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08/05/10

DAC I Diritti dell’Arte Contemporanea





Giovedì 6 Maggio presso la GAM di Torino si è svolta la prima giornata del convegno DAC I Diritti dell’Arte Contemporanea, incontri promossi dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino, dall’Accademia Albertina di Belle Arti, dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Bicocca di Milano e con il patrocinio dell’Union Internationale des Avocats-Art Law Commission, è realizzato con il patrocinio di Comune, Provincia di Torino e Regione Piemonte e con il sostegno della Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea - CRT.

Ha avviato la serie di relazioni un interessante introduzione di Anna Detheridge, che ha toccato diversi aspetti del contesto in cui l’arte contemporanea si muove e le sue complesse dinamiche, proponendo alla fine un interessante proposito di unire in un manifesto che guardi al futuro e allo sviluppo. E’ seguito un confronto di idee guidate da Prof. Gianmaria Ajani che ha introdotto gli artisti Alberto Garutti e Piero Gilardi, che hanno condiviso esperienze e percorsi del creare e del tutelare il proprio lavoro.
Un attimo di relax con le suggestioni e le mutazioni architettoniche degli spazi espositivi di Francesco De Biase, a cui è seguito un interessante e borderline Teresa Macrì che ha avviato il terzo incontro sul tema dell’identità seguito da un percorso del Prof. Angelo Chianale sul diritto che tenta di affrontare le necessità/riconoscibilità/tutela dell’arte.
Hanno concluso la serata un dibattito aperto fra Valerio Berruti, Lea Mattarella e Maria Teresa Roberto.

La seconda giornata del convegno DAC I Diritti dell’Arte Contemporanea alla GAM di Torino è iniziata con un confronto, coordinato da Alessandra Donati, sulle esperienze. Sono intervenuti Danilo Eccher, che ha portato la sua lunga esperienza di direttore museale, un pungente Massimo De Carlo, sulle complessità gestionali di una galleria in un contesto articolato come il presente. Claudia Dwek, voce rappresentante il mondo delle aste internazionali, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, della omonima fondazione torinese. Molto interessante la testimonianza di un altro collezionista privato, Gianni Bolongaro, con le difficoltà normative di gestire una realtà in un contesto protetto di un parco. Ha concluso Andrea Pizzi, consulente per le collezioni private. Sono poi seguiti alcuni interventi a latere sulla presenza dei writers nel contesto urbano.

Dopo la pausa pranzo, con molto ritardo si è ripreso una serie di appuntamenti alquanto rapidi e forse troppo affollati presieduta da Guido Curto, dove in una veloce e osmotica continuità sono intervenuti, Massimo Sterpi che ha fatto un escursus sulla funzione dell’opera “concettuale/immateriale”, Luigi Mansani con una elencazione della realtà artistica nel web, Carlo Montagna sulla cessazione dei diritti di seguito, Alessandro Laterza sugli incentivi/defiscalizzazione, Maria Grazia Bellisario sugli spazi pubblici. Alla fine di questa cascata di informazioni un confronto, moderato da Fulvio Gianaria, con spot di Stefano Baia Curoni, Ilaria Bonacossa, Christine Ferrari-Breeur, Adele Marchesoni, Walter Santagata, Silvia Segnalini, che non ho più seguito perché alquanto provato dagli interessanti precedenti interventi.

Nel suo complesso questa due giorni è stata forse troppo ricca di stimoli, tutti molto interessanti e attuali, da cui si spera di poter trovare, lasciandoli sedimentare, spunti concreti e applicazioni di queste urgenze.


Grazie EdL