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15/10/24

Omaggio a Rebecca Horn




La Galerie Thomas Schulte presenta col titolo  "Il Concert of Sighs di Rebecca Horn" un doveroso omaggio a una delle artiste più interessanti del panorama internazionale. 

Gli spazi risuonano degli echi di sussurri attutiti, che emanano da trombe di rame arrotolate che sporgono dalle macerie. Accatastati sul pavimento ci sono pallet da costruzione, frammenti di muro e assi di legno, giacciono sparsi in pile sul pavimento da cui sottili tubi di rame si snodano come germogli di piante, terminando in bocche di tromba a forma di imbuto. L'artista ha utilizzato materiali da costruzione dalle rovine delle case veneziane per la sua installazione, originariamente creata per la Biennale di Venezia del 1997. Sussurri e sospiri filtrano attraverso le singole trombe a imbuto, come se offrissero un portavoce alla vita sotto le rovine, o come se le mura sgretolate di Venezia ci stessero raccontando la loro storia. Questi suoni delicati, ma ossessionanti, fanno venire i brividi, mentre le voci, udibili in diverse lingue, lamentano la loro sofferenza. Come spettatori, non sentiamo semplicemente il "concerto dei sospiri", lo sentiamo come un'esperienza fisica e viscerale. Quest'opera è un'ulteriore testimonianza della maestria di Horn nell'orchestrazione sensoriale: avvolge tutti i nostri sensi, dall'equilibrio al tatto, mentre i sospiri echeggianti filtrano attraverso la nostra pelle.



Avvicinandoci all'opera, ne percepiamo l'innata fragilità; temendo che da un momento all'altro un pezzo possa cadere, scivolare e schiacciare i tubi di rame da cui sgorgano i suoni. Attraverso il nostro senso dell'equilibrio, i nostri corpi risuonano con l'installazione di Rebecca Horn. Da un lato, intraprendiamo un viaggio a Venezia; dall'altro, ci confrontiamo con un senso più olistico di caos e distruzione.

Pertanto, è il suo intrinseco potere multisensoriale che rende il Concerto dei Sospiri così significativo. L'opera sfida il nostro senso dell'equilibrio, la solidità del terreno sotto i nostri piedi e, in effetti, il nostro senso di sicurezza esistenziale. Per Rebecca Horn, il corpo diventa una comunità sensoriale in cui il senso del tatto, non la vista, è il punto di partenza e la base di un'esperienza multisensoriale. L'artista comprende che il tatto abbraccia l'intero corpo e quindi interagisce con gli altri sensi. Non dobbiamo letteralmente toccare le sue opere per vederle incarnate. È una percezione attivata fisicamente ed emotivamente che coinvolge non solo il tocco della mano, ma l'intero repertorio della materialità del corpo e le sue esperienze somatosensoriali. Attinge anche alla nostra sensibilità alla profondità, spingendoci a considerare la posizione e le dinamiche dei nostri corpi nello spazio.

Come dimostrano recenti ricerche in neuroestetica, anche l'udito è una forma specializzata di percezione tattile che è limitata a un'area specifica del corpo. In questo modo, impariamo e assorbiamo informazioni attraverso ogni esperienza sensoriale, che va oltre le nostre forme cognitive o psicologiche di produzione di conoscenza. Quando ascoltiamo i sospiri, quando vediamo e sentiamo gli elementi delle fatiscenti case veneziane, acquisiamo una saggezza e un'esperienza incarnate che l'artista sta condividendo con noi. Uno che ci trasporta oltre il decadimento di Venezia, ma che ci confronta con il nostro mondo contemporaneo, indipendentemente dalla città in cui viviamo. Ciò è in contrasto con il personaggio di Marco Polo nel romanzo Le città invisibili di Italo Calvino, che, indipendentemente dalla città di cui parlava, raccontava sempre la storia di Venezia. Ciò che Rebecca Horn e Marco Polo hanno in comune, d'altra parte, è opportunamente affermato dal Gran Khan nello stesso romanzo di Calvino: "Ammetti ciò che stai contrabbandando: stati d'animo, stati di grazia, elegie!"



Accanto a Concert of Sighs, ci sono due opere, Raven's Choice e Schlupfloch, che, nello stile altrettanto caratteristico di Horn, introducono una leggerezza sensuale, un senso dell'umorismo e persino un tono erotico, che evocano immagini di capelli che solleticano la nostra pelle e ci spingono a chiederci: da dove provengono veramente i sospiri?

Rebecca Horn compone una polifonia di sensi, un'esperienza viscerale e fisica che inaugura i nuovi spazi della Galerie Thomas Schulte.

14/10/24

Art Basel Paris 2024


Pochi giorni è si apre Art Basel Paris con tante novità e proposte tra cui un'importante partnership con Miu Miu. Eccovi alcuni dettagli tra cui ovviamente l'annunciare che l'iconico marchio di moda Miu Miu è partner ufficiale del programma pubblico per la sua prossima edizione parigina. Miu Miu metterà in scena un progetto speciale, intitolato "Tales & Tellers", al Palais d'Iéna nell'ambito del programma.

Diversi siti parigini storici accoglieranno mostre, installazioni, sculture monumentali e progetti curatoriali liberamente accessibili di prestigiosi artisti francesi e internazionali, tra cui Jesse Darling, Jean-Charles de Quillacq, Niki de Saint Phalle, Yayoi Kusama e Thomas Schütte.

Cinque nuove sedi, tra cui il Domaine national du Palais-Royal e il Petit Palais, saranno aggiunte al programma di quest'anno, sottolineando il profondo legame di Art Basel con la città e il suo eccezionale patrimonio culturale. Ulteriori informazioni sulle prossime presentazioni delle gallerie nei settori Galeries, Emergence e Premise della mostra, tra cui i riflettori sul Surrealismo e l'Arte povera, stand tematici e grandi vetrine di luminari moderni e contemporanei, sono ora disponibili anche per i rappresentanti dei media. La mostra ospiterà anche la seconda iterazione di The Art Basel Shop, un nuovo concept store curato da Sarah Andelman e che presenta una selezione di prodotti lifestyle su misura che celebrano e ampliano l'esperienza di Art Basel. In questa occasione, una linea di prodotti con opere nello stile del collettivo di artisti Claire Fontaine sarà disponibile esclusivamente alla mostra. 

Oh La La!, la nuova iniziativa di Art Basel Paris che celebra i re-allestimenti di opere d'arte inaspettate o insolite, riunirà 33 gallerie, creando un itinerario stimolante attraverso il Grand Palais durante la seconda metà della settimana della mostra. Alimentando una settimana movimentata di eventi culturali e mostre di livello mondiale nella capitale francese, Art Basel Paris si svolgerà dal 18 al 20 ottobre 2024, con VIP Preview Days il 16 e 17 ottobre.

Questi alcuni dettagli di una rassegna che offre un'intera città piena di stupende occasioni d'arte contemporanea. 

13/10/24

Frieze + Master reportage fotografico


 Sta per concludersi le due fiere londinese del gruppo Frieze, eccovi alcuni scatti di questi importanti eventi del mercato dell'arte internazionale. 










Frieze Master







11/10/24

Thomas Houseago un viaggio notturno nel mare



Fino al 19 Ottobre 2024, Lévy Gorvy Dayan ospita la mostra "Thomas Houseago: Night Sea Journey" una grande rassegna che vede l'artista spingersi oltre i confini, materiali e psicologici, mentre espande visioni intricate su tre piani della residenza Beaux-Arts della galleria.



Night Sea Journey segna la prima mostra di Houseago a New York City in dieci anni. Presenta nuovi dipinti e sculture che realizzano le recenti battaglie dell'artista contro il trauma, da cui è emerso con una maggiore comprensione dei suoi poteri. Il risultato è una cruda odissea dall'oscurità alla luce che culmina in un arazzo sinfonico che si estende per tutta la stanza all'ultimo piano illuminato dalla luce della galleria, creato en plein air a Malibu, come il resto della mostra.



Night Sea Journey include un film su Houseago diretto da Andrew Dominik e prodotto da Saul Germaine, PJ van Sandwijk e Paul Kahil. Il film verrà proiettato al primo piano della galleria martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato alle 12:00, 14:00 e 16:00.  

10/10/24

20ma Giornata del Contemporaneo

 


Anche quest'anno i 24 musei AMACI e le circa 1.000 realtà in tutta Italia realizzano il prossimo Sabato 12 ottobre 2024 la grande Giornata del Contemporaneo quando apriranno per il ventesimo anno gratuitamente le loro porte con mostre, eventi, laboratori in presenza e online per accogliere e coinvolgere il grande pubblico.

Tantissimi eventi, performance, mostre e aperture speciali, per tutti i dettagli consulatre questo link  


CS

L’immagine guida di questa Ventesima Giornata del Contemporaneo è l’opera Donna in Gabbia (1975-2024) di Tomaso Binga (pseudonimo di Bianca Pucciarelli Menna, Salerno, 1931), artista italiana scelta da Direttrici e Direttori dei musei AMACI dopo Michelangelo Pistoletto (2006), Maurizio Cattelan (2007), Paola Pivi (2008), Luigi Ontani (2009), Stefano Arienti (2010), Giulio Paolini (2011), Francesco Vezzoli (2012), Marzia Migliora (2013), Adrian Paci (2014), Alfredo Pirri (2015), Emilio Isgrò (2016), Liliana Moro (2017), Marcello Maloberti (2018), Eva Marisaldi (2019), Armin Linke (2021), Giorgio Andreotta Calò (2022) e Binta Diaw (2023).

L’immagine proposta da Tomaso Binga per la Ventesima Giornata del Contemporaneo è tratta da una sua performance del 1974 in cui l’artista, femminista e attivista per i diritti delle donne, si presentava con la testa racchiusa in una gabbia per canarini, facendosi imboccare da mani maschili: una riflessione sulla condizione di subalternità costrittiva della donna, ma, più in generale, sulle disuguaglianze che si fondano sul privilegio e sulle forme di controllo, spesso presentate come cura e protezione. La gabbia per canarini diventa così una barriera non solo fisica, ma anche metaforica, sull'inaccessibilità alla libertà come diritto inalienabile e a tutti gli strumenti e le possibilità che possono portare ognuno di noi a una condizione di maggiore consapevolezza ed emancipazione. E proprio l’accessibilità, nella sua accezione più ampia, sarà il tema di questa Giornata del Contemporaneo, in linea con la nuova definizione di museo di ICOM (Praga, 24 agosto 2022) che recita:

"Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che compie ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio culturale, materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità.

Operano e comunicano in modo etico e professionale e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze."

Grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e alla collaborazione con la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la Giornata del Contemporaneo rinnoverà il coinvolgimento della rete diplomatico-consolare del MAECI composta da Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura, e si estenderà all’estero da domenica 6 a sabato 12 ottobre 2024, incentivando la partecipazione di Direttrici e Direttori AMACI a eventi organizzati dalla rete estera della Farnesina e da realtà attive nei Paesi di riferimento.

Come nelle scorse edizioni, la manifestazione manterrà diversi nuclei di attività tutte a ingresso gratuito: una programmazione ad hoc dei Musei associati AMACI, iniziative sviluppate in collaborazione con la rete estera del MAECI, il coinvolgimento della rete dei Luoghi del Contemporaneo promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e le proposte dei soggetti aderenti. Un calendario ricchissimo di appuntamenti che fa emergere la rete diffusa delle realtà che promuovono i diversi linguaggi contemporanei sul territorio nazionale e internazionale.

A testimonianza del consolidato rilievo della manifestazione e dell’importanza del suo ruolo nel sistema nazionale, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha conferito anche quest’anno alla Giornata del Contemporaneo la Medaglia del Presidente della Repubblica.

La manifestazione si avvale del sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, della collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del patrocinio di Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Camera dei deputati, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, UPI – Unione Province d’Italia, ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani e ICOM Italia.

La Giornata del Contemporaneo si avvale della Partnership con Alfasigma, della Media Partnership con Il Giornale dell’Arte e Rai Cultura e della Sponsorizzazione Tecnica di Artshell.

09/10/24

Il Fourth Plinth secondo Teresa Margolles


 Quest'anno il Fourth Plinth di Trafalgar Square propone l' opera di Teresa Margolles, una grande scultura 

La storica piazza ospita un intervento dal titolo “Mil Veces un Instante (A Thousand Times in an Instant)”  un grande parallelepipedo realizzato con calchi in gesso che riproducono i volti di 726 persone trans, non binarie e di genere libero, intervento ispirato alla tradizionale dello tzompantli, presente in diverse culture mesoamericane.





CS

The Fourth Plinth sculpture: Mil Veces un Instante (A thousand times an Instant) by Teresa Margolles

On 18 September 2024, the new Fourth Plinth Commission Mil Veces un Instante  (A thousand times an Instant) by Teresa Margolles was unveiled on the Fourth Plinth.

Mil Veces un Instante is made up of plaster casts of the faces of 726 trans, non-binary, and gender non-conforming people. The casts were made in Mexico City and Juárez, Mexico; and London.  She worked closely with community groups across Mexico and the UK, including Micro Rainbow and QUEERCIRCLE. The casts have been created by applying plaster directly onto the faces of participants, meaning that as well as recording their features the plaster is infused with their hair and skin cells.

Margolles made each cast herself. It was a significant undertaking with over 1000 hours of casting. Each session lasted between 1 and 1.5 hours, to allow time for conversation between the participant and the artist. Teresa and an assistant applied the plaster and allowed it to set before removing the mask and setting it to dry.  She spoke to each participant, who talked about their lives and experiences.

The material is important to the work, it is fragile and will deteriorate (although not disintegrate) over time. The fragility of the material is a reflection community, both fragile and strong. The material also has a tendency to pick up other materials into the work. The material retains traces of the participants such as eyelashes, eyebrows, skin cells, makeup etc, they are present in the work.

This is the 15th commission in the Mayor of London’s Fourth Plinth Programme. Discover more about Mil Veces un Instante and previous commissions in our digital guide available on Bloomberg Connects, the free arts and culture app.

08/10/24

Frieze London & Masters

 
Nika Neelova, Crude Hints, 2024, NOIRE GALLERY. Frieze Sculpture. 

Ottobre come sempre è il ricco mese di arte contemporanea che inizia a Londra con Frieze, passa per Parigi con Art Basel e si conclude a Torino con Artissima.

Quest'anno Frieze London e Frieze Masters 2024, si presentano con un nuovo design audace per Frieze London e una nuova direzione curatoriale per Frieze Masters. Entrambe le fiere, che si terranno contemporaneamente dal 9 al 13 ottobre 2024 al Regent's Park, porranno l'accento su artisti e scoperte. Frieze London presenterà una nuova planimetria rivoluzionaria dello studio di progettazione A Studio Between. Il layout e l'ingresso riconfigurati danno maggiore risalto alle sezioni curate della fiera, tra cui Artist-to-Artist e la sezione tematica di quest'anno, Smoke. Inoltre, entrando nella fiera, i visitatori incontreranno un paio di stand, selezionati ogni anno dal comitato di Frieze London, ognuno dei quali espone un'eccezionale presentazione di un artista solista. Questa iniziativa garantisce che ogni anno nuove voci traggano vantaggio da una maggiore visibilità. A Frieze Masters debutterà un approccio incentrato sull'artista, con una sezione Studio ampliata e una planimetria raffinata di Annabelle Selldorf per incoraggiare i visitatori a tracciare collegamenti tra oggetti e opere di epoche e luoghi diversi.

I programmi Frieze London e Frieze Masters includeranno progetti e attivazioni speciali, tra cui il ritorno del Frieze London Artist Award e Frieze Masters Talks, insieme a collaborazioni con importanti organizzazioni artistiche e istituzioni pubbliche del Regno Unito. Frieze Sculpture, curata da Fatoş Üstek per il secondo anno, si terrà dal 18 settembre all'ottobre 2024 negli English Gardens del Regent's Park. 

Eva Langret (Direttrice, Frieze London) ha affermato: "I visitatori di quest'anno troveranno la fiera reinventata, con presentazioni personali e artisti emergenti in primo piano, a dimostrazione dell'impegno di Frieze nei confronti dell'arte più entusiasmante che si possa realizzare oggi. Il nostro nuovo layout presenta anche più punti di conversazione e scambio. Questi cambiamenti promettono nuove esperienze e nuove prospettive". 

Frieze London 2024 presenterà oltre 160 gallerie da 43 paesi. Tra questi, alcuni degli spazi più rappresentativi di Londra: Arcadia Missa, Carlos/Ishikawa, Sadie Coles HQ, Thomas Dane Gallery, Emalin, Stephen Friedman Gallery, Alison Jacques, Lisson Gallery, Kate MacGarry, Victoria Miro, Modern Art, Maureen Paley e White Cube. Le principali gallerie internazionali presenti alla fiera includono Gagosian, Goodman Gallery, Hauser & Wirth, Gallery Hyundai, Tina Kim Gallery, Lehmann Maupin, Pace Gallery, Perrotin, Almine Rech, Thaddaeus Ropac, Esther Schipper, Sprüth Magers e David Zwirner. 

Artist-to-Artist Dopo il suo debutto nel 2023, Artist-to-Artist torna come pietra angolare del programma della fiera incentrato sugli artisti con sei presentazioni personali, selezionate dagli artisti di fama mondiale Hurvin Anderson, Lubaina Himid, Rashid Johnson, Glenn Ligon, Zineb Sedira e Yinka Shonibare Smoke Questa nuova sezione tematica è stata organizzata da Pablo José Ramírez (curatore, Hammer Museum, Los Angeles) e presenterà opere in ceramica che esplorano storie diasporiche e indigene. Smoke riunirà artisti internazionali per presentare la ceramica come una delle forme estetiche più impattanti nell'arte contemporanea. Focus Con il suo nuovo posizionamento di spicco per il 2024, la sezione di lunga data di Frieze dedicata alla giovane comunità di gallerie presenterà numerosi nuovi spazi che definiscono la vivace scena contemporanea di Londra. Focus è presentato in collaborazione con Stone Island, le cui borse di studio aiutano ulteriormente la partecipazione delle giovani gallerie alla fiera insieme al supporto esistente di Frieze. Editions Con opere d'arte in edizione limitata create da importanti artisti internazionali, Editions crea opportunità per nuovi pubblici di collezionare a prezzi accessibili.


FRIEZE MASTERS

Con 130 gallerie da 26 paesi, Frieze Masters 2024 è guidata da Nathan Clements-Gillespie e vede un approccio reinventato e incentrato sull'artista, tra cui una sezione Studio ampliata e una planimetria ridefinita per incoraggiare connessioni creative nella storia dell'arte. La nuova consulente creativa della fiera, Sheena Wagstaff, ha affermato: "La nostra nuova direzione curatoriale riconosce come gli artisti visitino Frieze Masters per soddisfare la loro curiosità, ringiovanire il loro pensiero e vedere come il lavoro dei loro colleghi artisti rifletta i valori creativi del passato".

La fiera ospita importanti gallerie tra cui Galerie Chenel, Sam Fogg, Gagosian, Richard Green, Dr. Jörn Günther Rare Books, Johnny Van Haeften, Hauser & Wirth, Lehmann Maupin, Skarstedt e Axel Vervoordt, e i principali commercianti coreani Arario Gallery, Gana Art, Hakgojae Gallery e Johyun Gallery. Quest'anno vede un contingente particolarmente forte di esperti di arte asiatica antica, tra cui Gisèle Croës s.a, Rasti Fine Art, Carlton Rochell Asian Art, Rossi & Rossi, Tenzing Asian Art e Thomsen Gallery. I partecipanti per la prima volta nel 2024 includono Afridi (Londra), Bijl-Van Urk Masterpaintings (Alkmaar), Galatea (Salvador, San Paolo), Galerie Léage (Parigi), Tilton Gallery (New York) e Trias Art Experts (Monaco). Studio Studio, curato ancora una volta da Sheena Wagstaff, evoca un luogo di creazione in cui il senso del passato storico di un artista accende una scintilla di invenzione, che si manifesta come un oggetto per il futuro. La formazione di quest'anno include Isabella Ducrot, Nathalie Du Pasquier, Shirazeh Houshiary e Doris Salcedo.

Spotlight Guidata da Valerie Cassel Oliver, Spotlight presenta presentazioni personali di artisti del XX secolo, concentrandosi su artisti trascurati e opere meno note di figure affermate, dagli anni '50 agli anni '70. Gli artisti presenti quest'anno includono Judy Chicago, Kulim Kim, Balraj Khanna, Donald Locke, Nabil Nahas, Nil Yalter e molti altri.

FRIEZE WEEK

Durante la Frieze Week di ottobre, Londra vedrà una serie di importanti mostre istituzionali, tra cui "Francis Bacon: Human Presence" alla National Portrait Gallery; Lygia Clark e Sonia Boyce alla Whitechapel Gallery; Michael Craig-Martin alla Royal Academy of Arts; "Van Gogh: Poets and Lovers" alla National Gallery; "Mike Kelley: Ghost and Spirit" e la Turbine Hall Commission di Mire Lee alla Tate Modern; Hew Locke al British Museum e "Haegue Yang: Leap Year" alla Hayward Gallery. Frieze London e Frieze Masters sono supportati dal partner leader globale Deutsche Bank per il 21° anno consecutivo, continuando un impegno condiviso per l'eccellenza artistica. Quest'anno, la Deutsche Bank presenterà il lavoro di Rene Matić, un artista multidisciplinare che vive e lavora a Londra e la cui pratica spazia tra cinema, scultura e fotografia.

07/10/24

Confini. Da Turner a Monet a Hopper. Canto con variazioni

Piet Mondrian, Fila con undici pioppi in rosso, giallo, blu e verde, 1908. Zwolle, Museum de Fundatie

 Presso Villa Manin dall'11 Ottobre prende avvio una mostra come non si è mai vista, in uno scrigno aperto, anzi creato, per l’occasione. “Confini. Da Turner a Monet a Hopper. Canto con variazioni”, a cura di Marco Goldin, si propone come l’evento di punta di “GO! 2025 Nova Gorica – Gorizia, European Capital of Culture”, di cui interpreta il tema. Ad accoglierla gli spazi totalmente rinnovati, e adeguati a mostre di livello internazionale, dell’Esedra di Levante di Villa Manin, a Passariano di Codroipo (Udine).

Grazie alla collaborazione del curatoriale Marco Goldin e del Governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedrigache, che ha reso Villa Manin, uno spazio sicuro e adeguato ad accogliere i prestiti internazionali che rendono assolutamente unica, e difficilmente replicabile, questa grandiosa rassegna.

Va anche riconosciuto che pochi curatori al mondo potrebbero riunire capolavori del livello che il pubblico ammirerà a Villa Manin, scelti uno per uno da Goldin sulla base di un progetto scientifico nel quale, com’è nelle sue corde, l’arte si fa poesia, letteratura, profondo, in un percorso, talvolta immediato talaltra carsico, che unisce in un racconto preciso e affascinante sfaccettature così apparentemente diverse di realtà.

Qui i confini non sono barriere ma opportunità, ambiti di creative contaminazioni, di scambio, aperture di nuovi orizzonti, stimoli. Si tratti di confini geografici, storici, orografici, psicologici o culturali, su percorsi che spaziano dall’infinitamente grande dell’universo al segreto della propria anima.

Oltre cento opere a raccontarli, quei confini. Opere concesse da una quarantina di musei sia europei sia americani e da gelose collezioni private. La competenza e le relazioni di Goldin, collaudate da decine di mostre di successo, hanno aperto porte “impossibili”.

Questa mostra offrirà un insieme di capolavori che lascerà il pubblico a bocca aperta. Per la qualità dei dipinti, in un primo momento. Poi, lasciandosi trasportare dall’emozione, dalle assonanze, dalle atmosfere, si resterà colpiti dalla profondità degli assunti che vengono sottesi, e poi emergono. Quindi dalla scelta di ciascuna opera e dalla sua relazione con quelle vicine, dai richiami alla letteratura, alla musica, alla psicanalisi. Così che il piacere estetico diventerà “solo” il punto di partenza per valicare confini che conducono a viaggi fuori e dentro di sé.

Si tratti di Kiefer o Constable, di Friedrich o Bacon, di Hopper o Nolde, di Van Gogh (il curatore ha scelto di riunire, qui, per la prima volta i due soli ritratti che l’artista ha realizzato ai compagni di vita del manicomio in cui egli stesso era rinchiuso), di Monet, Segantini, Winslow Homer, Frederic Edwin Church, Renoir, Degas, Gauguin, Pissarro, Courbet, Hodler, Nicolas de Staël, Mondrian, Rothko, Cezanne o Thomas Cole o Sanford Robinson Gifford, Edvard Munch o Henri Matisse e Amedeo Modigliani, Richard Diebenkorn e Andrew Wyeth o Hokusai e Hiroshige…mutano colori, ambienti, modalità di racconto, sensibilità. Ma, quale che sia la scala, dal maestoso al minuscolo, e l’intervallo di tempo, “accade sempre qualcosa, su ogni scala c’è un’armonia da cogliere, una struttura che si forma o che muore”.

«Siamo estremamente orgogliosi di ospitare ‘Confini’, una delle mostre più prestigiose a livello europeo. Un unicum non replicabile visto che non si tratta di una delle tante esposizioni itineranti che frequentemente possiamo vedere, ma di una iniziativa dell’elevatissimo spessore artistico che prevede l’arrivo di opere da diverse collezioni da tutto il mondo – sostiene il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga -. Si tratta di un evento straordinario che potrà essere apprezzato esclusivamente in Friuli Venezia Giulia. Crediamo che questa proposta rappresenti in modo evidente quanto la nostra Regione stia investendo sulla promozione del territorio attraverso l’arte e la cultura, strumenti capaci di coinvolgere il grande pubblico. Una vera e propria perla per un evento già di per sé epocale come Go!2025 che sarà ricchissimo di appuntamenti interessanti».

«Nova Gorica Gorizia Capitale europea della Cultura 2025 rappresenta una straordinaria opportunità per affermare una visione futura della nostra Regione e per esplorare la cultura di frontiera, costruendo nuovi dialoghi e nuove relazioni transfrontaliere. In quest’ottica – afferma il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia e assessore alla Cultura Mario Anzil – si inserisce alla perfezione la grande mostra ‘Confini’ che, grazie alle opere di artisti immortali, condurrà i visitatori attraverso un’esperienza assolutamente unica in grado di trasmette piacere, elevare le nostre esistenze e donare preziosi momenti di riflessione».

«Il mio è un senso di gratitudine profonda verso il governatore Fedriga e tutta la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia – sottolinea il curatore di ‘Confini’ Marco Goldin -. Per avermi dato la possibilità di pensare a una mostra costruita con pazienza, prestito dopo prestito, senza fretta e senza scorciatoie. Una mostra frutto della conoscenza, dello studio, delle letture. Frutto della mia emozione tanto intensa, e senza confini, verso la pittura».

06/10/24

I rischi dell'arte ..




 Pochi giorni fa si è svolta una grande installazione di fuochi pirotecnici dell'artista cinese Cai Guo-Qiang, promosso dal Getty per la rassegna PST Art, presso  il Los Angeles Memorial Coliseum. L'evento intitolato  WE ARE, realizzato con oltre 10.000 fuochi d'artificio computerizzati e l'ìmpiego di 2.000 droni, ha visto la partecipazione di tantissime persone che però si sono lamentate del disagio causato da alcuni frammenti del materiale usato, caduto verso il pubblico.



Via a volte l'arte comporta dei rischi, ma a vedere dalle immagini le emozioni suscitate da questo grandioso spettacolo forse valevano il "rischio". 




05/10/24

All'improvviso Joel Shapiro

 

La prima mostra personale dell'artista con Pace a New York dal 2014, che è accompagnata da un nuovo catalogo edito da Pace Publishing con un saggio del poeta e studioso Vincent Katz, durerò fino al 26 ottobre e presenta tre nuove sculture in legno dipinto di grandi dimensioni e una selezione di studi e piccoli bronzi che offrono uno sguardo vivace sulla pratica dell'artista.



Uno degli artisti americani più rinomati, Shapiro ha spinto i confini della forma scultorea nel corso della sua carriera lunga 55 anni con un corpus di opere che si distinguono per dinamismo, complessità ed eleganza formale. Fin dai primi anni '70, Shapiro ha cercato di trascendere i vincoli del minimalismo per introdurre una modalità artistica più referenziale, intima e psicologicamente profonda. 



Sebbene sia noto soprattutto per aver contribuito a rimodellare il linguaggio della scultura contemporanea con forme in bronzo fuso che confondono il confine tra astrazione e figurazione, ha impiegato vari metodi e materiali nel corso della sua pratica e continua a esplorare la capacità della scultura di alterare il senso dello spazio e della scala con opere che attestano la resilienza umana di fronte a catastrofi e crolli.