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18/04/25

Echoes per EXPOSED 2025



 Con una serie di progetti speciali, happenings e laboratori: tra arte e sperimentazione debutta Echoes, il programma collaterale di EXPOSED Torino Foto Festival. Musei, archivi e spazi indipendenti scendono in campo per la seconda edizione di  EXPOSED Torino Foto Festival: a far da corollario alle 12 mostre del programma principale, un programma diffuso che copre tutta la città.

  La seconda edizione di EXPOSED Torino Foto Festival (16 aprile – 2 giugno 2025) si arricchisce di un programma collaterale, dal titolo Echoes, che coinvolge archivi, musei e spazi indipendenti. Un palinsesto di mostre, proiezioni, incontri e progetti speciali intreccia il mondo della fotografia, con quello dell’arte contemporanea, e della cultura in generale.  Talk, laboratori, video proiezioni condurranno i visitatori in un viaggio nel mondo dell’arte contemporanea, all’insegna della sperimentazione artistica e della riflessione sulle nuove frontiere della fotografia, intesa nella sua accezione più ampia.

L’idea di Echoes è stimolare il dialogo tra pubblico, artisti e curatori, creando una rete tra diverse istituzioni culturali, anche molto differenti tra loro, per dare vita a un evento diffuso in città, capace di superare i confini tradizionali del festival, per condurre la fotografia in contesti anche inediti e apparentemente lontani e riflettere sulle sue molteplici evoluzioni.

I progetti speciali creati per EXPOSED: Musei e arte contemporanea

 

La Reggia di Venaria inaugura il 17 aprile alle 18.00 Giorgio Ciam. Essere un altro (17 aprile – 2 giugno), curata da Elena Re, direttrice dell’Archivio Giorgio Ciam.

Ruota attorno al concetto di trasformazione, l’opera di Giorgio Ciam (1941-1996). La mostra celebra l’opera dell’artista Sulla pelle (1974), dalla serie Essere un altro. È una sequenza di dodici grandi tele fotografiche, realizzate con fotomontaggio e intervento pittorico: dal ritratto di Giorgio Ciam, via via emerge l’artista suo amico George Segal. L’identità è al centro di una ricerca artistica che stimola riflessioni sulla materialità e sulla mutabilità del reale. In programma, il 22 maggio alle 18.00 sempre alla Reggia di Venaria un incontro  dal titolo  Materialità e mutabilità ovvero Giorgio Ciam, tenuto dalla curatrice Elena Re.

Tra i musei che hanno raccolto l’appello di EXPOSED Torino Foto Festival offrendo al pubblico una propria offerta culturale originale, c’è il Museo Egizio. In occasione del suo bicentenario l’Egizio ha inserito nella sua collezione le opere di due artisti contemporanei, Ali Cherri e Sara Sallam, che dopo una residenza, hanno reinterpretato alcuni reperti della collezione in chiave postcoloniale. Nicola Dell’Aquila, fotografo del Museo, ha documentato la genesi torinese delle opere artistiche di Cherri. Dal 15 aprile i suoi scatti sono in mostra nelle arcate auliche a piano terra del Museo con il progetto La materia dell’arte (15 aprile – 2 giugno), che dialoga idealmente con le installazioni scultoree dell’artista. Visite speciali guidate con il fotografo Dell’Aquila e il curatore del Museo Egizio, Paolo Del Vesco sono previste il 18 aprile e il 7, il 14 e il 21 maggio.  My Ancestors and I In Diaspora: Empathic Storytelling as Decolonial Healing è invece  il titolo del talk dell’artista  Sara Sallam in dialogo con il curatore dell’Egizio, Paolo Del Vesco, che il 19 maggio  affronta i temi della dispersione del patrimonio culturale e la costruzione di una relazione empatica con gli oggetti quale mezzo per riparare le ferite di un passato coloniale.


Anche il Museo Nazionale della Montagna ha ideato un progetto speciale sul piazzale del Monte dei Cappuccini dal titolo Disparition (16 aprile – 2 giugno), a cura di Andrea Lerda, nato dalla collaborazione tra l’artista Sibylle Duboc, il Museo e Mucho Mas!. Nell’ambito di una ricerca incentrata sui temi dell’emergenza climatica e delle modificazioni dell’ambiente alpino, a causa dell’effetto delle attività, Duboc presenta un’installazione fotografica concepita appositamente per la Terrazza panoramica.