Translate

23/10/00

Investire in arte?

Un’impresa genera prodotti che vengono messi sul mercato a volte questi si evolvono fino a diventare parte di un sistema, nel caso dell'arte quello che si occupa di estetica e cultura.

Ma senza una base socio-culturale un prodotto difficilmente riesce ad inserirsi sul mercato, tanto più in una cultura come quella contemporanea dove la maggior parte dei prodotti è commercializzata attraverso enfasi che spesso non sono direttamente legate al prodotto stesso ma lo investono di un “immagine” che lo rende appetibile al consumo.

Già nel 1846 Charles Baudelaire in un testo noto col nome di “lettera ai borghesi” invita la classe produttiva parigina ad interessarsi all’arte contemporanea, in quanto luogo di innovazione e di ricerca.

Due elementi di punta molto importanti per chi deve creare e far crescere nuovi prodotti.

Questa necessità diventa ancora più significativa oggi dove la produzione industriale sempre più cerca di anticipare i tempi e di capirli. L’arte contemporanea spesso è lo specchio magico che anticipa la culturale e le necessità del nostro presente.

In una società dinamica e mutevole l’arte del nostro presente spesso sa presentare giusti stimoli per capire in che direzione il nostro mondo culturale sta andando.

Bisogna saper guardare al passato per rendere le basi solide ma non fermarsi al compiacimento e proseguire nello sviluppo e nella ricerca.

L’arte è un continuo stimolo e riflessione sul nostro reale presente, utile cercare di capire i segnali di sviluppo della nostra società. Essa nella sua libertà espressiva anticipa le forme culturali della comunità, che lentamente si trasforma e plasma.

L’artista sensibile al cambiamento raccoglie in anticipo le mutazioni e le idee del tempo, troppo spesso visti come Cassandre anziché come inviti e anticipazioni del nostro reale futuro.

Ricordiamoci sempre che l’artista nasce nella cultura fiorentina quando verso il 1400 molti letterati iniziarono a far crescere il valore dell’artigiano che sempre di più veniva elevato ad artista, in quanto il suo lavoro non era solo legato alla qualità tecnica ma anche all’ingegno e alla creatività dell’immagine che egli creava. Il  caso più noto di questa trasformazione lo abbiamo col Vasari che scrive le vite degli artisti, oramai diventati personaggi popolari e richiesti.

Per cui le forti riflessione e suggestioni dell’arte dovrebbero essere percepite come stimoli del cambiamento, utili segnali per realizzarli al meglio e nel momento più presente.


L’arte non è solo bellezza ma anche pensiero ed evoluzione.