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02/10/25

36 Biennale di San Paolo



Fino all'11 Gennaio è in corso la Biennale di San Paolo, in Brasile, che è intitolata Not All Travellers Walk Roads – Of Humanity as Practice , un'edizione guidata dal curatore capo Prof. Dr. Bonaventure Soh Bejeng Ndikung insieme al suo team concettuale di co-curatori Alya Sebti, Anna Roberta Goetz e Thiago de Paula Souza, nonché dalla co-curatrice Keyna Eleison e dalla consulente per la strategia e la comunicazione Henriette Gallus. La mostra trae spunto dall'enigmatica poesia Da calma e do silêncio [Di calma e silenzio] della poetessa afrobrasiliana Conceição Evaristo.



La proposta centrale di questa Biennale è quella di ripensare l'umanità come verbo, pratica vivente, in un mondo che richiede di reimmaginare relazioni, asimmetrie e ascolto come base della coesistenza, sulla base di tre frammenti/assi curatoriali. La metafora dell'estuario – un luogo in cui diverse correnti d'acqua si incontrano e creano uno spazio di coesistenza – guida il progetto curatoriale, ispirato alle filosofie, ai paesaggi e alle mitologie brasiliane. Questo concetto riflette la molteplicità di incontri che hanno segnato la storia del Brasile e propone che l'umanità si unisca e si trasformi attraverso un ascolto attento e la negoziazione tra esseri e mondi diversi.



Questa edizione della Biennale di San Paolo è strutturata come un progetto di ricerca che si manifesterà in tre frammenti/assi. Il primo frammento/asse curatoriale promuove la rivendicazione dello spazio e del tempo, cerca di rallentare e prestare attenzione ai dettagli e agli altri esseri che costituiscono il nostro ambiente. Questo frammento si situa all'interno della poesia di Conceição Evaristo " Da calma e do silêncio" ed evoca l'importanza di esplorare i mondi sommersi a cui solo il silenzio della poesia e dell'ascolto poetico possono accedere, accogliendo le differenze e suggerendo una riconnessione con l'ambiente naturale e le sue sottigliezze. 



Nel secondo frammento/asse, la Biennale invita il pubblico a riconoscersi nel riflesso dell'altro. La proposta è quella di mettere in discussione ciò che vediamo quando guardiamo noi stessi e gli altri, confrontandoci con le barriere e i confini delle nostre società. Questo frammento si colloca all'interno della poesia del poeta haitiano René Depestre " Une Conscience En Fleur Pour Autrui" ed esplora l'interconnessione delle esperienze, proponendo una convivenza più attenta ai bisogni collettivi. 



Infine, il terzo frammento/asse si concentra sugli spazi di incontro – come gli estuari che sono spazi di incontri multipli, non solo l'incontro di acqua dolce e salata, ma anche l'incontro del cosiddetto nuovo mondo da parte degli schiavi rapiti dall'Africa. Questo frammento riflette sulla colonialità, le sue strutture di potere e le sue ramificazioni nelle nostre società odierne. Questa riflessione si basa sul movimento del manguebit e sul suo manifesto "Granchi con cervello", inteso come rappresentazione del cosiddetto cervello sociale collettivo. La storia del Brasile, segnata dalla fusione di popoli indigeni, europei e africani schiavizzati, è un microcosmo delle asimmetrie di potere che ancora persistono. In questa direzione, la mostra esplora il modo in cui culture e società affrontano queste differenze e creano nuovi percorsi di convivenza e bellezza, come manifestato in " L'intrattabile bellezza del mondo" di Patrick Chamoiseau ed Édouard Glissant .

01/10/25

Pleas of Resistance

 

Il Macba di Barcellona propone la mostra Pleas of Resistance ripercorre oltre venticinque anni di attività dell'artista Carlos Motta, che si confronta costantemente con il corpo e la dissidenza sessuale come terreno di sperimentazione e contestazione politica.




Le sue prime esplorazioni dell'autoritratto fotografico sono esposte accanto alle sue performance e videoinstallazioni più recenti. La mostra esplora la portata della ricerca artistica di Motta e il suo implacabile rigore in relazione all'archivio, interrogandone la violenza, il silenzio e i desideri . L'opera di Motta sfida l'imposizione di epistemologie eurocentriche – dall'epoca della conquista e del periodo coloniale nelle Americhe fino ai giorni nostri – e considera l'eredità della religione come artefice e veicolo inquietante della colonialità. 




Motta ha avviato il suo percorso artistico in giovane età, alla fine degli anni Novanta, poco prima di emigrare a New York e di stabilirvisi. La mostra presta particolare attenzione all'impegno dell'artista con le storie politiche e i movimenti sociali – in particolare le politiche sulla sessualità e sul genere e l'epidemia di HIV/AIDS – e alle loro manifestazioni contemporanee sulla fragilità dei corpi. La nozione di corpo collettivo e l'attenzione dell'artista alle politiche della cura sono centrali sia per la rappresentazione individuale che per quella di sé, così come per le varie forme di collaborazione che l'artista ha realizzato nei suoi diversi progetti nel corso degli anni. 

30/09/25

20° ArtVerona

 


Fra pochi giorni prende avvio una nuova edizione di ArtVerona, dal 10 al 12 ottobre 2025, nei padiglioni 11 e 12 di Veronafiere, siamo alla sua 20ª edizione, un traguardo che celebra vent’anni di crescita della manifestazione all’insegna del dialogo proficuo tra arte, cultura e territorio. 

Con 143 espositori, grazie alla collaborazione con ANGAMC, la fiera rafforza il proprio ruolo nel sistema dell’arte moderna e contemporanea in Italia, mettendo al centro i temi Conversazione e scrittura come approccio curatoriale e filo conduttore.

Sotto la nuova direzione artistica di Laura Lamonea, ArtVerona si presenta come un soggetto che rinsalda il rapporto tra fiera e città, creando connessioni tra gallerie, artisti, collezionisti e le principali istituzioni, quali il Comune di Verona e Fondazione Cariverona, intrecciando il patrimonio storico e culturale con le visioni del presente. La manifestazione si estende nella città attraverso l’arte, che diventa un’occasione di incontro e partecipazione.

La fiera supera quest’anno la tradizionale divisione tra i padiglioni, dando vita a un vero e proprio dialogo tra moderno e contemporaneo.

Alla Main Section e alle Editorie si affiancano quest’anno quattro nuove sezioni. Questa nuova visione si concretizza nel Padiglione 11, da sempre dedicato agli artisti del ‘900, con la presenza di due segmenti espositivi inediti: Pittura ORA, a cura di Leonardo Regano, focalizzata sulla pittura e il disegno del presente ed Effetto Sauna, a cura di Laura Lamonea, che invita le gallerie a mettere a confronto artisti già affermati con artisti non ancora rappresentati nel mercato. Oltre alle gallerie della Main Section, il Padiglione 12 accoglierà due sezioni: Steps, a cura di Giulia Civardi, rivolta a giovani gallerie e spazi sperimentali attivi da non più di otto anni, e Video? Avete detto video?, a cura di Élisa Ganivet e Laura Lamonea, un tributo al teorico Philippe Dubois e alla complessità del linguaggio delle immagini in movimento.

Le gallerie internazionali delle sezioni saranno presenti in una modalità inedita all’interno della sala cinema collocata al centro del padiglione.

Nel contesto contemporaneo in cui i confini si fanno sempre più sfumati e la mobilità è la parola d’ordine, ArtVerona sceglie di accogliere i visitatori in un luogo capace di dare spazio a forme espressive a volte marginali nei contesti fieristici – opere video, video performance –  attraverso un dispositivo agile in grado di connettere proposte artistiche internazionali.

La sala cinema sarà uno spazio dedicato inoltre alle proiezioni di opere provenienti da collezioni pubbliche e private di rilievo internazionale tra cui Museion di Bolzano, CNAP di Parigi, MART di Trento e Rovereto.


Il Padiglione 12, nell’ottica di favorire l’emersione di nuovi talenti, ospiterà PRIMA, atelier studio d’artista, un progetto speciale interamente dedicato a giovanissimi artisti ancora nel pieno del loro percorso formativo, selezionati in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Verona e con CONTEMPORALIS – Association Amis Art Contemporain France – Italie basata a Parigi, che si farà carico di individuare alcuni talentuosi giovani artisti provenienti dalle più prestigiose scuole d’arte francesi, tra le quali l’École nationale supérieure des Beaux-Arts di Parigi e l’Ecole des Arts Décoratifs di Parigi.

Infine, lo spazio dedicato alle Editorie, che raccoglie riviste di settore ed editori specializzati.

Il programma aperto al pubblico, nel corso dei tre giorni in fiera, si comporrà di performance, proiezioni e talk e sarà l’occasione per mettere in conversazione collezioni museali e collezioni private, curatori di residenze e protagonisti di progetti di scambio internazionale. Una radio mobile, un’arena per la discussione, la sala cinema: saranno i dispositivi presenti per costruire nuovi dialoghi e attivare la partecipazione. Tra questi, RADIJO MUSIKII, una radio online trasmessa in diretta con una postazione mobile per interviste itineranti, a cura di Edizioni Brigantino (Valentina Lucchetti e Canedicoda) che presenterà, inoltre, un programma di performance. Libreria, a cura di Frab’s, dedicata alle riviste interdisciplinari sarà presente nella hall di ingresso della fiera. Entrambi gli spazi sono progettati dal collettivo di architetti Cookies.

A rendere l’esperienza in fiera ancora più accogliente contribuiranno due partner tecnici: Artemide, con una scelta di lampade che valorizzano gli ambienti, e Moroso, con i suoi arredi iconici.

Con la ventesima edizione si arricchisce il panorama dei riconoscimenti, con nuovi premi dedicati alle sezioni speciali pensati per offrire risorse concrete e opportunità di crescita ad artisti e gallerie. Nasce il Premio Villa Filanda Antonini, che sosterrà le proposte artistiche di Effetto Sauna attraverso una residenza per artisti. Il premio MZ Costruzioni, nato nel 2019, permetterà uno scambio tra arte e impresa offrendo un percorso di residenza. 

Con lo storico fondo di acquisizione della fiera, A Disposizione, Veronafiere per l’arte, e i consolidati Premio Zenato Academy,  Premio Casarini DueTorri Hotel per la Pittura Under 40, Premio Fondazione The Bank per la pittura contemporanea, Premio Massimiliano Galliani per il Disegno Under 40, Premio Display, Premio stARTup e Sustainable Art Prize, i premi dell’edizione 2025 sono in totale dieci, confermando ancora una volta l’impegno della fiera nel supporto al sistema dell’arte contemporanea.

Ai padiglioni espositivi e al programma pubblico si aggiungono i progetti speciali in collaborazione con istituzioni pubbliche e private sul territorio che attivano nuove occasioni di incontro con il pubblico in fiera e di dialogo con luoghi di cultura della città di Verona.

In fiera sarà presentato il lavoro di Rachele Maistrello, vincitrice della seconda edizione del Tomorrows UniCredit residency and production award, prestigioso premio sostenuto da UniCredit, ideato, organizzato e promosso da Urbs Picta, con la curatela di Jessica Bianchera e la collaborazione di Fondazione Cariverona, Contemporanea – Università di Verona e Veronafiere S.p.A. – ArtVerona.

Il ricco programma degli eventi in città vede la riapertura di Palazzo Forti con la mostra The Then About As Until, un progetto di Video Sound Art Festival, a cura di Laura Lamonea; l’installazione visiva Una distanza senza rive di Enrique Ramírez all’ex Dogana di fiume, a cura di Pascale Cassagnau e Laura Lamonea; la mostra Wounded Words Wounding Words, curata da Marta Cereda presso la Biblioteca Capitolare; Autogeografie: tu fai le foto, ma sei parte del paesaggio presso la Rondella delle Boccare, un progetto a cura di Thomas Ba realizzato in collaborazione con l’ufficio Conservazione e valorizzazione sito UNESCO e Cinta Muraria, gli artisti Lorena Bucur e Davide Zulli e il coinvolgimento di un gruppo di studenti dell’I.T.C. Marco Polo di Verona; la mostra Folding, Flexing and Expanding, in programma a Palazzo del Capitanio, promossa da Fondazione Cariverona con Urbs Picta e il Museo del Contemporaneo dell’Università di Verona, a cura di Jessica Bianchera e Domenico Quaranta; l’installazione Udatinos – Sensibili all’acqua ideata da Oriana Persico, promossa da Fondazione Cariverona e Urbs Picta in collaborazione con Museo del Contemporaneo e Musei Civici di Verona | Museo di Storia Naturale.

A cura di Nicola Giuliani, il progetto It sounds like another word si baserà su una serie di interventi sonori e performativi, instaurando un dialogo tra le mostre in città e il suono come strumento di rigenerazione, che restituisce voce ai luoghi.ArtVerona crea sinergie con alcuni dei principali brand nel portafoglio di Veronafiere, tra cui Marmomac e Vinitaly. Durante i giorni di ArtVerona sarà possibile visitare tre iniziative, tra cui la mostra Axis Mundi che presenta le sculture dell’artista e designer Raffaello Galiotto al Museo di Storia Naturale; le sculture di Mattia Bosco saranno protagoniste di Piazzetta Navona, nel centro storico di Verona, grazie alla collaborazione con la galleria Atipografia di Arzignano (VI) e l’azienda Tosco Marmi; mentre il Silos di Levante del Polo Santa Marta ospiterà Julia Carrillo Sole Pioggia Vento, Dario Picariello Sotto il silenzio del tempo e di Lu Yidan Spazio parallelo, tre rassegne di Zenato Academy e curate da Luca Panaro.


27/09/25

Conan da record


Col record di di 13,5 milioni di dollari, da Heritage Auctions a Dallas, il dipinto dell’illustratore newyorchese Frank Frazetta (1928 - 2010) pone uno nuovo sguardo sul mondo dell'illustrazione e del fumetto che in questi ultimi decenni sta conquistandosi sempre più uno spazio nel mondo dell'arte. 

Frank Frazetta è stato un grande e importante illustratore per manifesti da film ma non solo, ora il suo lavoro ha raggiunto un record che pongono il suo lavoro in ambiti più culturali ed economici e che come già è successo per altri "illustratori" vengo attirati nel sistema del mercato dell'arte. 

26/09/25

Art Collaboration Kyoto

 Scena da Art Collaboration Kyoto 2024, foto di Moriya Yuki.


Quest'anno Art Collaboration Kyoto si terrà dal 14 al 16 novembre 2025 presso il Kyoto International Conference Center


Art Collaboration Kyoto (ACK) annuncia ulteriori dettagli per l'edizione 2025, tra cui:

- ACK Curates, una serie di programmi organizzati da ACK nell'ambito del tema di quest'anno stabilito da Yukako Yamashita, Direttore della Fiera ACK;
- Momenti salienti del suo programma pubblico nella sede principale;
- Argomenti di conversazione dinamici e relatori di spicco per gli ACK Talks;
- Eventi arricchenti e partecipativi ospitati attraverso gli ACK Kids' Programs, in linea con la missione di ACK di coltivare il futuro del mondo dell'arte in Giappone e all'estero;
- Programmi speciali ospitati in collaborazione con aziende partner;
- Progetti speciali e mostre allestiti nella città di Kyoto nell'ambito del programma concomitante 


What's On;
E la borsa di studio Bangkok Collaborate Kyoto (BCK), una nuova iniziativa presentata in collaborazione con la Bangkok Kunsthalle, guidata dal loro impegno comune per la sperimentazione e la collaborazione a sostegno degli artisti.

ACK promuove la cultura e trascende i confini della fiera d'arte, supportando e attivando la comunità artistica locale. La sua quinta edizione si terrà dal 14 al 16 novembre 2025, con un'anteprima VIP il 13 novembre presso il Kyoto International Conference Center (ICC Kyoto). Durante ACK, diverse mostre speciali saranno esposte contemporaneamente in luoghi storici unici nella città di Kyoto, tra cui una mostra personale di Isabella Ducrot al Tempio Kouseiin presentata da Sadie Coles HQ, e un progetto speciale di Danh Vo e Rirkrit Tiravanija presentato da neugerriemschneider in una machiya privata; insieme ad altri programmi serali. Un'iniziativa congiunta della Prefettura di Kyoto e della Città di Kyoto, il nuovo "Kyoto Art Month" presenterà programmi realizzati in collaborazione con una serie di eventi artistici in tutta la città, come CURATION⇄FAIR Kyoto e Art Rhizome KYOTO.

Quest'anno, ACK Curates presenterà il suo Programma Pubblico, gli ACK Talks e i Programmi per Bambini con il tema "2050 - Uno sguardo al futuro", ideato da Yukako Yamashita. Il tema immagina un mondo plasmato dall'intelligenza collaborativa, dalle prospettive culturali a lungo termine e dall'impegno ad accogliere la diversità, utilizzando l'esclusivo mix di tradizione e innovazione di Kyoto come piattaforma per immaginare un futuro resiliente, equo e interconnesso.

Yukako Yamashita, Direttrice della Fiera di ACK, ha dichiarato: "Attraverso il tema di quest'anno "2050 - Uno sguardo al futuro", il nostro programma esplorerà come l'arte possa fungere da catalizzatore di resilienza, innovazione e comprensione reciproca, innescando dialoghi e scambi creativi che reinventino i paesaggi culturali, sociali e ambientali dei decenni a venire".


Programma pubblico

Il Programma pubblico di ACK esaminerà opere selezionate dai curatori ospiti Martin Germann e Kokoro Kimura. In linea con il tema dei curatori di ACK, la mostra intitolata "Simbiosi: Arte e Terreni Comuni" presenta opere che promuovono il dialogo tra diverse forme di conoscenza, prospettive e identità. Tra gli artisti in mostra figurano Toshikatsu Endo, Yein Lee, Kishio Suga, Stella Zhong e altri. I curatori parteciperanno anche agli ACK Talks per condividere i loro concept.
Martin Germann e Kokoro Kimura, curatori ospiti del programma pubblico di ACK, hanno affermato:
"Questo concetto di "simbiosi", fondato sull'ecologia – una relazione di interdipendenza tra organismi distinti – offre una visione del mondo radicata nella coesistenza e nella collaborazione, in contrasto con le divisioni multistrato del nostro tempo. In che modo il dialogo tra diverse forme di conoscenza, prospettive e identità può relazionarsi con i linguaggi e le logiche dell'arte contemporanea? Come potrebbero queste portare a forme condivise di realismo? Nell'esplorare queste domande, portiamo in primo piano pratiche che si estendono oltre i confini del white cube per interagire con il tessuto storico dell'ICC di Kyoto".


ACK Talks

ACK ospiterà ancora una volta ACK Talks, una serie di conversazioni diversificate con artisti e leader del settore, che esploreranno temi come l'arte e la vita quotidiana, il ripensamento della cultura e della sostenibilità e il rapporto tra esseri umani e tecnologia da diverse prospettive, prendendo l'arte come punto di partenza in discussioni che riflettono su nuovi valori per il futuro. ACK Talks rafforza ulteriormente la forza della comunità artistica e culturale di Kyoto attraverso l'inclusione di attori chiave del mondo dell'arte a livello locale e globale. Al 9 settembre 2025, il programma di quest'anno prevede relatori provenienti da 14 città di 11 paesi; Tra i relatori figurano Olafur Eliasson (artista), Marisa Chearavanont (fondatrice e presidente della Bangkok Kunsthalle), Toshiyuki Inoko (fondatore di teamLab), Yuko Nagayama (architetto), Nawaf Bin Ayyaf (consulente senior del Ministero della Cultura dell'Arabia Saudita), Meruro Washida (direttore del Museo d'Arte Contemporanea del 21° secolo di Kanazawa / professore associato della Tokyo University of the Arts), Kyoko Mori (amministratore delegato della Mori Contemporary Art Foundation; presidente del Mori Art Museum) e altri.
Data: da giovedì 13 novembre a domenica 16 novembre
Sede: ICC Kyoto New Hall e online
Ingresso: gratuito per i possessori di biglietto ACK


Programmi ACK per bambini

Impegnata a migliorare il futuro del mondo dell'arte, la fiera ospiterà anche i programmi ACK per bambini presso l'ICC Kyoto, dedicati all'arricchimento e allo sviluppo della comunità. I programmi includono una visita guidata alla fiera "Seeing" e laboratori artistici tenuti da artisti, "Making". Sono inoltre disponibili servizi di assistenza all'infanzia bilingue per i visitatori con bambini dai 3 mesi ai 7 anni.
Le visite guidate "Seeing" (12-18 anni) sono tenute dall'Art Communication Research Center (ACC) della Kyoto University of the Arts.

Istruttori del workshop "Making":
14 novembre: Kohei Nawa (tutte le età)
15 novembre: Takahiro Yagi (Kaikado inc.) (6-18 anni, accompagnati da un tutore)
16 novembre: Mercato dei sottoprodotti (8-13 anni)
Partner ufficiale: Ospedale Rakuwakai Otowa
(È richiesta la registrazione anticipata. Gratuito. I biglietti ACK sono richiesti separatamente.)


Programmi speciali

ACK è lieta di collaborare con MITSUBISHI ESTATE CO., LTD. come partner principale per la quinta volta nell'edizione 2025 della fiera. Programmi speciali saranno organizzati in collaborazione con aziende partner all'interno dell'ICC Kyoto, offrendo ai visitatori l'opportunità di scoprire interpretazioni multistrato dell'arte. Quest'anno, otto aziende partner presenteranno una gamma diversificata di progetti che esplorano approcci che spaziano dall'artigianato e dai manga alla moda e all'arte d'avanguardia. SGC Co., Ltd., gli artigiani dell'oro puro, presenteranno un'installazione dell'artista contemporanea Aya Ito; in collaborazione con Daimaru Matsuzakaya Department Stores Co. Ltd. e il loro Ladder Project, che mira a sostenere la prossima generazione di artisti, una nuova opera di Shota Yamauchi sarà presentata al Pilotis della New Hall dell'ICC Kyoto. Una mostra che rivisita le attività del gruppo artistico d'avanguardia del dopoguerra "Kyushu-ha (Scuola di Kyushu)", emerso a Fukuoka, sarà allestita in collaborazione con JINTEC Corporation. Con Takashimaya Company, Limited, le opere di Nanae Mitobe e Ryu Jeyoon saranno esposte in concomitanza con le "ART WEEKS" che si terranno al Kyoto Takashimaya S.C. Shueisha Manga–Art Heritage, che quest'anno partecipa come partner per la prima volta, presenterà un'esplorazione multiforme dell'espressione manga attraverso opere collaborative di Keiichi Tanaami e Fujio Akatsuka.

 Anche AERO TOYOTA CORPORATION, presenterà per la prima volta l'artigianato tradizionale radicato nella penisola di Tango in una sala VIP, proponendo al contempo una nuova forma di viaggio aereo con l'arte come destinazione. In collaborazione con il principale media partner Hearst, verrà presentato un photo booth personalizzato da Harper's BAZAAR art. Champagne Pommery, partner ufficiale di ACK per lo champagne, presenterà anche le opere dei finalisti del "Premio Pommery Kyoto 2025", un premio per il sostegno ai giovani artisti di Kyoto, istituito in occasione di ACK nel 2023.

Quest'anno, ACK collabora anche con il nuovo "Kyoto Art Month", promosso dalla Prefettura e dal Comune di Kyoto, promuovendo un'ampia gamma di eventi artistici in tutta la città da ottobre a novembre. Iniziative come CURATION⇄FAIR Kyoto e Art Rhizome KYOTO arricchiranno ulteriormente l'esperienza, supportate da bus navetta e sconti sui biglietti per incoraggiare l'esplorazione e un coinvolgimento più profondo con l'arte nella Kyoto autunnale.
Bangkok Collaborate Kyoto Fellowship (BCK Fellowship)

In collaborazione con la nuova istituzione culturale di Bangkok, la Bangkok Kunsthalle, Art Collaboration Kyoto ha lanciato un nuovo premio, la Bangkok Collaborate Kyoto Fellowship (BCK Fellowship), dedicato al sostegno degli artisti. Oltre al supporto finanziario, la borsa di studio offre al beneficiario un soggiorno di un mese e l'opportunità di esporre a Bangkok. Promuovendo lo scambio interculturale, il programma mira ad ampliare le prospettive artistiche e ad aprire nuove strade alla pratica creativa.

[Idoneità] Artisti che hanno esposto alla quinta edizione di Art Collaboration Kyoto

[Processo di selezione] Dal 13 al 14 novembre, una giuria composta da quattro membri visiterà ogni stand per esaminare personalmente le opere e condurre la valutazione. I risultati saranno annunciati durante la cerimonia di premiazione in programma il 15 novembre, presso la sede di ACK Talks. Dopo l'annuncio, si terrà una tavola rotonda con la giuria e ospiti speciali.
[Giuria]
Marisa Chearavanont (Fondatrice e Presidente della Bangkok Kunsthalle)
Stefano Rabolli Pansera (Direttore della Bangkok Kunsthalle)
Yutaka Sone (Artista)
Yukako Yamashita (Direttore della Fiera ACK)
[Organizzatori] Art Collaboration Kyoto e Bangkok Kunsthalle

25/09/25

Keith Haring alla Gladstone Gallery




 Da pochi giorni la Gladstone Gallery nella sede di New York, 24th Street, ha inaugurato una stupenda mostra su Keith Haring. L'esposizone porta il titolo "Liberare l'anima: i dipinti di Keith Haring", è sarà aperta fino al  1 novembre 2025




Catturando le persistenti preoccupazioni di Haring per l'armonia globale, l'accessibilità dell'assistenza sanitaria durante la crisi dell'AIDS e il ruolo dell'arte come espressione di gioia e comunione, la mostra segna la prima volta in dieci anni che Gladstone dedica un'esposizione esclusivamente alle tele e ai teloni dipinti di Haring. 


24/09/25

Raffaello Poeta Sublime


 
Image: Raphael (Raffaello di Giovanni Santi) (Italian, 1483–1520). The Virgin and Child with Infant Saint John the Baptist in a Landscape (The Alba Madonna), ca. 1509-11. Oil on canvas (transferred from wood). National Gallery of Art, Washington, D.C., Andrew W. Mellon Collection (1937.1.24). Courtesy National Gallery of Art, Washington

Il titolo "Raffaello: Sublime Poeta" annuncia la grande mostra che Metropolitan Museum of Art, realizzerà dal 29 marzo al 28 giugno 2026 a New York. 

Sarà la prima mostra completa e internazionale di prestiti negli Stati Uniti dedicata a Raffaello (Raffaello di Giovanni Santi; 1483-1520), considerato uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. Questa mostra storica esplorerà l'intera portata della sua vita e carriera, dalle origini a Urbino ai suoi prolifici anni a Firenze, dove iniziò ad affermarsi come pari di Leonardo da Vinci e Michelangelo, fino al suo ultimo decennio alla corte papale di Roma. Riunendo oltre 200 tra i più importanti disegni, dipinti, arazzi e opere d'arte decorativa di Raffaello, provenienti da collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, la mostra offrirà una nuova prospettiva su questa figura chiave del Rinascimento italiano, presentando i suoi celebri capolavori accanto a tesori raramente esposti per rivelare una mente straordinariamente creativa.


"Questa mostra senza precedenti offrirà uno sguardo innovativo sulla genialità e l'eredità di Raffaello, un vero titano del Rinascimento italiano", ha dichiarato Max Hollein, Direttore e Amministratore Delegato del Met, Marina Kellen French. "I visitatori avranno un'opportunità eccezionalmente rara di ammirare la straordinaria gamma del suo genio creativo attraverso alcune delle opere più iconiche e raramente prestate dall'artista da tutto il mondo, molte delle quali mai esposte insieme prima."


Tra i pezzi forti ci saranno la Madonna col Bambino e San Giovannino in un paesaggio (Madonna d'Alba) della National Gallery of Art, uno degli esempi più emblematici della maestria di Raffaello negli ideali di armonia e bellezza classica dell'Alto Rinascimento, che sarà affiancato dai suoi disegni preparatori provenienti dal Museo di Belle Arti di Lille e dal Ritratto di Baldassarre Castiglione, ora al Louvre, ampiamente considerato uno dei più grandi ritratti dell'Alto Rinascimento.


Tra i finanziatori figurano l'Accademia Carrara (Bergamo), Albertina (Vienna), Ashmolean Museum (Oxford), British Museum (Londra), Galleria Borghese (Roma), Gallerie Nazionali Barberini Corsini (Roma), The Duke of Devonshire and Trustees of the Chatsworth Settlement (Chatsworth), Galleria Nazionale delle Marche (Urbino), Galleria Nazionale dell'Umbria (Perugia), Kupferstichkabinett (Berlino), Louvre (Parigi), Fondazione Brescia Musei (Brescia), National Gallery (Londra), National Gallery of Art (Washington, D.C.), Museo Nazionale di Capodimonte, Palais des Beaux-Arts (Lille), Patrimonio Nacional de España (Madrid), Pinacoteca Comunale di Città di Castello, Pinacoteca Nazionale (Bologna), Prado (Madrid), Städel Museum (Francoforte), Szépmüvészeti Múzeum (Budapest), Gallerie degli Uffizi (Firenze), ed tra gli altri, i Musei Vaticani.


"Il percorso durato sette anni per realizzare questa mostra è stata un'occasione straordinaria per riformulare la mia comprensione di questo artista monumentale", ha affermato Carmen Bambach, curatrice di Marica F. e Jan T. Vilcek presso il Dipartimento Disegni e Stampe del Met. “È un'entusiasmante opportunità di entrare in contatto con la sua personalità artistica unica attraverso la potenza visiva, la profondità intellettuale e la tenerezza delle sue immagini.


Sebbene abbia vissuto solo 37 anni, Raffaello raggiunse un tale successo come pittore, scenografo e architetto da essere considerato l'apice della perfezione artistica per secoli dopo la sua morte. Figlio di un pittore e di un poeta, Raffaello entrò in contatto con i più importanti scrittori e pensatori della sua epoca a Roma, dimostrando una sensibilità poetica che affascinò i suoi contemporanei e le generazioni successive. Unendo ambizione e lirismo, creò opere dotate sia di spessore intellettuale che di profondità emotiva, una dote necessaria nel complesso panorama politico delle corti rinascimentali.


La mostra si svilupperà approssimativamente cronologicamente, ripercorrendo la vita e la carriera di Raffaello, con sezioni tematiche incentrate sullo sviluppo delle sue idee e delle sue immagini. Saranno incluse anche recenti scoperte scientifiche. Presentando disegni in relazione a dipinti e opere realizzate con altri media, la presentazione dimostrerà la prodigiosa versatilità e il processo creativo di Raffaello. Le composizioni figurative Nei suoi dipinti, disegni, bozzetti per arazzi e stampe, Raffaello si rivela un narratore senza pari, e questa mostra presterà particolare attenzione alla sua rappresentazione delle donne, dall'uso pionieristico di modelle nude alle sue delicate raffigurazioni della Madonna col Bambino.


Lo sponsor principale della mostra è Morgan Stanley.

I finanziamenti principali sono forniti da Kenneth C. Griffin e Griffin Catalyst, e da Jessie e Charles Price.

Un significativo supporto è fornito dalla Richard Riney Family Foundation, dalla Ing Foundation e da Anthony W. e Lulu C. Wang.

Ulteriore supporto è fornito da Julie e David Tobey, Barbara A. Wolfe, Gilbert e Ildiko Butler, e Ann M. Spruill e Daniel H. Cantwell.

23/09/25

Uniqlo + Kaws


  L'amicizia fra il marchio Uniqlo e lo street artist si era già avvita con alcune collaborazione per i prodotti di maglieria, ma ora  Kaws è stato invitato ad essere il primo artist in residence. 

Un progetto che vuole rimodulare questa rapporto per sviluppare lo spirito LifeWear, del noto marchio giapponese. 

Sarà un percorso a 360 gradi che toccherà non solo l'idea di mostra ma proprio i diversi aspetti del fare creatività in codivisione. 

A breve vedremo i reali sviluppi di questo innovativo modo di riconsiderare il fare artistico. 

22/09/25

Portikus, What Are You Thinking



 Gli spazi del Portikus di Francoforte, ospitano fino al 19 ottobre la mostra "What Are You Thinking (A cosa stai pensando)" 

È una domanda apparentemente semplice, persino informale, che tutti abbiamo sentito e probabilmente posto. Ci coglie a metà del pensiero, prima che l'intenzione si sia formata e il linguaggio si sia stabilizzato. E sebbene indichi apertura, porta con sé un presupposto implicito: che ogni pensiero debba essere reso leggibile, condivisibile e, soprattutto, significativo. Questa esigenza riflette una condizione più ampia del nostro tempo: un crescente imperativo di auto-rivelazione. 

La mostra What Are You Thinking trae spunto dal fondamentale saggio di Susan Sontag " Contro l'interpretazione" (1964), che sfida la coazione a imporre un significato alle opere d'arte, a trasformare i materiali in metafore e i gesti in argomentazioni. Sontag sosteneva che l'atto dell'interpretazione, quando eccessivamente enfatizzato, priva l'arte della sua immediatezza e del suo impatto sensuale, spingendoci invece a recuperare i nostri sensi, a cogliere le opere d'arte così come sono: dense e ambigue. 


Distribuita nelle due gallerie di Portikus, la mostra riunisce opere di Pablo Accinelli (nato nel 1983, Argentina), Jason Dodge (nato nel 1969, Stati Uniti), Florence Jung (Francia), Laura Lamiel (nata nel 1943, Francia), Lucia Nogueira (1950-1998, Brasile), Laurie Parsons (nata nel 1959, Stati Uniti) e Bill Walton (1931-2010, Stati Uniti): artisti che, al di là delle generazioni e delle aree geografiche, condividono l'impegno a resistere alla cattura interpretativa. Mentre alcune opere possono apparire minimali, altre potrebbero tranquillamente sfuggire alla nostra attenzione: una fotografia affissa sul retro di un frigorifero rivolto verso il muro, lattine arrugginite appoggiate su una catasta di legna, graffette e lucchetti sospesi al soffitto, una serie di cesti intrecciati sul pavimento. Nel corso di diciotto settimane, What Are You Thinking si dispiega come una composizione temporale: le opere appaiono, scompaiono e occasionalmente riappaiono, consentendo alla mostra di cambiare ed evolversi continuamente. Invece di presentare un'unica proposta fissa, offre una successione di incontri, lasciando spazio al dubbio, ai pensieri incompiuti e alle forme che rimangono sfuggenti e irrisolte. Man mano che le opere d'arte cambiano in prossimità e relazione, emergono nuove costellazioni e percezioni. Non ci sono messaggi da decodificare, solo inviti a soffermarsi nell'ambiguità.


Presentato senza punto interrogativo, il titolo della mostra è preso in prestito da un'opera di Lutz Bacher (1943–2019, USA), che espose da Portikus nel 2013, un omaggio alla resistenza dell'artista all'interpretazione. In un clima culturale sempre più governato da leggibilità e giustificazione, l'opacità rimane un gesto politico. Il rifiuto – di spiegazione, partecipazione o produttività – può funzionare come una forma di critica.

"What Are You Thinking" è accompagnato da una pubblicazione gratuita sviluppata in collaborazione con gli artisti e i loro eredi, estendendo la natura aperta della mostra alla stampa. Composto da scritti d'artista, frammenti poetici e testi storici, il materiale non offre una conclusione, ma auspicabilmente riflessioni in corso.

21/09/25

Lisa Oppenheim alla Tanya Bonakdar Gallery

 


La stagione autunnale della Tanya Bonakdar Gallery si apre con la mostra "Ourselves and the Expression of Ourselves",  una selezione dei nuovi lavori di Lisa Oppenheim, fruibili fino al 23 ottobre 2025.

Negli ultimi vent'anni, Lisa Oppenheim ha sviluppato un corpus di opere che affonda le sue radici nel campo della fotografia, indagandone al contempo i margini e le storie spesso trascurati. Per "  Ourselves and the Expression of Ourselves" , Oppenheim trasforma e incarna la pratica di uno degli artisti più noti ed enigmatici del XX secolo, la cui poliedrica carriera ha attraversato quasi ottant'anni: Edward Steichen (nato Edouard Jean Steichen, 1879, Lussemburgo — 1973, Redding, Connecticut).

Steichen, fotografo, designer, curatore e ibridatore di fiori, era noto per il suo lavoro che introdusse Cézanne e l'avanguardia europea in America con Alfred Stieglitz alla 291 Gallery nei primi anni del XX secolo. La sua influenza si estese attraverso diversi formati e decenni, tra cui la collaborazione con Stieglitz alla pubblicazione  Camera Work , lo sviluppo della fotografia aerea durante la Prima Guerra Mondiale e la direzione dell'US Naval Photographic Institute durante la Seconda Guerra Mondiale, la progettazione di tessuti rivoluzionari per Stehli Silks e la direzione dei dipartimenti di fotografia di Condé Nast e del Museum of Modern Art. L'opera d'arte totale di Steichen,  The Family of Man , fu esposta per la prima volta al MoMA e successivamente girò il mondo per altri otto anni, esistendo ora come libro dal titolo omonimo, in stampa continuativa dall'inaugurazione della mostra nel 1955. Attraverso tutte queste iniziative, Steichen mantenne una pratica di selezione floreale. Per la prima volta, espose i Delphinium ibridati nella sua fattoria del Connecticut al MoMA in una mostra del 1936 che durò solo una settimana. Questo è quanto si legge nel comunicato stampa della mostra:  "Sebbene il signor Steichen sia ampiamente noto per la sua fotografia, questa è la prima volta che i suoi Delphinium vengono esposti al pubblico. Sono varietà originali, prodotte con la stessa creatività delle sue fotografie".




Steichen considerava la sua coltivazione di fiori allo stesso livello della sua pratica fotografica, alla pari con il suo lavoro di produzione e progettazione di mostre, libri, orologi, tessuti e, nel 1928, un pianoforte. Per questa mostra – il titolo è tratto da un comunicato stampa del  New York Times Nel 1926, annunciando la collezione Americana di Stehli Silks, Oppenheim incarna la pratica di Steichen. Crea fotografie, tessuti, composizioni di oggetti che esistono come elementi della sua vita e delle sue attività, filtrati attraverso la sua pratica artistica. In questo modo, forgia una nuova forma di appropriazione, non di opere d'arte o idee specifiche, ma piuttosto come ripensamento e rielaborazione della biografia, di rappresentazione della vita di un altro nel suo studio e nella sua camera oscura. Qui produce una forma speculativa di biografia come mostra, che in definitiva è espressione del suo stesso lavoro di artista.

In una nuova serie di stampe fotografiche, Oppenheim fa rivivere una varietà di iris ormai estinta chiamata  Monsieur Steichen,  creata nel 1910 da un botanico dilettante in omaggio a Steichen. Non si conoscono fotografie di Monsieur Steichen, né esemplari esistenti del fiore. Le opere di Oppenheim riportano in vita questo fiore utilizzando tecniche fotografiche di due epoche molto diverse: il trasferimento di colore, che Steichen stesso utilizzò negli anni '30 e '40, e l'intelligenza artificiale. Attraverso la tecnologia dell'intelligenza artificiale, Oppenheim ha creato immagini di ibridi ipotetici fondendo immagini delle due varietà di iris originariamente utilizzate per creare Mons. Steichen. Ha poi prodotto stampe analogiche delle immagini generate dall'intelligenza artificiale utilizzando il processo laborioso e quasi del tutto obsoleto del trasferimento di colore. Utilizzando le sue combinazioni di colori "scorrette", Oppenheim crea una vasta gamma di possibili "Mons. Steichen" che esplorano i concetti di verosimiglianza genetica e fotografica.

Una serie di paraventi esplora i disegni tessili di Steichen, creati da lui a partire da fotografie in bianco e nero di oggetti e motivi di uso quotidiano come elettricità statica, ghiaia, motivi floreali e immagini microscopiche di vita organica. In collaborazione con la stilista Zoe Latta, Oppenheim ha sviluppato una collezione di nuovi tessuti basati su fotografie scattate da Steichen ma che Stehli Silks  non ha  poi prodotto come tessuti. Oppenheim "ibrida" i paraventi con i suoi  studi fotografici su Steichen , combinando fotografie scattate negli archivi di Steichen con esperimenti fotografici condotti nella sua camera oscura, in modo che ogni paravento sia una mini-narrazione visiva che offre spunti sia sulla biografia di Steichen, così come interpretata da Oppenheim, sia sulla sua pratica creativa.




Oppenheim è nata nel 1975 a New York City, dove attualmente vive e lavora. Ha conseguito la laurea triennale (BA) presso la Brown University nel 1998 e successivamente un master (MFA) presso la Milton Avery Graduate School for the Arts del Bard College nel 2001. Ha inoltre completato il Whitney Independent Study Program e la Rijksakademie van beeldende kunsten di Amsterdam.