Torino, in questi giorni, è in pieno fermento, fra poco si apriranno le Ogr con una serie di grandi eventi che si sommano alla ricca offerta culturale della città. Così si aggiunge un altro tassello anche per il settore delle arti visive.
Ma già quello accessibile in questi giorni è particolarmente interessante, vediamone alcuni.
Alla Fondazione Merz un bel progetto di ambiente sonoro è proposto da Massimo Bartolini che ha trasformato questi ampi spazi in un luogo di dialogo musicale realizzato con particolari "organi" tecnologici.
A pochi isolati la stimolante Fondazione Sandretto Re Rebaudengo propone due belle mostre, una "A house halfway", che guarda al ricco fermento giovanile, si tratta dell'undicesima edizione del Programma di Residenza per Giovani Curatori Stranieri curato da Lorenzo Balbi. L'altra "Le notti bianche" è realizzata con le eleganti immagini in bianco e nero del magistrale Hiroshi Sugimoto, tutte dedicate al ricco patrimonio di teatri italiani.
Presso Barriera, il curatore Sergey Kantsedal ha realizzato un piacevole incontro con il percorso di stimoli dell'artista Paolo Inverni.
Nei pressi, passeggiando per piazza Bottesini, si incontra il grande tabellone artistico di Fabrizio Bellomo, progetto esterno di Flahback.
Fra le tante gallerie particolarmente interessante la proposta di Riccardo Costantini con la pittura di Juan Miguel Pozo.
Ho l'opera di Matheus Rocha Pitta da Alberto Peola.
Concludiamo questa rapida rassegna con il progetto Torino Graphic Days che quest'anno organizza una rassegna più tranquilla proponendosi in diverse piacevoli tappe come alla galleria Galo con la street art.