Da poco insediata alla guida della GAM di Torino, in parallelo al Castello di Rivoli, Carolyn Christov-Bakargiev presente il primo progetto espositivo, che gioca fra il presente e il passato, coniugando bellezza e tecnologia sul tema così attuale della vita vegetale.
La mostra "Organismi" inizia con la classicità, con l’opera “L’edera” (1878) un quadro di Tranquillo Cremona, che ci introduce subito al complesso rapporto fra la freschezza della natura e la difficoltà di relazionarsi con essa.
Siamo subito affascinati dalla presenza del lavoro di Patric Blanc che da anni diffonde il suo progetto di muri vegetali, qui in un piccolo intervento accompagnato da alcuni disegni dei progetti realizzati in tutto il mondo.
Si attraversano poi alcuni video che affrontano il tema naturalistico in chiavi più poetiche per rimanere folgorati dalla stanza dei vetri di Emile Gallé, una stupenda esposizione che mette in risalto la storia di questo artigiano che travasava la sua passione per la natura nella delicatezza del vetro.
Una stupenda selezione di vasi e ampolle che vale in sé tutta la mostra.
Il percorso espositivo prosegue poi con l’applicazione del tema vegetale nel liberty ideata dall’architetto Raimondo D’Aronco per la Prima Esposizione Internazionale di Arte Decorativa Moderna nel 1902 e si conclude nella modernità delle sperimentazioni luminose di Mario Cucinella o nelle ideazioni architettoniche dello studio MC Architects o del Progetto Granai della Memoria ideato da Carlo Petrini.
La mostra è ben allestite con un piacevole supporto didattico.
Al piano inferiore è ancora in corso la mostra di Braco Dimitrijevic, che durerà fino a Luglio.
Mentre è stata inaugurata una nuova sezione dal titolo “Archivi” che vede per l’occasione un’opera di Giovanni Anselmo, in parallelo con la mostra al Castello di Rivoli.