A dire il vero il primo giorno, Venerdì 8 c’era tanta pioggia, forse anche troppa.
Ma così è stato più bello poter girare nei diversi spazi espositivi che questa divertente città di mare offre.
Fatto un breve giro al Teatro della Fotografia, per una storica raccolte di foto su com’era Nizza all’inizio del secolo scorso, sono passato a Mamac per la nuova mostra su Bernard Pages, particolare scultore francese, che propone una serie di lavori che giocano fra un equilibrio estetico fra legno e metallo, con bei risultati. Nell’atelier del museo ci sono le opere mobili di di Alexandra Henon, in una mostra interessante ma forse troppo carica di opere. Una maggiore selezione avrebbe premiato di più il piacere di vedere tutti queste strutture mobili in azione.
Presso la Galerie de la Marine un interessante progetto intitolato Diligence, “Fuites statiques”. In un ambiente chiaroscurale un particolare movimento di un lieve filiforme pellicola, che dialoga con una fonte luminosa, da azione ad un rilievo digitalizzato e ad una delicata colonna sonora che invade lo spazio circostante. (per ulteriori informazioni visitate il sito www.projetdiligence.net ) Il tutto su un originale corpo-cellula abitativa che da forma alla spazio.
Sul bel corso Saleya il Forum d’Architettura propone una bella mostra sui padiglioni e musei realizzati da Alvaro Siza,una mostra piccola ma molto ben curata.
Nelle piccole gallerie comunali nel centro storico c’erano discerete opere pittoriche, si passava dai forti colori di Bosio Laurent alle trame cromatiche di Florence Panzani fino alle elaborazioni cromatiche su fotografie, di delicato equilibrio, di Piotr Klemensiewicz.
Fra quelle private la più interessante la Sandrine Mons con una serie di opere fotografiche Cédric Tanguy, particolarmente inquietanti e misteriose. Mentre la Galerie Zervudacki offriva opere di Amanda Bel con una pittura più classica ma con una forte impostazione contemporanea nei soggetti.
Sabato il cielo si è pulito e il mare è stupendamente mosso, io sono stato a Villa Arson che propone sempre delle interessanti occasioni espositive, in questo periodo ci sono tre diverse presentazioni.
Il progetto che più mi ha divertito è stato After di Jean-Max Colard e Thomas Lélu. Un ironico assemblaggio di fotografie prese in un quotidiano vivere che sono collegate al titolo ?After nome di un artista (da Manet fino ad artisti del nostro presente)?, creando un simpatico effetto narrativo.
Meno convincente il lavoro di Pierre Bismuth, considerato interessante promessa della creatività francese, ma che non mi prende molto con questi lievi lavori, che rimandano troppo al fare di Pierre Hughey o Philippe Parreno. Il lavoro di trasformazione del percorso della mano destra in una proiezione filmica mi sembra alquanto leggero, anche se la stampa a parete ha un suo simpatico effetto grafico.
Più interessante la mostra di Iain Baxter& ?Art is all over? in cui un percorso ampio ed articolato (si possono vedere alcuni dettagli al sito http://www.voxphoto.com/fd/baxter/en/intro.html ), mi ha affascinato soprattutto il progetto N.E. Thing Co., una autentica impresa d?arte. Questo lavoro trasmette interessanti riflessioni e suscitano curiosità e approfondimento.
Domenica pomeriggio rientrando per il principato di Monaco ho visto villa Palma, futuro temporanea sede del Museo Nazionale, dal 2008 al 2015, che in attesa di un nuovo edificio nella baia, ospiterà la collezione d?arte del principato che mi è stata descritta come particolarmente ricercate e varia, spaziando dal passato fino al nostro presente.