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05/11/24

Mire Lee alla Tate Modern di Londra

In questi ultimi anni nella Turbine Hall della Tate Modern si sono visti interventi sempre più brutti e questo di Mire Lee penso che li batta tutti. 

Sicuramente avrà delle stimolanti riflessioni ma il risultato è proprio brutto, sembra di essere in una vecchia tintoria abbandonata. 

Ovviamente questo è un giudizio personale ma a voi eventuali riflessioni su questo nuovo progetto sponsorizzato da Hyundai Commission


CS

La Hyundai Commission di Mire Lee reinventa la Tate Modern come un grembo industriale. Riflettendo sulla precedente vita dell'edificio come centrale elettrica, Open Wound presenta la Turbine Hall come una fabbrica vivente, che trova sogni e desideri umani in sistemi meccanici tentacolari.

Lee popola la Turbine Hall con "pelli", sculture di tessuto appese al soffitto tramite catene metalliche. Al centro dell'estremità orientale della Hall, sospesa a una gru a soffitto, una turbina motorizzata gira lentamente. Scarica un liquido viscoso da tentacoli di silicone simili a carne in un grande vassoio. Mentre la fabbrica è in funzione, nuove pelli vengono bagnate sotto la turbina, quindi spostate dai tecnici per indurirsi su rastrelliere vicine prima di essere sollevate in aria. Nel tempo si accumuleranno, "partorite" dal corpo dell'edificio mentre sembrano "perdersi" dal soffitto soprastante. Si svolge un processo di produzione e decadimento, facilitato sia dai macchinari che dalle mani dell'uomo.

Per Lee, le complesse storie dell'industria sono impressionanti nella loro violenza e portata. Il suo lavoro considera il lavoro fisico ed emotivo delle persone che vivono in tempi di precarietà e declino; "testimoniare una vita umana, individuale, intrappolata in un sistema più ampio". Interessata all'esperienza industriale passata e presente, Open Wound ci invita a deliziarci con emozioni contraddittorie: dallo stupore e dal disgusto alla compassione, alla paura e all'amore.



Cosa si prova a essere perseguitati da un passato industriale?

La fabbrica di Lee è un collage di momenti della storia industriale. L'asciugatura delle "pelli" di tessuto richiama i processi della produzione tessile. Le loro catene sono ispirate ai bagni di miniera, i primi impianti di lavaggio di gruppo utilizzati dai minatori di carbone. Un sistema di carrucole consentiva ai minatori di appendere i loro abiti da strada o da lavoro al soffitto dello stabilimento balneare mentre lavoravano nelle miniere o si riposavano a casa. Generazioni di lavoratori si riunivano in questi spazi transitori per lavare via lo sporco, il dolore e la fatica.

La Tate Modern occupa il sito dell'ex centrale elettrica di Bankside. Dal 1891 al 1981, la Turbine Hall ospitava caldaie a carbone e a gasolio che generavano elettricità per Londra. L'installazione di Lee attiva parti dormienti dell'edificio, come se risvegliasse i fantasmi del passato industriale. Una grande gru a soffitto viene rimessa in funzione e il rivestimento su entrambi i lati del ponte viene rimosso per consentire di dare un'occhiata al cablaggio o alle "viscere" del corpo industriale.

Durante la rivoluzione industriale i lavoratori lavoravano insieme in condizioni pericolose, sostituendosi lentamente con le macchine. Mentre si immergono in queste storie, le pelli di Lee suggeriscono anche la produzione di nuovi corpi, esperienze e identità nel presente. Mette in evidenza il passato industriale della Tate Modern come centrale elettrica per chiedere: cosa genera oggi il museo?


Quando gli individui diventano anonimi?

Open Wound esplora soglie e transizioni: tra umano e macchina, morbido e duro, dentro e fuori, vecchio e nuovo, familiare e misterioso, individuale e collettivo.

Lee è interessata ai modi in cui i macchinari di livello industriale possono assumere sorprendentemente qualità umane. Il funzionamento interno di un motore potrebbe assomigliare a quello di uno stomaco, mentre il funzionamento di una pompa coinvolge tubi simili a intestini. Lee esplora questa tensione tra forme organiche morbide e rigidi sistemi meccanici attraverso il suo uso di materiali. Le sue sculture cinetiche assomigliano a organismi e macchine capovolte, meccanismi interni di tubi di silicone e motori low-tech esposti a effetti inquietanti. Nell'estremità orientale della Hall, la turbina convulsa di Lee appare come "una ferita aperta che non si chiude mai". Rifiutando la sensazione pulita e sterile delle tecnologie moderne, ci troviamo invece nel "tempo del declino".

La pelle è una membrana che separa l'interno dall'esterno, il contenitore delle nostre forme individuali. Le "pelli" di tessuto di Lee suggeriscono corpi disciolti o malleabili. Differenti solo per le dimensioni, gli arazzi sospesi parlano anche della natura condivisa della nostra esistenza carnale. Lee osserva: "Sono sempre stato interessato alla pelle perché è qualcosa che registra l'alterità. In questa commissione, le pelli riguardano anche le tensioni tra individuo e collettività".


Perché a volte fa male amare?

Lee crede che "essere commossi sia la cosa più forte che si possa sperimentare attraverso l'arte". Riflettendo sul nostro attuale momento storico, Open Wound evoca "l'umore di un cantiere abbandonato", un'atmosfera di "futilità e malinconia, dove qualcosa ha iniziato ad appassire". Nonostante ciò, le "pelli" collettive della fabbrica vivente suggeriscono una solidarietà inquietante. Trasformano la Hall in uno spazio intimo di "sogno e lontano ricordo", in cui tali sentimenti possono essere condivisi.

Le emozioni sono conflittuali, irrazionali e spesso distruttive. Possono anche essere liberatorie e ristorative. Per Lee, la nostra vita quotidiana è spesso emotivamente incoerente. Trae spunto dal lavoro di artiste e pensatrici femministe e queer come la poetessa sudcoreana Kim Eon Hee (nata nel 1953) per affermare il valore trasformativo del riconoscimento delle nostre passioni e vulnerabilità fondamentali. Lee ci sfida ad abbracciare la paura e il dolore insieme alla speranza, così da poter sopportare e amare meglio le nostre vite precarie.

Viviamo in un'epoca in cui le tecnologie che ci collegano minacciano anche di alienare, dividere e danneggiare. Open Wound potrebbe evocare sentimenti contraddittori, dall'orrore tenero all'ansia o persino all'ambivalenza. È il teatro di un mondo turbolento, che perde e rigurgita. Come ci uniamo? Cosa possiamo lasciar andare?



 foto di : Hyundai Commission: Mire Lee: Open Wound, Installation View. Photo © Tate (Oliver Cowling with Lucy Green) 

03/11/24

Artissima premi e acquisizioni

 


Quattro premi in collaborazione con aziende partner:

Premio illy Present Future  // Angharad Williams, galleria Fanta - MLN, Milano;

Premio VANNI occhiali #artistroom // Nicola Bizzarri, galleria Fuocherello, Volvera (Torino);

Premio Tosetti Value per la fotografia by Tosetti Value – Il Family office // Rossella Biscotti, galleria mor charpentier, Parigi e Bogotà;

Premio Orlane per l’Arte // galleria laveronica, Modica.

 

Due riconoscimenti a memoria di figure di spicco del mondo dell’arte:

Matteo Viglietta Award by Collezione La Gaia // Francesca Cataldi, galleria Gramma_Epsilon, Atene;

Carol Rama Award by Fondazione Sardi per l’Arte // Belen Uriel, galleria Madragoa, Lisbona.

 

Cinque supporti istituzionali ad artisti e gallerie sono promossi da fondazioni e istituzioni:

Premio Diana Bracco – Imprenditrici ad arte // Agnieska Fąferek gestisce la galleria Eastcontemporary, Milano;

Premio Pista 500 by Pinacoteca Agnelli // Paul Pfeiffer, galleria Thomas Dane, Londra e Napoli;

Premio “ad occhi chiusi…” by Fondazione Merz // Monia Ben Hamouda, galleria ChertLüdde, Berlino;

Premio Oelle – Mediterraneo Antico by Fondazione Oelle // Daniela Ortiz, galleria laveronica, Modica;

Premio Ettore e Ines Fico // Daniele Di Girolamo, galleria Traffic, Bergamo.

 

Infine, sono le gallerie Hatch (Parigi), Manuš (Spalato e Zagabria), MATTA (Milano) a vincere l'Artissima New Entries Fund, fondo sostenuto direttamente dalla Fiera per supportare economicamente tre gallerie di New Entries.



Ecco anche le acquisizioni del Comitato Scientifico della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per il Castello di Rivoli
 
Chiara Fumai La donna delinquente, 2011-13 Video installazione, video monocanale, b/n, suono, 10'48", tessuto, tavolo conferenze, 5 sedie Thonet, filo invisibile, struttura in ferro, 5 targhe in metallo, fiori artificiali, 2 vasi da fiori, proiettore, lettore dvd, altoparlanti, dimensioni variabili  Guido Costa Projects 
 
Sara Enrico  The Jumpsuit Theme, 2022  Cemento, pigmento  37 x 228 x 50 cm  Vistamare 
 
Zhanna Kadyrova  Palianytsia (Poland), 2022  7 sculture in pietre di fiume  Dimensioni variabili, opera unica  Continua
Zhanna Kadyrova  Anxiety, 2023 Ricamo a mano con testo fatto a mano e ricamato a macchina 31 x 45 cm, opera unica Continua  
Zhanna Kadyrova Anxiety, 2023 Ricamo a mano con testo fatto a mano e ricamato a macchina 31 x 45 cm, opera unica Continua  
Zhanna Kadyrova KADYROVA’S PALIANYTSIA, 2023 video 20 minuti Per approfondire tutti gli ulteriori eventi presenti in città, consultate QUI gli Highlights VIP.

  E per la GAM di Torino

Guglielmo Castelli Jingle Jangle morning, 2024 Olio su tavola 50x40 cm Sylvia Kouvali Gallery 
Guglielmo Castelli Of aggression and possession, 2024 Tecnica mista su tessuto 90 x 70 cm Sylvia Kouvali Gallery 
Chantal Joffe Jay Bernard, 2021 Olio su tela 100 x 70 x 2 cm Monica De Cardenas Gallery 
Chantal Joffe  Hanya Yanagihara, 2021  Olio su tavola 61 x 46 x 4 cm Monica De Cardenas Gallery


Domenica fra Artissima e gli ultimi eventi

 


Come da tradizione l'ultima giornata iniza all'Associazione Barriera con la storica colazione e la presentazione dei lavori di Francesco Cavaliere per proseguire poi con le tante gallerie del  TAG - Torino Art Galleries  che propongo una rapida pausa caffè, come la vicina Franco Noero con le opere di Martino Gamper o al Museo Ettore Fico con la mostra Tre donne tre secoli. 

Oggi c'è la proiezione speciale di Merging Bodies, opera video di Adrian Paci, a cura di Andrea Viliani (durata 23’22’’) e visibile dalle 9:30 alle 23:30 nella Sala Turinetti delle Gallerie d’Italia – Torino, dove sono è in corso la rassegna di opere video a cura di Irene Calderoni, The Underground Cinema, e le  mostre: Mitch Epstein. American Nature e Antonio Biasiucci. Arca. 

Alle 18 al MAO Museo d’Arte Orientale presenta la seconda edizione di residenze d’artista e commissioni site-specific, Declinazioni Contemporanee. In occasione dell’inaugurazione, ci sarà  l’artista Linda Fregni Nagler che proporrà Things that Death Cannot Destroy, una performance che verrà ripetuta in Salone Mazzonis alle ore 18:45, 19:45 e 20:45 (prenotazione necessaria all’indirizzo internmao@fondazionetorinomusei.it). E' in corso l'esposizione di Rabbit Inhabits the Moon, in collaborazione con Nam June Paik Art Center Seul, a cura di Davide Quadrio e Joanne Kim.

 


Ultima giornata dell'art week torinese, uno sguardo generale


 Prime impressioni di queste giornate di eventi d'arte a Torino, a cui seguiranno poi articoli specifici nei prossimi giorni. 

La sensazione generale è una certa tranquillità di pubblico, le due fiere alternative, The Others Art Fair e Paratissima, sicuramente hanno delle location fuori dagli eventi più spumeggianti e dal centro, non facilmente raggiungibili,che li penalizza. Situazione che sicuramente avantaggia Flash Back e Artissima, che rimangono i due eventi più stimolanti per la disposizione e la grandezza delle sale. 

Fra gli eventi paralleli molto bella la mostra della Fondazione Merz che presenta la seconda parte della mostra a Mario Merz, mentre la vicina Fondazione Sandretto Re Rebaudengo offre una interessante sguardo su Mark Manders con uno stupendo allestimento; sull'opera Your Mouth Comes Second di Stefanie Heinze e sull'intervento Hearsay di Bekhbaatar Enkhtur, premio illy Present Future del 2023.

Alla Gam la mostra su Berthe Morisot sta riscuotendo molto interesse, come la mostra sull'arte italiana alle Sale Chiablesi e quella di Camera su Tina Modotti. 

Alle OGR c'è il video Cyprien Gaillard, ex enfant prodige dell'arte francese, e a Palazzo Barolo l'esposizione del World Press Photo Exhibition 2024.


02/11/24

TAG night and coffee !

 


Anche quest'anno l’Associazione TAG - Torino Art Galleries propone la 28esima edizione della “TAG – TORINO ART NIGHT”, durante la Notte delle Arti Contemporanee, che si terrà sabato 2 novembre 2024 dalle ore 18 alle 23, un tour tra le mostre proposte dalle gallerie torinesi associate a TAG, realizzato grazie al sostegno della Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, unico ente sostenitore sin dalla prima edizione. 

Nella stessa settimana, TAG propone per la terza volta la sua iniziativa mattutina tesa ad avvicinare sempre di più il pubblico all’arte contemporanea, le “TAG - Art Coffee Breakfast”. I visitatori e gli appassionati potranno recarsi nelle gallerie sabato 2 e domenica 3 novembre dalle ore 10 alle ore 12 ed essere accolti dalle “colazioni con l’arte”, evento realizzato grazie alla collaborazione di Lavazza a modo mio, partner d’eccellenza che per il secondo anno sostiene l’iniziativa.


“Le Gallerie associate a TAG - Torino Art Galleries - sostiene la presidente Elisabetta Chiono – propongono per la settimana di Artissima una programmazione di estremo interesse, tra nomi conosciuti internazionalmente e nuove proposte. Come lo scorso anno le colazioni del sabato e domenica in galleria saranno l’occasione per un tour mattutino nelle gallerie, così come la Notte delle Arti Contemporanee, organizzate grazie ai partner che condividono e supportano il nostro percorso, come la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e per il secondo anno Lavazza. Un dialogo proficuo è iniziato in questo 2024 anche con Ascom e Turismo Torino in vista dei 25anni dell’Associazione nel prossimo 2025 e progetti più a breve termine. Siamo lieti di comunicare in ultimo l’entrata della Galleria Mazzoleni Torino - Londra come nuova associata TAG”.



Un po’ di Storia

Fondata nel 2000, l’Associazione TAG – Torino Art Galleries – riunisce attualmente 18 gallerie d’arte torinesi. L’Associazione ha per scopo la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea, come elemento di crescita culturale del territorio e della comunità locale, favorendo lo sviluppo di una sensibilità artistica attraverso l’incontro delle arti plastiche e figurative con il pubblico, gli appassionati e le nuove generazioni. Si pone come soggetto di riferimento per gli Enti Locali, collaborando alle loro iniziative e al tempo stesso ideando e realizzando diversi progetti e attività specifiche ed autonome, tra i quali si ricordano: “ManifesTO” (in collaborazione con il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea e l’Assessorato alla Cultura della Città di Torino), “Outlook”, e le differenti edizioni di “TAG Ouverture” e delle “Notti delle gallerie TAG”, realizzate grazie al sostegno della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT (e della Camera di Commercio di Torino).


Le mostre nelle gallerie associate TAG

La neo associata a TAG, la galleria Mazzoleni, presenta la più vasta mostra in galleria di Melissa McGill mai realizzata. Eridanus: The River Constellation (Eridano: la costellazione del fiume) che raccoglie opere realizzate dal 1998 al 2024. Il progetto espositivo mette in luce il legame tra l’acqua, gli esseri viventi e il cosmo, che attraversa tutta l’opera artistica di McGill. 

Mostra personale del designer artista Martino Gamper da Franco Noero: Martino Gamper studia scultura sotto la guida di Michelangelo Pistoletto all'Accademia di Belle Arti di Vienna e successivamente conclude un Master in Design del prodotto con Ron Arad presso il Royal College of Art di Londra. Lavorando sia in nel campo del design che in quello artistico, Gamper si dedica ad un ampio spettro di progetti tra cui design di mostre, interior design, commissioni e alla progettazione di prodotti in serie per l’avanguardia del settore internazionale del mobile.

Artista cinese di fama mondiale, Liu Bolin (Shandong 1973) ha la sua personale con lavori recenti da Photo & Contemporary; Bolin è famoso per le sue performances di camouflage durante le quali si autoritrae in ambientazioni urbane ed architettoniche e grazie ad un accurato e totale body-painting, si mimetizza con lo spazio circostante. Bolin realizzò la sua prima serie fotografica nel 2005, mentre il suo studio veniva distrutto dal governo durante la demolizione del villaggio Suojia. Mosso dall'ingiustizia, si rese conto della fragilità umana di fronte al potere politico, posando davanti al suo studio distrutto nell’opera  intitolata "Suojia Village". Da allora iniziò a lavorare alla sua famosa serie «Hiding in the City», realizzata oltre che in Cina, in diverse metropoli occidentali.  Bolin nelle sue opere svanisce, diviene trasparente, sceglie di annullarsi, denuncia la condizione dell’uomo odierno che ha perso la propria identità a causa di una società estremamente materialista e tecnologizzata. 

Giorgio Persano ospita due personali: quella di Herbert Brandl, decano dell’arte austriaca nato a Graz nel 1959 e giunto a rappresentare il suo paese nella 52. Biennale di Venezia del 2007, e il portoghese Julião Sarmento artista che nel corso di una carriera importante ha utilizzato una grande varietà di media: pittura, disegno, scultura, installazioni, fotografia, film, video, performance. Negli ultimi 40 anni ha esposto le sue opere in mostre nazionali e internazionali, rappresentando altresì il Portogallo alla 46. Biennale di Venezia (1997). Ha inoltre partecipato a Documenta 7 (1982) e 8 (1987), e alla Biennale di Venezia (1980 e 2001) e di São Paulo (2002).

La galleria CRAG – Chiono Reisovà art gallery propone due mostre in due spazi diversi: la prima personale in Italia dell’artista spagnola Bea Sarrias (Barcellona, 1979) in via Parma 66D. L’artista, interessata alla figurazione legata alla architettura moderna e contemporanea, esplora in questa mostra un filone dedicato alla figura dell’architetto Gio Ponti, i cui spazi architettonici e la poetica rivivono nei dipinti attraverso lo sguardo e l’interpretazione dell’artista. La seconda mostra è  una collettiva presso la CRAG Home Gallery, via maria vittoria 45 e s’intitola DOMA.

Riccardo Costantini Contemporary propone la personale di Simone Stuto, dal titolo Rebis, a cura di Barbara Ruperti, con le nuove opere di pittura e alcune ceramiche del giovane artista siciliano che ci guida in un viaggio simbolico nella dualità insita nella natura umana, che si traduce in un dialogo continuo e incessante tra luce e ombra, tra maschile e femminile, tra divino e umano e tra inizio e fine. 

Febo e Dafne propone la personale di Mice Jankulovski a cura di Melanie Zefferino. Nato nel 1954, vive e lavora a Skopje, è un eccezionale artista multimediale che ha esplorato diverse discipline fin dalla sua prima giovinezza - dal disegno alla pittura utilizzando diversi materiali e tecniche, tra cui la pittura satirica su vetro, dal palindromo al disegno e all'animazione dei cartoni animati. Il suo lavoro creativo che abbraccia diversi media riflette la sua visione del mondo come una realtà in continua evoluzione in cui una moltitudine di cose che si muovono attraverso il tempo e lo spazio si sovrappongono su un piano che si estende infinitamente lontano. 

Giuliana Cunéaz, con la la mostra Qui ma non ora da Gagliardi e Domke presenta le ultime fasi della sua ricerca iniziata anni fa con il video, passata attraverso l’esperienza del 3D e approdata ora all’AI. La belle au bois dormant è un’installazione interattiva realizzata con l’uso dell’Intelligenza Artificiale. Il lavoro consente allo spettatore di avere un’esperienza emozionale. Non c’è più una singola opera da contemplare, bensì un'azione che colloca al centro la personalità del singolo fruitore. 

Luce Gallery inaugura la personale della pittrice inglese Connie Harrison, Bloomscapes. Harrison lavora sovrapponendo paesaggi con composizioni diverse, costruendo un senso generale di un paesaggio astratto. Forme organiche, naturali ed elementi, galleggiano tra primo piano e sfondo, dentro e fuori dalla familiarità.

Weber&Weber presenta i dipinti caleidoscopici del giovane artista dublinese Colm Mac Athlaoich. I ricordi catturati attraversano il processo di uno stato onirico, fluttuando tra rappresentazione e astrazione. Colm Mac Athlaoich (1980, Dublino, Irlanda) lavora e viaggia tra l'Irlanda e il Belgio. Ha studiato e lavorato con maestri incisori di The Graphic e The Black Church Print Studios. È stato co-fondatore e co-direttore della Monster Truck Gallery and Studios, Dublino. La sua precedente carriera come incisore, illustratore e musicista ha formato la sua pratica pittorica. 

Recontemporary cura una mostra in collaborazione con Galleria Monica De Cardenas. Attraverso una selezione antologica delle opere video dell’artista visiva olandese Juul Kraijer, la mostra Ephemera invita gli spettatori a contemplare i confini tra la realtà e l’etereo, creando un dialogo continuo tra dimensione fisica e metafisica.  Attingendo dal simbolismo mitologico, Kraijer crea una sorta di mondo alternativo in cui l’essere umano e la natura sono profondamente connessi, sfidando i confini dell’esistenza, tra il tangibile e il trascendente. 

Continua da Tucci Russo Chambres D’Art la ricca mostra personale di Gilberto Zorio, mentre nella sede di Torre Pellice si inaugurano due personali: quella del grande maestro della Land Art Richard Long, Muddy River Muddy Boots, e di Christiane Löhr, dal titolo Campi aperti, elastici.

Da A PICK GALLERY continuano le mostre Good Idea di Manfred Peckl, Corpo a corpo di Silvia Gatti e Claudia Vetrano e Dance me to the end of love di Casper Faassen (in collaborazione con Mc2Gallery), mentre la Galleria Umberto Benappi porta avanti la personale di Vik Muniz, Pictures of Junk, a cura di Chiara Massimello. La mostra è dedicata all'artista brasiliano nato nel 1961 a San Paolo. Si approccia inizialmente all'arte come scultore ma, affascinato dalle riproduzioni fotografiche delle sue sculture, decide di focalizzare la sua attenzione sulla fotografia. Durante gli anni '90, diventa famoso per il suo approccio sperimentale al processo fotografico, parodiando immagini iconiche e celebri della cultura pop e della storia dell’arte. 

Alla Galleria In Arco continua la personale dell’artista brasiliano Chico da Silva. I suoi dipinti esuberanti e sofisticati frantumano le categorie oppressive in cui un tempo erano relegati. Rappresentazioni grafiche, spesso mitologiche o incantate, di creature e flora brasiliana sono rese surreali attraverso i suoi colori vivaci, le linee intricate, i modelli vivaci e le caratteristiche esagerate come artigli, lingue e becchi allungati.

 Metroquadro propone la personale di Monique Rollins, Welcome to Electric Ladyland, con cura e catalogo di Roberto Mastroianni. L’astrazione post-espressionista della Rollins ha la capacità di istituire uno spazio estetico, che si presenta come un portale verso un’altra dimensione, in cui pensiero, immaginazione e spirito si incontrano, dando vita a una molteplicità di narrazioni aniconiche capaci di interpellare l’osservatore e con esso instaurare un dialogo sulle questioni esistenziali dell’umano. 

Roccatre organizza Artisti amici: Marco Gastini e Luigi Mainolfi a cura di Francesco Poli. In mostra, una significativa selezione di opere di due grandi artisti del panorama artistico torinese e non solo, ovvero Marco Gastini (Torino, 1938 – 2018) e Luigi Mainolfi (Rotondi, 1948), che furono legati da una profonda amicizia e da una comune visione dell’arte.
 HABITAT. Lo spazio relazionale dell’essere rappresenta la seconda edizione di Post Scriptum, il format attraverso il quale la Galleria Simóndi apre la sua stagione espositiva. La mostra collettiva, curata dalla galleria in collaborazione con Marguerite Kahrl, esplora le reti visibili e invisibili che circondano e collegano i sistemi viventi della nostra società aprendo un’ampia riflessione su tematiche che spaziano dall’architettura, alla bioedilizia, allo studio di ecosistemi e nuove forme abitative. Oltre a Marguerite Kahrl (Beverly, Massachusetts – 1966), gli artisti invitati a partecipare sono: Alessandro Manfrin (Savigliano, Italia – 1997), Marjetica Potrč (Ljubljana, Slovenia – 1953), Eugenio Tibaldi (Alba, Italia – 1977).

Contatti: info@torinoartgalleries.it  | www.torinoartgalleries.it
https://www.instagram.com/torinoartgalleries/
https://www.facebook.com/torinoartgalleries

Torino Art Week terza giornata

 


Fra gli eventi di oggi vi segnalo 

Sabato 2 novembre GAM e MAO partecipano alla NOTTE DELLE ARTI CONTEMPORANEE.
Dalle 18 alle 23 ingresso a 1€ alle collezioni e, aggiungendo 1€, alle mostre temporanee.
Tariffa ridotta a 5€ per la mostra Berthe Morisot. Le biglietterie chiudono alle ore 22.
 

Sabato 2 novembre ore 18
DECLINAZIONI CONTEMPORANEE
MAO – presentazione del nuovo progetto e inaugurazione aperta al pubblico.
IIn occasione di Artissima, sabato 2 novembre dalle ore 18 il MAO presenta la seconda edizione di Declinazioni Contemporanee, il programma di residenze d’artista e commissioni site-specific che utilizza l’arte contemporanea come mezzo per interpretare, rileggere e valorizzare il patrimonio museale, calandolo nel presente per individuare connessioni e significati inediti fra epoche e culture diverse.

Alle opere di Marzia Migliora, Kengo Kuma, Lee Mingwei e Francesco Simeti, presentate nel 2023, si aggiungo quest’anno le installazioni di Qiu Zhijie e Charwei Tsai e Ultraworld di Patrick Tuttofuoco, opera luminosa realizzata per la facciata del MAO e che farà parte di Costellazione, sezione collaterale di Luci d’Artista.

In occasione dell’inaugurazione, l’artista Linda Fregni Nagler proporrà Things that Death Cannot Destroy, una performance che verrà ripetuta in Salone Mazzonis alle ore 18.45, 19.45 e 20.45.

Per partecipare alla performance è necessario l’acquisto del biglietto del museo a tariffa speciale di 1€ ed è obbligatoria la prenotazione all’indirizzo 

Alle opere di Marzia Migliora, Kengo Kuma, Lee Mingwei e Francesco Simeti, presentate nel 2023, si aggiungo quest’anno le installazioni di Qiu Zhijie e Charwei Tsai e Ultraworld di Patrick Tuttofuoco, opera luminosa realizzata per la facciata del MAO e che farà parte di Costellazione, sezione collaterale di Luci d’Artista.

In occasione dell’inaugurazione, l’artista Linda Fregni Nagler proporrà Things that Death Cannot Destroy, una performance che verrà ripetuta in Salone Mazzonis alle ore 18.45, 19.45 e 20.45.

Per partecipare alla performance è necessario l’acquisto del biglietto del museo a tariffa speciale di 1€ ed è obbligatoria la prenotazione all' indirizzo   internmao@fondazionetorinomusei.it 

Da domenica 3 novembre tutte le opere di Declinazioni Contemporanee saranno visibili acquistando il biglietto di ingresso alle collezioni permanenti a tariffa regolare.

01/11/24

Reportage Flash Back

 


L'edizione di quest'anno di Flashback si presenta molto classica con uno sguardo abbastanza approfondito sull'arte più antica e alcune sezioni dedicate al moderno mentre la parte contemporanea è un pochino più laterale.



Ben curato l'allestimento e la presentazione delle opere che trovano in questi spazi una dimensione più intima e favorevole all' approfondimento dei lavori, generarando una soddisfazione e un interesse positivo nel pubblico. 



Professionisti proventienti da tutta Italia e alcune presenze internazionali, hanno portato una selezione di opere che vanno dall'antichità romano o cinese fino al moderno con pezzi di Mario Sironi, passando per figure storiche dell'arte intaliana come Annibale Carracci e Hayez, spostandosi anche su figure affascinanti come Piffetti e Gio Ponti.
















News Artissima



 

Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, unica fiera in Italia esclusivamente dedicata all'arte contemporanea, presenta la trentunesima edizione diretta per il terzo anno da Luigi Fassi e realizzata con il sostegno del Main Partner Intesa Sanpaolo. Artissima 2024 è caratterizzata da iniziative specifiche a conferma della sua unicità nel panorama culturale europeo e della sua capacità di attrarre gallerie, artisti, collezionisti e curatori tra i più interessanti a livello internazionale, con la promessa di una fiera sperimentale, di ricerca e cutting-edge.

Da venerdì 1 a domenica 3 novembre 2024 gli spazi dell’Oval di Torino accolgono le quattro sezioni principali della fiera – Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions – e le tre sezioni curate – Present Future, Back to the Future e Disegni – che sono ospitate anche sulla piattaforma digitale Artissima Voice Over.

 L’edizione 2024 di Artissima vede complessivamente la partecipazione di 189 gallerie italiane e internazionali, di cui 66 presentano progetti monografici.

 

Queste le parole del direttore Luigi Fassi:

La trentunesima edizione di Artissima a Torino segna l’ingresso della fiera nel suo quarto decennio di attività, testimonianza di un marchio che è oggi un brand affermato a livello mondiale nel mercato fieristico dell’arte contemporanea. Questo risultato è stato reso possibile grazie al ruolo di incubatore di Artissima, svolto mediante un’ininterrotta attività di ricerca e scouting globale, per continuare a offrire al collezionismo e agli operatori museali l’entusiasmo dell’incontro con gallerie e artisti di altissimo livello da Europa, Americhe, Africa e Asia.

Le 189 gallerie provenienti da 34 Paesi che nel 2024 partecipano ad Artissima, tra debutti, conferme e ritorni, manifestano l’attrattività della fiera e il suo saper essere crocevia di relazioni, progettualità e investimenti di mercato, che da Torino si irraggiano sul territorio nazionale e sul contesto internazionale. Al tempo stesso Artissima è un’istituzione culturale che persegue una precisa visione, quella di diffondere con maturità e responsabilità il valore sociale dell’arte contemporanea, in una logica di dialogo e cooperazione con altre istituzioni, enti pubblici e brand privati. Come rimarca il tema guida dell’edizione 2024 – The Era of Daydreaming – che sottolinea lo sconfinato potere creativo della mente nel saper progettare a occhi aperti il nostro domani, la storia di Artissima è da sempre proiettata verso il futuro e per farlo l’istituzione ha imparato ad accompagnare da vicino l’immaginario degli artisti e dei galleristi che seguono il loro lavoro.

Internazionalizzazione, impresa e valore culturale sono così le tre parole chiave per comprendere come oggi Artissima sia un acceleratore di intelligenza e cambiamento a servizio di Torino, del Piemonte e di tutto il sistema artistico italiano e internazionale.

 

Riconosciuta a livello internazionale per l’attenzione alle pratiche sperimentali e come trampolino di lancio per artisti emergenti e gallerie di ricerca, Artissima è un appuntamento unico che attrae ogni anno un pubblico selezionato di collezionisti, professionisti del settore e appassionati. La fiera si riconferma a ogni edizione come la preferita da curatori, direttori di istituzioni, fondazioni d’arte e musei di tutto il mondo, coinvolti a vario titolo nel suo programma. La vitalità di Artissima e la sua forza innovatrice continuano a riverberarsi sulla città grazie alla collaborazione attiva con numerose istituzioni pubbliche, musei, fondazioni, gallerie e catalizzando i progetti culturali del territorio piemontese. La fiera afferma la propria forza dinamica contribuendo alla crescita del mercato dell’arte italiano, stimolando e sostenendo un collezionismo attento alla ricerca e una visione critica e curatoriale capace di continua evoluzione.

 

L’organizzazione di Artissima è curata da Artissima srl, società della Fondazione Torino Musei, costituita nel 2008 per gestire i rapporti artistici e commerciali della fiera. Il marchio di Artissima appartiene a Città di Torino, Regione Piemonte e Città Metropolitana di Torino. La trentunesima edizione di Artissima viene realizzata attraverso il sostegno dei tre Enti proprietari del marchio, congiuntamente a Fondazione CRT per il tramite di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, a Fondazione Compagnia di San Paolo e a Camera di commercio di Torino.



IL TEMA DELLA TRENTUNESIMA EDIZIONE

The Era of Daydreaming è il tema di Artissima 2024, incentrato sul daydreaming (sogno a occhi aperti) come manifestazione centrale del pensiero spontaneo e strumento di creazione proiettato verso il futuro.

Oggetto di una crescente rivalutazione da parte di neuroscienziati, filosofi e artisti, il daydreaming è un’esperienza quotidiana a tutti nota: la capacità della mente di autogenerare dialogo interiore e di elaborare la propria storia di vita attraverso le forme di un pensiero visivo in continua evoluzione. Decisivo nel pensiero creativo e nella produzione artistica, il daydreaming è una forza spontanea che attiva speranze, emozioni e immaginari, forgiando il mondo che verrà e orientandolo secondo le nostre aspettative.

 

Nelle parole di Luigi Fassi, Direttore di Artissima:

In un'epoca di incessanti connessioni e stimoli esterni senza limiti, una riscoperta affascinante sta prendendo piede: il valore inestimabile del pensiero spontaneo e del daydreaming, il sognare a occhi aperti.

La riscoperta del ruolo di questo territorio inesplorato della mente costituisce un terreno di ricerca che vede cooperare tra loro ricercatori di ambiti diversi, al confine tra scienza e discipline umanistiche. Le loro scoperte rivelano un potere inaspettato: la capacità innata di immaginare costantemente nuovi scenari e realtà alternative, proiettandoci verso un futuro ricco di possibilità. Attraverso il daydreaming, plasmiamo costantemente nuovi scenari relazionali, troviamo soluzioni originali e diamo forma a progetti ambiziosi che rilanciano in avanti il nostro progetto biografico.

Sognare a occhi aperti ha un potenziale creativo immenso, ed è quello che di cui si servono primariamente gli artisti per infrangere le barriere di ciò che è noto e prevedibile e tracciare nuovi sentieri nell'esplorazione del nostro tempo.

Artissima invita quest’anno ad ascoltare i propri sogni a occhi aperti, chiamando a raccolta una comunità di daydreamers, quella degli artisti e di chi accompagna il loro lavoro, per intraprendere un viaggio emozionante alla scoperta del potenziale illimitato della mente umana.


Lo studio grafico torinese FIONDA diretto da Roberto Maria Clemente ha firmato per il settimo anno l’identità visiva di Artissima 2024. Una narrazione visiva, dinamica e frammentata, che propone un set di immagini quotidiane, diurne e notturne, trattate come fotogrammi di un film per raccontare in tempo reale le nostre vite e i sentieri che i sogni a occhi aperti tracciano.


Nelle parole di Roberto Maria Clemente: È un momento qualsiasi della giornata. Senza preavviso, da una crepa del nostro inconscio zampilla un brivido visivo, come una fitta piacevole, in un crescendo che impressiona e delinea il nostro immediato futuro. Il sogno a occhi aperti è raccontato attraverso immagini in sequenza, dettagli di movimenti e azioni, gesti plastici e spesso contro gravitazionali, in una sospensione cristallizzata fra realtà e sogno. Sospensione restituita visivamente da un orologio che segna un tempo casuale, per celebrare l'unicità della vita quotidiana e la nostra capacità di trasformarla. 

 

LA FIERA E LE GALLERIE

Il Comitato di selezione

Paola Capata, galleria Monitor, Roma, Lisbona, Pereto;

Raffaella Cortese, galleria Raffaella Cortese, Milano, Albisola Superiore;

Philippe Charpentier, galleria mor charpentier, Parigi, Bogotà;

Nikolaus Oberhuber, galleria KOW, Berlino;

Antoine Levi, galleria Ciaccia Levi, Parigi, Milano;

Elsa Ravazzolo Botner, galleria A Gentil Carioca, Rio de Janeiro, San Paolo;

Guido Costa, galleria Guido Costa Projects, Torino.

 

Le gallerie di Artissima 2024 provengono da 34 Paesi e 4 continenti: Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Cina, Colombia, Croazia, Cuba, Emirati Arabi, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Hong Kong, Israele, Italia, Lituania, Messico, Paesi Bassi, Perù, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Sud Africa, Svizzera, Turchia, Ungheria, Uruguay e Zimbabwe.

 

Dal contesto globale emerge una significativa rappresentanza di gallerie provenienti da aree geografiche come il Sud America – tra cui Banda Municipal (Città del Messico, Messico), El Apartamento (L’Avana, Cuba), La Cometa (Bogotà, Colombia), Martins&Montero (San Paolo, Brasile), Remota (Salta, Argentina) e Rolf Art (Buenos Aires, Argentina) – e l’Est Europa – tra cui AV17 (Vilnius, Lituania), Ivan (Bucarest, Romania), RAVNIKAR (Lubiana, Slovenia), SANDWICH (Bucarest, Romania), Stereo (Varsavia, Polonia), SUPRAINFINIT (Bucarest, Romania).

 

Espongono per la prima volta in fiera 37 gallerie.

 Nella sezione New Entries, dedicata alle gallerie emergenti aperte da meno di cinque anni, partecipano, tra le altre, Albion Jeune (Londra), Banda Municipal (Città del Messico), Hatch (Parigi), Anton Janizewski (Berlino), LOHAUS SOMINSKY (Monaco di Baviera), MATTA (Milano), Spiaggia Libera (Parigi) e Triangolo (Cremona).

Scelgono ancora Artissima alcune delle gallerie di maggiore profilo della scena internazionale: Mehdi Chouakri Berlin (Berlino), Rodolphe Janssen (Bruxelles), Krinzinger (Vienna), Layr (Vienna) e Wentrup (Berlino, Venezia). Confermano la loro presenza gallerie italiane riconosciute per la loro vocazione di scouting e ricerca: Clima (Milano), Fanta-MLN (Milano), Vavassori (Milano) e VEDA (Firenze).

 

Rinnovano la fiducia in Artissima, in certi casi ventennale: Alfonso Artiaco (Napoli), ChertLüdde (Berlino), Continua (San Gimignano, Pechino, Les Moulins, L’Avana, Roma, San Paolo, Parigi, Dubai), Martin Janda (Vienna), Sylvia Kouvali (Il Pireo, Londra), KOW (Berlino), Urs Meile (Lucerna, Pechino, Ardez, Zurich), Francesca e Massimo Minini (Milano e Brescia), Franco Noero (Torino), P420 (Bologna), Gregor Podnar (Vienna), Lia Rumma (Milano, Napoli), Sies+Höke (Dusseldorf), Tucci Russo (Torre Pellice, Torino), Vistamare (Milano, Pescara), ZERO… (Milano).

 


LE SEZIONI CURATE E ARTISSIMA VOICE OVER

Le tre sezioni curate della fiera – Present Future, Back to the Future e Disegni – sono presenti in fiera con stand monografici e vivranno sulla piattaforma digitale Artissima Voice Over con approfondimenti dedicati.


PRESENT FUTURE

Da ventiquattro anni Present Future è la sezione che Artissima dedica ai talenti emergenti. Curata per il primo anno da Léon Kruijswijk, curatore del KW Institute for Contemporary Art di Berlino, e Joel Valabrega, curatrice presso la Galeria Municipal do Porto a Porto, la sezione ospita progetti monografici con l’obiettivo di mettere in risalto le nuove tendenze che caratterizzano il panorama artistico internazionale.

 

Nelle parole dei curatori: Present Future presenta una selezione di artisti con un approccio interdisciplinare, combinando scultura, pittura, installazioni, testi, performance, video e opere sonore.

Le metodologie riflessive di questi artisti si concentrano sulle modalità di transizione e trasformazione, approfondendo il potenziale arricchente degli spazi liminali e degli stati di intermedietà. Le loro opere schiudono nuove prospettive, a volte vulnerabili, offrendoci modi per comprendere le complessità delle nostre realtà costruite di oggi e di domani.

 

Nel 2024 Present Future propone i lavori di 10 artisti, presentati da 10 gallerie di cui 5 italiane: progetti inediti realizzati appositamente per la fiera o alla loro prima esposizione nel contesto europeo e italiano.

 

In occasione di Artissima, uno degli artisti della sezione verrà insignito del Premio illy Present Future, sostenuto da illycaffè dal 2001 e alla sua ventiquattresima edizione. Nel 2023 il premio è stato assegnato all’artista Bekhbaatar Enkhtur, presentato dalla galleria Matèria, Roma, e la cui personale si terrà presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in concomitanza con Artissima 2024.

 

Grazie alla visione contemporanea di illycaffè, il Premio illy Present Future offre un contributo importante all’affermazione degli artisti emergenti e conferma il ruolo attivo di Artissima nel sostegno dei talenti internazionali.


BACK TO THE FUTURE

Back to the Future è la sezione curata di Artissima che include progetti monografici di grandi pionieri dell’arte contemporanea, il cui lavoro ha avuto un ruolo chiave nella storia dell’arte.

 

Il team curatoriale di Back to the Future è composto per il primo anno da Heike Munder, curatrice indipendente e scrittrice a Zurigo, e Jacopo Crivelli Visconti, direttore dell’Albuquerque Foundation a Sintra.

 

Nelle loro parole: L’influsso di drammatici eventi politici come la Seconda guerra mondiale e le tensioni che ne seguirono, oltre agli sconvolgimenti sociali come la Primavera di Praga, risulta evidente in questa selezione. Back to the Future presenta opere incentrate sui traumi interiori, il ruolo delle donne, la lotta per l’emancipazione, la cultura consumistica e il rapporto con la natura. Abbiamo scelto artisti le cui opere non sono solo interessanti dal punto di vista estetico, ma anche impegnate, provocatorie e che si prefiggono di confutare nozioni radicate nella società, dai fondamenti delle relazioni umane al ruolo dell’arte.

Nel 2024 partecipano a Back to the Future 10 artisti, presentati da 10 gallerie straniere.


DISEGNI

Disegni, alla sua settima edizione, è l’unica sezione fieristica in Italia dedicata a questo mezzo espressivo. Curata da Irina Zucca Alessandrelli, curatrice della Collezione Ramo di Milano, per il terzo anno, la sezione presenta progetti concepiti come mostre personali che valorizzano l’autenticità e l’autonomia dell’opera su carta.

La sezione promuove l’unicità del disegno e la sua istantaneità con lo scopo di far conoscere la potenza e la ricchezza espressiva di un medium ancora poco conosciuto e valorizzato.

 

Nelle parole della curatrice: Disegni è l’unica sezione nelle fiere italiane dedicata a questo mezzo espressivo. La sezione indaga a livello internazionale le tecniche e i contenuti di chi oggi si dedica al disegno, promuovendo la peculiarità del supporto cartaceo e l’innata immediatezza che esso implica, prima traduzione dell’idea dell’artista nel mondo e unico accesso senza filtri al suo modo di creare.

 

Attraverso questa sezione Artissima persegue l’obiettivo di mostrare le ricerche più innovative, tenendo fede alla sua vocazione di fiera sperimentale, capace di precorrere le tendenze ed esplorare sempre nuovi percorsi.

 

Per quest’edizione 2024 Disegni porterà all’attenzione del pubblico i lavori di 11 artisti, rappresentati da 11 gallerie di cui 3 italiane.


ARTISSIMA VOICE OVER

Oltre alla presenza in fiera, le sezioni curate vivranno anche su Artissima Voice Over, una piattaforma digitale dedicata, realizzata con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo.

 

Artissima Voice Over è uno spazio cross-mediale che offre una panoramica approfondita del lavoro di tutti gli attori coinvolti in ciascun progetto: le gallerie, gli artisti, i curatori. Il layout della piattaforma è di semplice approccio e navigazione: la fruizione prevede l’atterraggio su una welcome page da cui si diramano diversi percorsi di lettura e approfondimento a 360°. Ogni progetto ha una pagina dedicata ricca di materiali descrittivi che consentiranno non solo di vedere le opere che lo compongono, ma anche di ascoltarne la lettura critica e seguirne la genesi creativa attraverso video, interviste e podcast. Realizzati con l’ausilio di tecnologie di comunicazione a distanza, alcuni di questi contenuti sono prodotti direttamente dalle gallerie e dagli artisti, mentre altri vedranno la curatela editoriale dell’art project Treti Galaxie di Torino – composto da Matteo Mottin e Ramona Ponzini – con il contributo della casa di produzione video Like Usual in collaborazione con FIONDA.

La piattaforma digitale continua a evolversi come esperienza coinvolgente e unica nel suo genere rivolta sia ai collezionisti più esperti, sia a chi desidera approfondire l’arte contemporanea facendosi accompagnare dalle voci di coloro che ne scrivono il racconto.



I PREMI

Artissima promuove, in collaborazione con aziende partner, istituzioni per l’arte e fondazioni, 11 premi, un fondo d'acquisizione e un fondo per le gallerie.

 

L’edizione 2024 si arricchisce del Premio Orlane per l’Arte promosso da Orlane, uno dei brand più rinomati al mondo nel settore cosmetico del lusso; si aggiunge la conferma e l’incremento a 280.000 euro dello storico Fondo Acquisizioni promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT a beneficio delle collezioni di GAM – Galleria Civica di Arte Moderna di Torino e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.

 

La nuova edizione conferma l’Artissima New Entries Fund, sostenuto direttamente dalla fiera per supportare economicamente tre gallerie di New Entries.

 

Infine, confermano il loro sostegno alla fiera i promotori di dieci storici e più̀ giovani premi.

 

Quattro premi in collaborazione con aziende partner:

il Premio illy Present Future, promosso da illycaffé dal 2001;

il Premio VANNI occhiali #artistroom, promosso da VANNI occhiali dal 2021;

il Premio Tosetti Value per la fotografia, promosso da Tosetti Value - Il Family office dal 2020;

il Premio Orlane per l’Arte, nasce quest’anno grazie alla promozione di Orlane.


Due riconoscimenti a memoria di figure di spicco del mondo dell’arte: 

il Matteo Viglietta Award, promosso da Collezione La Gaia dal 2022;

il Carol Rama Award, promosso dalla Fondazione Sardi per l’Arte dal 2020.


Cinque supporti istituzionali ad artisti e gallerie sono promossi da fondazioni e istituzioni: 

il Premio Diana Bracco –- Imprenditrici ad Arte, nato nel 2023 e promosso dalla Fondazione Bracco in collaborazione con la Fondazione Roberto De Silva e Diana Bracco di Milano;

il Premio Pista 500, nato nel 2023 in collaborazione con la Pinacoteca Agnelli;

il Premio Oelle – Mediterraneo Antico, promosso dal 2022 dall’omonima Fondazione di Catania;

il Premio “ad occhi chiusi...”, nato nel 2021 dalla collaborazione con la Fondazione Merz;

il Premio Ettore e Ines Fico, promosso dal MEF Museo Ettore Fico di Torino dal 2010.

 


PROGETTI SPECIALI


IN FIERA

Progetti con le istituzioni e i brand partner: la Direzione Generale Creatività Contemporanea — Ministero della Cultura è presente con uno spazio istituzionale dedicato alla presentazione delle iniziative attivate a sostegno del sistema dell'arte contemporanea italiana e dei giovani artisti; il dialogo con Intesa Sanpaolo prosegue anche in fiera con la presentazione di un nucleo di opere fotografiche di Olivo Barbieri; la Fondazione Compagnia di San Paolo supporta la seconda edizione di IDENTITY dedicata alla sezione editoria con il progetto WoW 

— Worlds of Words; MADE IN, progetto sostenuto dalla Camera di commercio di Torino, presenta i risultati della seconda edizione delle residenze d’artista ospitate da aziende innovative del territorio; la nuova edizione di Artissima Junior in collaborazione con Juventus ha la guida di Sara Enrico; Artissima Digital powered by Fondazione Compagnia di San Paolo: le AudioGuide sono promosse per il terzo anno consecutivo da Lauretana; tornano i Walkie Talkies, dialoghi tra collezionisti e curatori; il podcast di Artissima Lo stereoscopio dei solitari è disponibile su tutte le piattaforme.


IN CITTA' 

Le Gallerie d’Italia — Torino accolgono The Undergound Cinema, la terza edizione della rassegna di film e video d’artista in collaborazione con il Main Partner Intesa Sanpaolo; il Museo Regionale di Scienze Naturali accoglie per la prima volta un’installazione video nei propri spazi, Objects in Mirror Might Be Closer Than They Appear, di Julian Charrière e Julius von Bismarck; l’opera Raised in the dust di Andro Eradze sarà presentata all’Ex. zoo – Parco Michelotti, in collaborazione con la Città di Torino; Euridome, a firma di Erik Saglia e a cura di Artissima, è la nuova installazione luminosa promossa da Consulta di Torino e Unione Industriali Torino nel circuito Costellazione di Luci d’Artista 27; l'Hotel Principi di Piemonte  | UNA Esperienze accoglie il progetto espositivo Afasia 1 di Arcangelo Sassolino; la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo accoglie nei suoi spazi la mostra di Bekhbaatar Enkhtur, premio illy Present Future 2023; VANNI occhiali presenta nel suo showroom la collezione di occhiali d’artista di Elisa Alberti.


ARTISSIMA - Internazionale d’Arte Contemporanea

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#artissima #artissima2024 #artissimaVoiceOver

 OVAL Lingotto Fiere | via Giacomo Mattè Trucco, 70 – Torino

 31 ottobre 2024 | Preview

1-2-3 novembre 2024 | Apertura al pubblico

OFFICIAL PARTNER: Azimut Yachts  |  illycaffè  |  Jaguar  |  Juventus  |  K-Way  Lauretana  |  Manifattura Tessile DINOLE®   |  Orlane  |  Piemonte Land of Wine  Principi di Piemonte |

UNA Esperienze  |  Sabelt  |  Tosetti Value – Il Family Office  |  VANNI occhiali  |

Unione Industriali Torino | Art Defender  |  Xerjoff

 IN-KIND PARTNER: Bolzan  |  Carioca  |  Celeste Italia  |  Dott. Gallina  |  Guido Gobino |  

Paola Lenti  |  Meritalia®  | Pedrali  | Torino Airport

 MEDIA PARTNER: Il Giornale dell’Arte | La Stampa | Rai Cultura | Rai Radio 1

 MEDIA COVERAGE: Sky Arte

 

Artissima è la principale fiera d’arte contemporanea in Italia.

Sin dalla sua fondazione nel 1994, unisce la presenza nel mercato internazionale a una grande attenzione per la sperimentazione e la ricerca. L’organizzazione di Artissima è curata da Artissima srl, società della Fondazione Torino Musei, costituita nel 2008 per gestire i rapporti artistici e commerciali della fiera.

Il marchio di Artissima appartiene a Città di Torino, Regione Piemonte e Città Metropolitana di Torino. Artissima viene realizzata attraverso il sostegno dei tre Enti proprietari del marchio, congiuntamente a Fondazione CRT, Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo e Camera di commercio di Torino.