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13/08/24

Una mostra secondo Walid Raad

Walid Raad, Frontispiece VI: The Spreads (installation view, Hamburger Kunsthalle 2023), 2021 Installation with wallpaper and video 
Courtesy the artist and Sfeir-Semler Gallery Beirut/Hamburg, photo © Hamburger Kunsthalle, Fred Dott, © Walid Raad 


 Il Kunsthaus di Zurigo ospita una mostra di Walid Raad che vuole mettere in luce le questioni centrali sui musei del 21° secolo. Si chiede quali forme specifiche di narrazione i musei consentano oggi e cosa rappresentino le istituzioni artistiche quando i confini tra collezioni private e pubbliche diventano labili. Raad si occupa delle storie e delle lacune non raccontate, nonché dei silenzi contenuti negli oggetti esposti e di come questi possano essere trasmessi e ravvivati ​​in un modo nuovo. La mostra riflette il cambiamento dei valori sociali e sottolinea le sfide per le istituzioni culturali nel 21° secolo. Ciò è particolarmente rilevante per il Kunsthaus di Zurigo, come dimostra la gestione della collezione Emil Bührle. Raad presuppone la proliferazione di collezioni d'arte pubbliche e private, occidentali e non occidentali. La sua attenzione è rivolta sia alle forze mondane che determinano le loro forme, sia alle fessure "ultraterreni", intangibili e illogiche che rivelano.

Walid Raad, Epilogue VII: The Gold and Silver, 2021 Pigmented inkjet printsCourtesy the artist and Sfeir-Semler Gallery Beirut/HamburgPhoto © Moritz Bernoully. Courtesy TBA21 Thyssen-Bornemisza Art Contemporary, © Walid Raad

Il punto di partenza è la collezione del barone Hans Heinrich Thyssen-Bornemisza, esposta a Madrid dal 1993 ed è strettamente legata alla Svizzera. Il Kunsthaus Zurich è sempre stato strettamente legato ai collezionisti privati, dalla donazione di Hans Schuler e Ottilie W. Roederstein nel 1920 al prestito permanente della Looser Collection nel 2021. Con la sua mostra al Kunsthaus Zurich, Raad immagina un'altra vendita, un'altra consegna e altra riesposizione di una collezione privata in un museo pubblico. L'artista esplora un mondo immaginario in cui parti della collezione Thyssen-Bornemisza finiscono al Kunsthaus di Zurigo.