direttamente coinvolti nel processo e supporto del creare Arte.
Ma molti più quelli che vivono questo strano mondo come passatempo alternativo/giovanilista, con una certa aurea di “esclusività”, utile a far passere qualche ora del loro tempo annoiato.
Conferma in ciò ne è stata la recente Biennale di Venezia ma non solo, con la marea di eventi “mondani” che hanno preso più delle proposte artistiche. Pochi i collezionisti che parlavano di opere e tanti i personaggi, alcuni nemmeno passati negli spazi espositivi della biennale, che si informavano su come imbucarsi alla festa più bella, sul yacht esclusivo o nello stupendo palazzo sul canal grande, dove le opere esposte venivano subito spostate o usate per supporto di calici di champagne o residui di ciberie varie.
Questo spiega anche molto sul fermento teatrale di certe proposte artistiche/fieristiche che cercano consenso non solo più nell’oggetto-arredo-artistico (oramai le case sono piene di opere d’arte) ma nel far passare ad un “esclusivo” gruppo qualche ora con qualcosa di diverte/curioso/originale da fare, tanto per sbarcare il proprio tempo di ricchi stufi di tutto, e in parte forse li si capisce anche.
Stupendo su ciò il blog diary sul sito di Artforum! Che pare essere fra le pagine più visitate del sito!!!!
O no?

11/11/09

La Biennale di Venezia, il Padiglione Italia




Sta per concludersi la Biennale di Venezia, forse si può tracciare un bilancio del bistrattato Padiglione Italia.

Curato da Luca Beatrice e da Beatrice Buscaroli che hanno proposto gli artisti: atteo Basilé, Manfredi Beninati, Valerio Berruti, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Sandro Chia, Marco Cingolani, Giacomo Costa, Aron Demetz, Roberto Floreani, Daniele Galliano, Marco Lodola, MASBEDO, Gian Marco Montesano, Davide Nido, Luca Pignatelli, Elisa Sighicelli, Sissi, Nicola Verlato e Silvio Wolf.

La cosa che più ha colpito di questa edizione è l’aver accusato i due curatori di aver presentato una qualità artistica non adatta all’evento, cosa che non mi pare, al limite sarebbe stato più giusto affermare che la loro scelta era dettata da un gusto che differiva dalle linee proposte nelle due edizioni precedenti.

Personalmente ritengo che la scelta dei curatori sia in linea con questi tempi, dove tutti giustamente enfatizzano le loro scelte indifferentemente dalla motivazioni qualitative e culturali. In quest’attualità sempre più autoreferenziale e incapace d’incontrare l’altro, di aprirsi al mondo e al presente.

Umanità sempre più solipsista e dalla vista debole. I due curatori paiono essere parte di questo mondo, e come tutti tentano le loro “carte”, e non mi pare che siano gli unici. Forse i punti deboli sono stati i mezzi, limitati e il supporto corale frastagliato. Ma tanti altri più abili ma pur sempre “di parte” agiscono con più supporto e dinamismo, con risultati poco più validi e con uno spirito miope e interessato, velato di finta “cultura, almeno in questa edizione c’è stata una certa “onestà culturale” nel giustificare le scelte, forse non condivisa ma almeno meno ipocrita.

Ritengo il Padiglione Italia di quest’anno sufficiente ma poco coraggioso.

Ma oggi chi ha voglia di osare? in fondo non ha fatto tanto meglio il Daniel Birnbaum, molto “sostenuto” anche qui in patria, presentando per la Biennale una semi copia del suo lavoro alla Triennale di Torino, già molto debole, con esiti troppo scontati e poco significativi.

E che dire della privatistica Punta delle Dogana, almeno qui sono soldi privati, enfatizzata con starlette e veline di grido, ma che al suo interno presentava opere “artisticamente commerciali” viste già troppo spesso e in multipli vendibili?

Via siamo in una fase di trasformazione e l’arte deve ancora esprimere questo cambiamento o forse l’ha già fatto, ma altrove dove ha pochi interessa perché sempre più reale e meno manovrabile.

Voi che ne pensate?

10/11/09

Artissima – Gallerie




In un’offerta così varia ed internazionale difficile fare una scelta, sicuramente mi ha colpito la Parrotta, con un allestimento molto ben curato e con un gruppo di artisti veramente interessanti, Massimo Minini che svela alcune sue personali esperienze e gusti in una emozionante percorso sentimentale. La dublinese Mother’s Thankstastion con lavori al confine dei sogni, leggeri ed impalpabili. Poi sempre la Prometeo che è fra le più coraggiose e sperimentali. La Monitor coraggiosamente dedicata a Vascellari.

05/11/09

Fantastica Artissima


Oggi pomeriggio si è avvita la sedicesima edizione di Artissima, la terza e conclusiva del ciclo avviato dal brillante Andrea Bellini e da tutto il suo prezioso staff, che presa alcuni anni fa in una fase di crisi ne hanno fatto un grande evento culturale, supportato in modo corale da tutte le strutture pubbliche e private torinese. Dimostrazione che se si è uniti si vince.

Dopo l’esperienza di Londra con Frieze e di Parigi con le Fiac, con i giusti distinguo e proporzioni, l’edizione di quest’anno di Artissima figura pienamente in questo panorama internazionale sia per la qualità che per la gradevolezza dell’organizzazione.

Ma entriamo ora dentro la fiera.

Appena si entra si trova la sezione Constellations che è stata seguita da Heike Munder, direttrice del Migros Museum Für Gegenwartskunst di Zurigo, che ha selezionato dieci lavori di valore museale, fra le più stupende il video di Marina Abramovic con “Art must be beautiful, artist must be beautiful”, 1975 proposto da Lia Rumma; di John Armleder con Untitled, 2008 proposto da Massimo De Carlo; di Stefan Burger con Jump into the void under inspection of a commission of experts, 2006 proposto da Freymond-guth & c. e Laura Bartlett; di Richard Hughes con Superking, 2008 proposto da The Modern Institute; Irwin con Corpse of Art, 2003-2004 proposto da Gregor Podnar; di David Noonan con Untitled, 2009 proposto da Hotel; di Seb Patane con Absolute Körperkontrolle, 2006 proposto da Maureen Paley, Londra + Fonti, Napoli; Intensa anche l’opera fotografica di Santiago Sierra con Dientes de los ultimos gitanos de Ponticelli, 2008 proposto da Prometeogallery; di Joanne Tatham & Tom O'Sullivan con Inner becomes Outer and Outer becomes Other or You've gotta get into it to get out of it, 2007 proposto da Francesca Pia, e The Modern Institute; piacevole anche la suggestione materica di Franz West con Senza titolo, 1989 proposto RAM.

Con New Entries cioè le gallerie emergenti, ci sono state le proposte allestitive più belle, fra tutte la più piacevole Parrotta, Stuttgart; ma in generale un lavoro corale e di qualità: A Palazzo, Brescia; Miguel Abreu, New York; Federico Bianchi, Lecco; Circus, Berlin; Paolo Maria Deanesi, Rovereto; Duve, Berlin; Gaga, Mexico City ; Wilfried Lentz, Rotterdam ; Maribel López, Berlin ; Lüttgenmeijer, Berlin ; Norma Mangione, Torino ; mother's tankstation, Dublin ; New Galerie de France, Paris ; Renwick, New York ; Federica Schiavo, Roma ; Sommer & Kohl, Berlin ; Jonathan Viner / Fortescue Avenue, London ; Zak| Branicka, Berlin, Cracow.

Fra queste verrà scelta una a cui si conferirà il premio Guido Carbone, istituito nel 2006 da Artissima in memoria del gallerista torinese.

Molto divertente il progetto The Store, ideato da Adam Carr, che ha preso avvio nel 2008 presso la galleria Tulips & Roses di Vilnius. A prezzi popolari una mare di multipli, poster, oggetti più disparati proposti da una moltitudine di artisti, io ho preso la chiavetta a forma di dito, ma ci sono anche manufatti di Olivier Babin, Nina Beier, Stella Capes, Tomas Chaffe, Etienne Chambaud,Jason Dodge, Gintaras Didžiapetris, Claire Fontaine, Ryan Gander, Liam Gillick,Loris Gréaud, Arunas Gudaitis, Henrik Plenge Jakobsen, Gabriel Kuri, Juozas Laivys, Flávia Müller Medeiros, Darius Mikšys, Jonathan Monk, Paola Pivi, Dan Rees, Yann Sérandour,Dexter Sinister, Andreas Slominski, Ron Terada, Mungo Thomson, Mario Garcia Torres, Bedwyr Williams. Altri progetti sono Top 100 ideato da Davide Bertocchi, Dot Dot Dot di Dexter Sinister, Lester & Malasauskas di Raimundas Malasauskas & Gabriel Lester, Old News di Jacob Fabricius, illy Art Collection, PAPERWALL della Galleria Sonia Rosso

Present Future 2009, posta alla fine del padiglione, prima della sezione, riviste e spazi culturali, ha come curatori un team internazionali composto da: Jimena Acosta Romero, Adam Carr, Londra; Simone Menegoi e Aurélie Voltz, hanno selezionato 18 giovani artisti presentati dalle loro gallerie di riferimento in uno speciale spazio espositivo. Essi sono Nina Beier & Marie Lund della Galleria Croy Nielsen; Peter bohnisch della Galleria Ferenbalm-Gurbrü Station; Mariana Castillo Debal della Galleria Barbara Wien; da vertigine la sedia di Tomas Chaffe della Galleria Moot; Paolo Chiasera della Galleria Francesca Minini con PSM; Gintaras Didziapetris della Galleria Tulips & Roses; delicata e agreste l’opera di Luca Francesconi della Galleria Umberto Di Marino; belle le opere di Karim Ghelloussi, Catherine Issert, Saint Paul-Nick Laessing della Galleria Faye Fleming & Partner; Jorge Mendez Blake della Galleria Omr; Particolarmente strutturale ed estetico l’assemblaggio fra le opere di Adrien Missika e Stéphane Barbier Bouvet della Galleria Blancpain; Alex Muller della Galleria Vera Gliem; Edgar Orlaineta della Galleria Sara Meltzer; Gyan Panchal della Galleria Frank Elbaz; Dan Rees della Galleria Tanya Leighton; Samuel Richardot, della Galleria Balicehertling. Da questa gruppo la giuria di critici e curatori composta da Jens Hoffmann, direttore CCA Wattis Institute for Contemporary Arts; Hans-Ulrich Obrist, co-direttore Serpentine Gallery; Alexis Vaillant, co-fondatore Toasting Agency, assegnerà il Premio illy Present Future, consistente in 10.000 Euro, all’artista più interessante. Che potrà proporre un progetto per “illy Art Collection”.

Questa sera alle ore 22,30 ci sarà la seconda puntata dell’attessima rassegna “Accecare l’ascolto”, dopo Flavia Mastrella e Antonio Rezza con Bahamut presentato ieri al Teatro Astra ora è la volta dei Gelatin che propongono”all or the just” al Teatro Regio.

Ma sono tantissimi gli eventi paralleli che anima la città in questo fine settimana, rendendo Torino un centro d’arte internazionale.

Per ora è tutto a domani per un’altro giro di approfondimento, sulle gallerie.

04/11/09

incontro arte dialogo



Contenuto:
0. Mercoledì 4 Novembre 1. Primo incontro 2. Scheda informativa 3. Come parteciparvi 0. Questo Mercoledì che cosa : gruppo di dialogo sull'arte contemporanea ed incontro di critica di gruppo. Primo incontro : Mercoledì 4 Novembre dove : in via Vigone 45 a Torino quando : alle 21 chi : aperto a tutti * Siamo lieti di invitare gli interessati ad unirsi a noi per quello che sarà una possibilità di incontro per prendere il polso all'arte contemporanea. E' preziosa la partecipazione di chiunque senta l'urgenza di confrontarsi artisticamente e cerchi un ambiente consono alla crescita propria e del gruppo. Per ulteriori informazioni, si prega di visitare il sito: www.collettivoubique.com Inoltre si prega di leggere sotto per avere una visione d'insieme del programma. * per cortesia avvisaci con una e-mail di partecipazione due giorni prima della serata, per consentire una migliore organizzazione. ___________________________________________________ 1. Perché incontrarsi L'attività artistica è strumento di espressione che trova nell'incontro e nel dialogo una delle forme più costruttive. Collettivo Ubique desidera attivarsi per dare occasioni al gruppo, e a chi ne vuole fare parte, di affrontare temi e opportunità di confronto sull'arte contemporanea e sulla sua storia. Il periodo storico che stiamo vivendo sembra aver dimenticato il valore dell'attività artistica in quanto strumento dell'evoluzione sociale e tecnologico. L'arte è stata inserita nel meccanismo chiuso del mercato affinché ci sia un ritorno economico diretto ed immediato, come qualsiasi altro prodotto commerciale. È tempo di rivalutare, discutendone, il valore intellettuale dell'arte in quanto motore della crescita sociale e, di riflesso, anche economica ma attraverso lo spirito d'innovazione insito nell'attività creativa. L'intenzione di questo primo incontro è di costituire una comunità di condivisione su alcune tematiche e su possibili azioni concrete di trasformazione della situazione dell'arte contemporanea a partire dal territorio torinese, creando sinergie con i canali propositivi esistenti. Desideriamo avviare un gruppo di artisti e interessati all'arte che sentano la necessità del dialogo e del confronto. Stimoli che non si fermino alle sole enunciazioni ma che trovino una forma concreta di gesto e attività nella realtà quotidiana. Prendiamo atto di una fase di stagnazione dell'arte contemporanea, provocata anche dalle strategie di mercato che occupano i luoghi storici e culturali (Musei, Gallerie …) con azioni prettamente commerciali decise a priori dalle strutture economiche, tralasciando il valore storico, culturale, emozionale a favore di una monetizzazione immediata dell'arte. Vogliamo dare avvio ad una trasformazione, che ci trova in prima persona attivi, partendo da una serie di confronti sui sistemi esistenti per poi vagliare possibilità di trasformazione dei sistemi stessi verso una riappropriazione della cultura da parte degli artisti e dei fruitori come motore per la maturazione sociale. “in Francia il pittore veniva considerato stupido, mentre il poeta e lo scrittore intelligenti. Volevo essere intelligente. Dovevo avere l'idea d' inventare. Pervenni all'Idea e considerai la formulazione derivante all'Idea come un modo per sfuggire alle influenze esterne” Marcel Duchamp “Essere artisti oggi significa mettere in questione la natura dell'arte Joseph Kosuth 1969 “Non so, non posso sapere che cosa ho voluto dire, quello che so è che ho voluto fare”. Paul Valéry "Un Paese pronto a fronteggiare le nuove sfide dell'economia della conoscenza (...) è in primo luogo un Paese in cui si diffonde partecipativamente cultura." Di P.L.Sacco, "Il denaro nella cultura", Il Mulino, 2009. Domanda. Qual era, negli anni sessanta, la sua relazione con la filosofia… per esempio col pensiero di Michel Foucault? Risposta di G.Paolini. Quella di ricercare sempre il “nuovo” senza però ignorare la persistenza dell'”antico”, avendo cioè la precisa consapevolezza che tutto è già antico. E credo anche la facoltà di individuare una sorta di “intelletto collettivo” nella storia del pensiero… ___________________________________________________ 2. Scheda informativa Mercoledì 4 Novembre (il programma è indicativo e potrà subire variazioni) 21 apertura della sera 21,15 Lettura del testo introduttivo a cura del Collettivo Ubique 21,45 discussione sul tema dell´arte e della realtà torinese. ___________________________________________________ 3. Come partecipare Mandaci una e-mail due giorni prima la serata __________________________________________________ Interno Collettivo Ubique Via Vigone, 45 Torino