In un’offerta così varia ed internazionale difficile fare una scelta, sicuramente mi ha colpito la Parrotta, con un allestimento molto ben curato e con un gruppo di artisti veramente interessanti, Massimo Minini che svela alcune sue personali esperienze e gusti in una emozionante percorso sentimentale. La dublinese Mother’s Thankstastion con lavori al confine dei sogni, leggeri ed impalpabili. Poi sempre la Prometeo che è fra le più coraggiose e sperimentali. La Monitor coraggiosamente dedicata a Vascellari.