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12/06/10
TAG maratona fra arte e gusti
Una serata dal cupo cielo umido ha accompagnato l’evento Torino Art Galleries, un’apertura straordinaria delle principali gallerie di arte contemporanea della città dalle 19 alle 24 di Giovedì 10 Giugno. Contemporaneamente il più importante quotidiano della città organizzava una gustosa maratona fra le gelaterie più saporite del centro.
Io ho scelto il primo tour iniziando alle 19,05 da Allegretti Contemporanea con la mostra di Salvatore Astore dal titolo Calotte, un attraversamento scultorio fra stanze cerebrali e fisiche.
Son Passato poi alla Galleria Paolo Tonin con la mostra di Franca Chiono, scatti famigliari della quiete progenie di Mehetueret. Accanto, da Weber&Weber, prosegue la bella mostra degli scatti elaboriosi di Roberto Kusterle. Stefano Cento con magmatiche città, Giorgia Oldano con immersioni animali ed Elena Rapa con un’istallazione di graffiti e quadri sono proposte nella mostra “Dissonanze” da Dieffe Arte Cento.
Da Ermanno Tedeschi “I wish I was special” di Valerio Berruti con i suoi classici disegni minimali che propongono la dualità dell’essere che raggiunge il suo culmine nel dialogo fra l’opera scultore e la sua delicata ombra.
Franco Soffiantino proponeva un incontro fra Alessandro Castiglioni e Andrea Nacciarriti che ha realizzato un intenso intervento site specific.
Sonia Rosso espone un progetto di Inaki Bonillas “Las ideas del espejo”, raccolta di “riflessi” indecisi sulla percezione del vedere proposti in forma di opere e di progetto editoriale The Binding, nella project space mentre nella galleria prosegue la mostra “The title of the show is too sad (please repeat: black, white, good, bad)” di Annika Strom.
Vicino Franco Noero espone la proposta dei caleidoscopici collage di Costa Vence. Alcune vie più in là Norma Magione offre la mostra di Bernd Ribbeck con una circolarità espressiva di linee, memorie di spazi che racchiudono vortici cromatici.
Da Giorgio Persano le opere di Paolo Grassino, un estetico dialogo di tracce fra segni fisici, rappresentazioni di un utopico passato; mentre dalla In Arco un più rigoroso Manuele Cerutti con attimi di sospese pietrificazioni, dai cristalli sfaccettati di memorie melanconiche.
La galleria di Alberto Peola offre una collettiva femminile dal titolo “Svelando l’utopia” con le artiste pakistane Naiza H. Khan, sue le intime fasciature del corpo umano e i suoi molteplici rimandi religiosi e culturali, Seema Nusrat, con un’istallazione di stoffe e cinture che decorano e sostengono mentre Adeela Suleman realizza un elaborato albero di significati. Martano unisce passato e presente fra Vittorio Agnetti e Driant Zeneli e Alessandro Quaranta, in un progetto atemporale che mostra opere che raccolgono frammenti lirici di esistenze.
Da Marena Rooms i quadri di Davide Le Grazie raccolti sotto il titolo “Layers”. Più su c’è Photo & Contemporary con le rigorose immagini di Arno Rafael Minkkinen.
Dalla Glance i quadri di D.Costa e A.Gioiello. Concludo la maratona alle 21,30 da Andrea Costa con le opere di Leigh Ledare, storie suburbane di tragica umanità raccontante con una dolorante estatica.
Purtroppo non ho potuto raggiungere le altre sedi espositive, e cioè 41 Arte Contemporanea che propone l’evento “Sei stata tu?” di Marco Cordero e Gagliardi Art Sistem con la mostra Quershnitt #3.