Il Kunsthaus di Aargauer ad Aarau propone fra le sue mostre una bella indagine sulla scultura svizzera di questi ultimi decenni. Dalle figure di bronzo di Alberto Giacometti alle costruzioni cinetiche di Jean Tinguely, ai video oggetti di Pipilotti Rist: la produzione scultorea svizzera degli ultimi 76 anni si distingue per una notevole varietà. I temi, i materiali e le tecniche si sono trasformate nel corso dei decenni fino a giungere a una completa riformulazione del concetto di scultura.
Coinvolgendo gli ambienti interni ed esterni del museo l’esposizione offre al pubblico un inedito sguardo d’insieme su un avvincente capitolo della storia dell’arte svizzera. La mostra presenta 230 opere di 150 artiste e artisti appartenenti a tutte le regioni linguistiche del Paese, spaziando da esponenti illustri quali Jean Arp, Germaine Richier, Max Bill, Meret Oppenheim, Fischli/Weiss, Roman Signer, Sylvie Fleury e Ugo Rondinone alle generazioni più giovani, rappresentate tra gli altri da Mai-Thu Perret, Claudia Comte e Latifa Echakhch che nel 2022 sarà ospite del Padiglione Svizzero della Biennale di Venezia.
Accanto a opere familiari, la rassegna riserva al pubblico anche nuove scoperte e svariate riscoperte. La mostra Scultura svizzera dal 1945 è accompagnata da una pubblicazione che approfondisce l'ampio campo tematico della scultura in Svizzera.