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09/11/10

Artissima - Ho sbagliato ma sono contento …




“Ho sbagliato tutto", così iniziava un testo della raccolta di “poesie in forma di rosa“ di P.P. Pasolini, e forse ha proprio ragione.

La modernità ha saputo inglobare anche il suo rammarico senza curarsi del suo dolore.

Possiamo quindi dire che questa edizione di Artissima rinnovata da Francesco Manacorda ha raggiunto il suo successo di pubblico e di consenso, realizzando un consumo culturale ampio e variegato.

Pare che le vendite siano andate molto bene e che il pubblico è stato notevole anche in questo momento di particolare crisi. Tante persone e un consenso generale che è stato piacevolmente affascinato dal rinnovamento proposto dal nuovo curatore.

L’arte come sempre vive questo strano paradosso in equilibrio fra intenti culturali e necessità quotidiane. Ma sicuramente l’aspetto comunitario alla fine pare quello più forte, la necessità umana di avere un rapporto interpersonale legato da un tema comune, l’arte, può essere quindi un notevole collante sociale.

Se Pasolini è consapevolmente affranto (era il 1964…) la fiera ha tentato di superare questo impasse conscio dei suoi limiti ma sicura di aver tentato comunque di vivere un breve tempo umano arricchendolo di quell’impalpabile meraviglioso profumo che le rose producono.



Pienamente soddisfatti quindi degli oltre 50,000 visitatori l’edizione di Artissima diventa con la prossima edizione maggiorenne, raggiungendo i 18 anni di attività.