Tatiana Trouvé, Navigation Gate, 2024, Collection of the artist; Sitting Sculpture, 2024, Collection of the artist, courtesy Gagosian; Storia Notturna, 30 giugno 2023, 2024, Collection of the artist © Tatiana Trouvé, by SIAE 2025. Installation view, “Tatiana Trouvé. The strange Life of Things”, 2025, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti and Giuseppe Miotto / Marco Cappelletti Studio © Palazzo Grassi, Pinault Collection
Le eleganti sale di Palazzo Grassi, Pinault Collection, ospitano in questo periodo una intrigante mostra personale sull’artista Tatiana Trouvé (Cosenza, Italia) curata di Caroline Bourgeois, conservatrice capo presso la Pinault Collection, e James Lingwood, curatore indipendente ed ex co-direttore di Artangel.
Concepita in stretta collaborazione con l’artista, è la prima grande monografica di Tatiana Trouvé in Italia e risponde all’invito carte blanche che la Pinault Collection rivolge ai protagonisti dell’arte contemporanea.
Nella sua mostra più ambiziosa ad oggi, l’artista trasforma il grandioso interno di Palazzo Grassi in un vasto labirinto di spazi fisici e immaginari, popolato da opere scultoree e disegni dove si intrecciano mondi interiori ed esteriori e dove ricordi, sogni e immaginazione convergono.
Tatiana Trouvé, Untitled, 2023, Collection of the artist, courtesy Gagosian; Il mondo delle voci, from the series Les dessouvenus, 2022, Pinault Collection; Sitting Sculpture, 2024, Collection of the artist, courtesy Gagosian © Tatiana Trouvé, by SIAE 2025. Installation view, “Tatiana Trouvé. The strange Life of Things”, 2025, Palazzo Grassi, Venezia. Ph. Marco Cappelletti and Giuseppe Miotto / Marco Cappelletti Studio © Palazzo Grassi, Pinault Collection
Nel corso della mostra, oggetti e immagini transitano tra la bidimensionalità e la tridimensionalità, apparendo e riapparendo in scenari diversi. Creando un andirivieni tra un passato lontano, un presente turbolento e futuri possibili, il lavoro di Tatiana Trouvé porta il visitatore in una fisarmonica di mondi spaziali, mentali e temporali in cui, come ha dichiarato nel 2008, “tutti gli elementi che compongono questi mondi si connettono tra loro attraverso affinità, echi, reminiscenze, e questi rapporti disegnano / tracciano un vagabondaggio condiviso, senza origine né fine, in un ecosistema completamente aperto”.
L’ecosistema creato da Tatiana Trouvé attinge a una grande riserva di immagini, scritti e ricordi; a un ampio repertorio di tecniche che comprendono la colata e la fusione, la sbiancatura e il disegno, l’intaglio e la filettatura; e a una straordinaria gamma di materiali, dall’asfalto al marmo, dal bronzo alla canapa, dal vetro agli specchi. L’artista li applica a una straordinaria varietà di oggetti, tra cui rocce e fiori, valigie e scarpe, lucchetti e chiavi, radio e registratori, coperte e libri, per costruire, nelle sue sculture e nei suoi disegni, mondi che sono allo stesso tempo disorientanti e ipnotici, inquietanti e affascinanti. La mostra è accompagnata da una guida per il visitatore e da un catalogo pubblicato in collaborazione con Marsilio Arte (Venezia), con testi di Emma Lavigne, Bruno Racine, Neville Wakefield e Barbara Casavecchia, oltre a una conversazione tra Tatiana Trouvé, Caroline Bourgeois e James Lingwood.