Il fascino della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia non tramonta mai, e anche quest’anno si è concluso con numeri di visitatori da record. Nel corso dell’anno il museo veneziano ha infatti contato 396.077 presenze durante i suoi 316 giorni di apertura, con una media giornaliera di 1.253 ospiti. Questo eccezionale numero include 7.000 studenti e oltre 1.000 insegnanti del programma di formazione A scuola di Guggenheim, 1.500 bambini dei laboratori domenicali del Kids Day e oltre 7.700 persone che hanno visitato la collezione in occasione di inaugurazioni, visite speciali, eventi istituzionali e privati.
Il nuovo anno si annuncia ricco di sfide che un ricco programma espositivo ideato in omaggio ai fratelli Pollock. Prossimamente si svolgeranno tre mostre, tre percorsi allestitivi, unici e sorprendenti, che porteranno i visitatori a contatto non solo con due massimi capolavori del genio indiscusso dell'Espressionismo astratto americano, Jackson Pollock, ma anche con le opere del meno noto fratello maggiore Charles Pollock.
Si comincia il 14 febbraio con la mostra scientifica Alchimia di Jackson Pollock. Viaggio all’interno della materia, a cura di Luciano Pensabene Buemi, Conservatore della Collezione Peggy Guggenheim, e Roberto Bellucci, Funzionario Restauratore Conservatore Opificio delle Pietre Dure, Firenze. Dopo oltre un anno di assenza e dopo essere stato oggetto di un importante progetto di studio e conservazione presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, Alchimia, celebre capolavoro di Jackson Pollock, torna alla Collezione Peggy Guggenheim. L’opera sarà eccezionalmente esposta senza teca protettiva permettendo così al pubblico l’esatta lettura della sua complessa superficie tridimensionale. L'esposizione che ruota intorno all’opera intende svelare, attraverso video, riproduzioni in 3D, touch-screen, strumenti interattivi, l’esplosione dei colori ritrovati dopo il lungo intervento di pulitura, in una sorprendente riscoperta della tela. La mostra rimane aperta fino al 6 aprile.
Dal 23 aprile un doppio imperdibile appuntamento con Jackson Pollock e il fratello Charles. Palazzo Venier dei Leoni si prepara infatti ad ospitare fino al 9 novembre come prima tappa europea, l'immenso Murale (1943, University of Iowa Museum of Art, Iowa City) che Pollock realizzò per l'appartamento newyorkese di Peggy, e ora oggetto di una mostra itinerante, Jackson Pollock Mural. L'energia resa visibile, curata da David Anfam, tra i massimi esperti dell’Espressionismo astratto americano. Il Murale, con i suoi 6 metri di lunghezza, è il più grande dipinto di Pollock esistente, oggi considerato da una parte della critica il dipinto singolo più importante del XX secolo. Parallelamente, le sale destinate alle mostre temporanee, presentano la prima retrospettiva mai realizzata dedicata a Charles Pollock. Con un centinaio di opere, tra dipinti, materiali, documenti, in parte inediti, concessi dall’Archivio Charles Pollock di Parigi, grazie alla famiglia Pollock, la mostra, curata da Philip Rylands, direttore del museo, intende ripercorrere la carriera del fratello maggiore di Jackson. In mostra anche lettere, fotografie e schizzi che documentano il rapporto tra i due fratelli artisti. L’esposizione rimane aperta fino al 14 settembre.
L'anno si conclude con un tributo, il primo in assoluto nella storia dell'arte, all'artista indiano Vasudeo Santu Gaitonde (1924–2001). Con circa 45 dipinti e opere su carta provenienti da oltre 30 importanti istituzioni pubbliche e collezioni private tra Asia, Europa e Stati Uniti, e dopo essere stata presentata al Guggenheim di New York (24 ottobre 2014 – 11 febbraio 2015), la mostra V.S. Gaitonde. Pittura come processo, pittura come vita, a cura di Sandhini Poddar, rivela al pubblico questo genio solitario che sviluppò un proprio stile non-oggettivo impiegando spatole, rulli e un particolare procedimento di “rimozione”. La mostra rimarrà aperta dal 3 ottobre al 10 gennaio 2016.