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Visualizzazione post con etichetta Alberto Garutti. Mostra tutti i post
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17/01/18

Garutti alla Tenuta Ca' Corniani.



E' l'artista Alberto Garutti col progetto "Tre Soglie" vincitore della selezione per Ca’ Corniani per valorizzare artisticamente la Tenuta di Ca’ Corniani,  l'opera sarà inaugurata a metà anno. 




CS


Il Concorso per le Tre Soglie è la prima occasione di valorizzazione a livello nazionale della tenuta Ca’ Corniani.

Chiamare l’arte per instaurare un nuovo rapporto tra la cultura della produzione agricola e la natura dei luoghi della terra coltivata scaturisce direttamente dal masterplan paesaggistico. Il progetto evoca l’arte come dispositivo per marcare e interpretare i tre ingressi di Ca’ Corniani, confermando proprio in questi punti strategici il binomio arte e agricoltura, con l’approccio innovativo che storicamente distingue questo luogo.

Cinque artisti di fama internazionale sono invitati a ideare interventi site-specific attraverso un processo creativo capace di raccontare il territorio stratificato e complesso di Ca’ Corniani, a partire dalle sue risorse - natura e agricoltura - e dai suoi abitanti. Con il contributo dei curatori paesaggistici e artistici, l’arte contemporanea verrà introdotta in ambito agricolo, quale nuovo tassello del palinsesto storico-culturale. La procedura del concorso artistico: da un lato, introduce gli artisti in un ambito di alto valore storico e produttivo, attraverso un dialogo diretto con il luogo e i suoi protagonisti; dall’altro, accompagna tale progetto con forme di condivisione con il contesto socio-culturale locale e allargato, perché arte e agricoltura possano integrarsi stabilmente quale nuovo filone di sviluppo e vitalizzazione del luogo. Il concorso aristico rappresenta, quindi, un momento di confronto e relazione, capace di attrarre interesse e innescare un processo di scoperta di questo territorio. Artisti Monica Bonvicini, Alberto Garutti, Carsten Höller, Remo Salvadori e Tobisa Rehberger.

13/04/10

21x21 + Alberto Garutti




Guardando al ventunesimo secolo la Confindustria, che a Torino festeggia i suoi cento anni di attività, ha realizzato con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo un’interessante iniziativa coinvolgendo ventun artisti contemporanei in una variegata collettiva.

Legati dal tema dello sviluppo e della tecnologia sono stati scelti degli artisti che nel loro percorso hanno trattato questo tema in modo creativo, rimandando allo spirito della Confindustria stessa, che da diversi anni sta promuovendo uno volontà di rinnovamento e di crescita culturale e tecnica.

Fra i tanti artisti proposti nella collettiva mi hanno affascinato i lavori di Alberto Tadiello, una struttura formalmente elegante e un intenso valore sonoro. Ludovica Carbotta con una riflessione fra la presenza umana e la sua trasformazione e la ri-elaborazione di Martino Gamper dei mobili di Giò Ponti.

Gli altri artisti presenti, ognuno con stimolanti progetti, sono Alterazioni Video; Meris Angioletti; Micol Assaël; Rosa Barba; Rossella Biscotti; Elia Cantori, Roberto Cuoghi; Luca Francesconi; Giuseppe Gabellone; Patrizio di Massimo; Diego Perrone; Paola Pivi; Riccardo Previdi; Matteo Rubbi; Giulio Squillacciotti; Santo Tolone; Patrick Tuttofuoco e Ian Tweedy.

Un pochino come nume tutelare alla mostra è affiancata la presentazione di due lavori di Alberto Garutti, intervento a latere nella project room (stanza dei progetti) della Fondazione. Si tratta di un lavoro interattivo, un enorme minimale lampadario la cui intensità luminosa è legata alla caduta dei fulmini sul territorio italiano, registrato dal Centro di rilevamento (Cesi). Sulle pareti sono presenti diversi percorsi/distanze, in un elegante forma grafica, dalla sede della fondazione a differenti indirizzi legati ad essa: abitazione della presidente della fondazione, sponsor dell’evento etc..

Nell’insieme le due mostre possono essere percepite come una positiva riflessione sull’attuale realtà artistica contemporanea, che manifesta un forte bisogno di rinnovamento, consapevole che solo sviluppando nuove trasformazioni si saprà essere parte attiva nel presente dinamico.