Dopo la grande kermesse della Biennale di Venezia a New
York ha aperto i battenti la Whitney Biennial da sempre uno degli eventi più
interessanti per tastare la realtà artistica negli Stati Uniti.
Anche qui tante opere impegnate e molto folclore, i
curatori Jane Panetta e Rujeko Hockley, hanno cercato di dare una panoramica
molto giovanile e fresca.
Come a Venezia tornano alla grande i video e la pittura,
ma sono presenti anche lavori più scultorei e installativi. Nel complesso il
risultato è positivo e sperimentale.