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20/10/18

Cartaburro di Anna Franceschini






Apre il 26 Ottobre il progetto di Anna Franceschini, vincitrice della seconda edizione del bando Italian Council (2017), concorso ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo. ALMANAC INN presenterà CARTABURRO, una mostra personale dell’artista italiana Anna Franceschini. Il progetto presenta un nuova produzione di lavori che esplorano, attraverso la ricerca cinematografica di Franceschini, l’ampio ed eclettico corpus artistico e teorico dell’architetto, fotografo e artista italiano Carlo Mollino (attivo dagli anni ‘30 agli anni ‘70). Franceschini guarda all’eterogeneità e alle ampie relazioni tra i fenomeni, discorsi e tecniche che emergono dall’opera di Mollino, che spazia da design, ad architettura, da fotografia e a studi di discesa sciistica.

Guardando a politiche identitarie, alla rappresentazione del corpo e alla sua performatività come mise en scène, Franceschini presenta una nuova video installazione ispirata alle dinamiche formali dell’opera di Mollino. Un universo, dove la ricorrente sinuosità della linea curva e l’attenta costruzione di uno scenario, sono tradotti dal lavoro di Mollino in un reame filmico composto da 3 nuovi video. Questa transizione mediatica e temporale si sviluppa in un’installazione organica e fluida composta da film, corpi, elementi scenografici e oggetti che vengono attivati e messi in scena.

I film in mostra indagano le architetture di uno sguardo. Franceschini esplora le sue implicazioni emozionali ed erotiche, mettendo in discussione la dialettica tra sguardo femminile e maschile nella storia del cinema. Una struttura che richiama le linee dei disegni industriali e le planimetrie di Mollino fluttua e si torce nello spazio espositivo supportando i monitor. Attiva lo spazio in modo simile ai set mutabili utilizzati da Mollino come architetture teatrali o sceniche per le sue fotografie. Il viso di una ragazza e la superficie trasparente del piano di un tavolo molliniano interagiscono tra loro in una visione metaforica.

Il film gioca con le forme e le curve del tavolo Arabesco, progettato alla fine degli anni ‘40 da Mollino, mettendolo in relazione con una presenza, con un corpo.Il vetro diventa un display, mostra ed è mostrato allo stesso tempo, alterando la relazione tra soggetto e oggetto, tra contenitore e contenuto. Le temporalità sono confuse e sovrapposte: l’arabesco e le linee sinuose del tavolo scompaiono nelle forme eteree del fumo di una sigaretta elettronica. Le relazioni e gli scambi tra soggetto e oggetto sono ulteriormente investigati in un film/display in cui i ruoli di ciò che viene osservato e ciò che viene mostrato vengono costantemente messi in discussione. Ispirate dagli interni di Casa Devalle a Torino (1939 - 40), le riprese di una messa in scena e le sue connotazioni teatrali diventano una riflessione meta-linguistica sul medium filmico stesso. Mani, colli, un torso, parti di un corpo femminile, utilizzati per l’esposizione di gioielli, diventano soggetti nel film. Emergono nudi e frammentati dall’oscurità di uno sfondo blu, illuminati dalla loro stessa bellezza.

I dispositivi illusionistici e teatrali usati nei film ricordano un regno magico e il fascino del cinema delle origini. Con uno sguardo feticistico, un ritratto nella forma di un guardaroba cerca di rappresentare un’identità mutevole attraverso i dettagli e gli elementi che definiscono la sua apparenza, la sua aura, similmente ad un sistema mediale. Franceschini fa riferimento ai ritratti su polaroid di Mollino e alla sua attenzione per i dettagli nella messa in scena (staging) delle modelle, il cui immaginario è qui trasformato in un film erotico senza corpi.

CARTABURRO prende forma anche in una pubblicazione editata e concepita dall’artista, dal design di Friends Make Books e con i contributi di Michele D’Aurizio, Eva Fabbris, Milovan Farronato, Attilia Fattori Franchini, Guido Santandrea, Luis Silva e Joao Mourao. La pubblicazione verrà presentata durante la mostra. CARTABURRO verrà presentato ad ALMANAC Projects a Londra (26 Gennaio - 26 Febbraio 2019) e all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles (15 Marzo - 15 Aprile 2019).CARTABURRO è promosso da Italian Council - Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane, MiBAC, è supportato da Zanotta e Film Commission Torino Piemonte.

È un progetto realizzato in partnership con l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, il Fondo Carlo Mollino del Politecnico di Torino, Almanac Inn, Torino e Almanac Projects, Londra. ALMANAC INN è sostenuto da Fondazione CRT e Compagnia di San Paolo.

ALMANAC INN è un’associazione culturale con sede a Torino concepita come una piattaforma costituita da un programma di residenze, mostre personali, un public programme di eventi e la produzione di pubblicazioni con l’intento di supportare il lavoro dei giovani artisti invitati e offrire al pubblico una conoscenza più articolata delle loro pratiche.




18/09/18

Arte ed emozioni per il centro di Torino





 In centro sono comparse le prime barriere "artistiche" volute dal comune di Torino, ecco quelle in piazza Castello, idea semplice e simpatica.

"Oltre le Barriere" è un progetto sviluppato fra assessorato comunale alla Cultura, la Fondazione Contrada Torino, l’Accademia Albertina di Belle Arti e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana con il supporto di Intesa Sanpaolo.



Intanto un gruppo di persone  allestiva un carro di Ratha Yatra per festeggiare Sri Jagannath.




La trasformazione e le percezioni hanno percorsi diversi per ognuno di noi e presso la galleria Almanac Inn ci sono due espressioni artistiche diverse ma egualmente emotive.

Al piano terra c’è un intervento di  Davide La Montagna che miscela minimalismo e percezioni odorose, al piano superiore il vissuto quotidiano  di Holly White che trova forma in una serie di rielaborazioni materiche.






Passaggio alla Cavallerizza Irreale con la sezione Spazio Parentesi il progetto "Soglie Formali" con installazioni e grafiche di Gianluca Maffoni e Marta Robiglio, acquerelli di Marco Memeo, a cura di Ennio Bertrand e Ivan Fassio.






Un attimo di relax al Circolo dei Lettori per un buon caffè. 





Raccoglie un diario di umanità la serie di opere  di Dimitris Taxis da Galo.
  







Andando al Pav incrocio un gruppo di writers per il progetto Murarte 




  





Altre presenze individuali da Crag con i piacevoli quadri di Tomas Tichy.
  





Presso il Pav si è svolta una due giorni del Teatrum Botanicum con gli artisti Enrico Boccioletti, Roberto Casti, Michela Depetris, Mimì Enna, Furlani-Gobbi, Sara Manente e Christophe Albertjin, Gabriele Rendina Cattani, Claudio Rocchetti, Youngboyswritinggroup,  con interventi giovanili e ludici.
  







Mutabilis Arte presenta il recente lavoro di Riccarda Montenero.






Un interessante collettiva suddivisa fra video e opere cartacee è in corso fino a fine Ottobre da Wild Mazzini.