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05/11/09

Fantastica Artissima


Oggi pomeriggio si è avvita la sedicesima edizione di Artissima, la terza e conclusiva del ciclo avviato dal brillante Andrea Bellini e da tutto il suo prezioso staff, che presa alcuni anni fa in una fase di crisi ne hanno fatto un grande evento culturale, supportato in modo corale da tutte le strutture pubbliche e private torinese. Dimostrazione che se si è uniti si vince.

Dopo l’esperienza di Londra con Frieze e di Parigi con le Fiac, con i giusti distinguo e proporzioni, l’edizione di quest’anno di Artissima figura pienamente in questo panorama internazionale sia per la qualità che per la gradevolezza dell’organizzazione.

Ma entriamo ora dentro la fiera.

Appena si entra si trova la sezione Constellations che è stata seguita da Heike Munder, direttrice del Migros Museum Für Gegenwartskunst di Zurigo, che ha selezionato dieci lavori di valore museale, fra le più stupende il video di Marina Abramovic con “Art must be beautiful, artist must be beautiful”, 1975 proposto da Lia Rumma; di John Armleder con Untitled, 2008 proposto da Massimo De Carlo; di Stefan Burger con Jump into the void under inspection of a commission of experts, 2006 proposto da Freymond-guth & c. e Laura Bartlett; di Richard Hughes con Superking, 2008 proposto da The Modern Institute; Irwin con Corpse of Art, 2003-2004 proposto da Gregor Podnar; di David Noonan con Untitled, 2009 proposto da Hotel; di Seb Patane con Absolute Körperkontrolle, 2006 proposto da Maureen Paley, Londra + Fonti, Napoli; Intensa anche l’opera fotografica di Santiago Sierra con Dientes de los ultimos gitanos de Ponticelli, 2008 proposto da Prometeogallery; di Joanne Tatham & Tom O'Sullivan con Inner becomes Outer and Outer becomes Other or You've gotta get into it to get out of it, 2007 proposto da Francesca Pia, e The Modern Institute; piacevole anche la suggestione materica di Franz West con Senza titolo, 1989 proposto RAM.

Con New Entries cioè le gallerie emergenti, ci sono state le proposte allestitive più belle, fra tutte la più piacevole Parrotta, Stuttgart; ma in generale un lavoro corale e di qualità: A Palazzo, Brescia; Miguel Abreu, New York; Federico Bianchi, Lecco; Circus, Berlin; Paolo Maria Deanesi, Rovereto; Duve, Berlin; Gaga, Mexico City ; Wilfried Lentz, Rotterdam ; Maribel López, Berlin ; Lüttgenmeijer, Berlin ; Norma Mangione, Torino ; mother's tankstation, Dublin ; New Galerie de France, Paris ; Renwick, New York ; Federica Schiavo, Roma ; Sommer & Kohl, Berlin ; Jonathan Viner / Fortescue Avenue, London ; Zak| Branicka, Berlin, Cracow.

Fra queste verrà scelta una a cui si conferirà il premio Guido Carbone, istituito nel 2006 da Artissima in memoria del gallerista torinese.

Molto divertente il progetto The Store, ideato da Adam Carr, che ha preso avvio nel 2008 presso la galleria Tulips & Roses di Vilnius. A prezzi popolari una mare di multipli, poster, oggetti più disparati proposti da una moltitudine di artisti, io ho preso la chiavetta a forma di dito, ma ci sono anche manufatti di Olivier Babin, Nina Beier, Stella Capes, Tomas Chaffe, Etienne Chambaud,Jason Dodge, Gintaras Didžiapetris, Claire Fontaine, Ryan Gander, Liam Gillick,Loris Gréaud, Arunas Gudaitis, Henrik Plenge Jakobsen, Gabriel Kuri, Juozas Laivys, Flávia Müller Medeiros, Darius Mikšys, Jonathan Monk, Paola Pivi, Dan Rees, Yann Sérandour,Dexter Sinister, Andreas Slominski, Ron Terada, Mungo Thomson, Mario Garcia Torres, Bedwyr Williams. Altri progetti sono Top 100 ideato da Davide Bertocchi, Dot Dot Dot di Dexter Sinister, Lester & Malasauskas di Raimundas Malasauskas & Gabriel Lester, Old News di Jacob Fabricius, illy Art Collection, PAPERWALL della Galleria Sonia Rosso

Present Future 2009, posta alla fine del padiglione, prima della sezione, riviste e spazi culturali, ha come curatori un team internazionali composto da: Jimena Acosta Romero, Adam Carr, Londra; Simone Menegoi e Aurélie Voltz, hanno selezionato 18 giovani artisti presentati dalle loro gallerie di riferimento in uno speciale spazio espositivo. Essi sono Nina Beier & Marie Lund della Galleria Croy Nielsen; Peter bohnisch della Galleria Ferenbalm-Gurbrü Station; Mariana Castillo Debal della Galleria Barbara Wien; da vertigine la sedia di Tomas Chaffe della Galleria Moot; Paolo Chiasera della Galleria Francesca Minini con PSM; Gintaras Didziapetris della Galleria Tulips & Roses; delicata e agreste l’opera di Luca Francesconi della Galleria Umberto Di Marino; belle le opere di Karim Ghelloussi, Catherine Issert, Saint Paul-Nick Laessing della Galleria Faye Fleming & Partner; Jorge Mendez Blake della Galleria Omr; Particolarmente strutturale ed estetico l’assemblaggio fra le opere di Adrien Missika e Stéphane Barbier Bouvet della Galleria Blancpain; Alex Muller della Galleria Vera Gliem; Edgar Orlaineta della Galleria Sara Meltzer; Gyan Panchal della Galleria Frank Elbaz; Dan Rees della Galleria Tanya Leighton; Samuel Richardot, della Galleria Balicehertling. Da questa gruppo la giuria di critici e curatori composta da Jens Hoffmann, direttore CCA Wattis Institute for Contemporary Arts; Hans-Ulrich Obrist, co-direttore Serpentine Gallery; Alexis Vaillant, co-fondatore Toasting Agency, assegnerà il Premio illy Present Future, consistente in 10.000 Euro, all’artista più interessante. Che potrà proporre un progetto per “illy Art Collection”.

Questa sera alle ore 22,30 ci sarà la seconda puntata dell’attessima rassegna “Accecare l’ascolto”, dopo Flavia Mastrella e Antonio Rezza con Bahamut presentato ieri al Teatro Astra ora è la volta dei Gelatin che propongono”all or the just” al Teatro Regio.

Ma sono tantissimi gli eventi paralleli che anima la città in questo fine settimana, rendendo Torino un centro d’arte internazionale.

Per ora è tutto a domani per un’altro giro di approfondimento, sulle gallerie.