Giornata piena di emozioni.
Di dolore la prima per i funerali di Roberto Peano, collezionista ed appassionato di arte. Che da diversi anni ha vivacizzato la realtà culturale ed artistica, cuneese e non solo, con la sua Fondazione dedicata alla scultura.
Nel pomeriggio cambia il registro emotivo con al mostra ?il linguaggio del Mediterraneo – La parola come segno? presso lo spazio EnPleinAir a Baudenasca, in cui diversi artisti esprimono la loro identità culturale nei molteplici linguaggio della creatività. Introdotti da una rapida e piacevole carrellata sui linguaggi e sulle forme da Marco Filippa, si è passati a visitare tante opere.
Sono rimasto particolarmente colpito dal lavoro di Ronit Dovrai che nel suo dinamismo formale-concettuale mi ha sospinto la memoria a certi attimi di pienezza e gioia. Diversamente l?opera di Valter Luca Signorile nel suo misticismo fisico mi ha risvegliato alcune riflessioni sul credere e sulla limite del tempo.
Passando per Torino sono stato alla GAM dove ho visto rapidamente l?elegante, forse anche un poco algida, mostra di Elisa Sighicelli e la tristissima antologica di Salvo, sicuramente fra le cose più brutte viste in questi ultimi tempi.