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31/08/11

Paolo e Paolo da Massimo

PAOLO CHIASERA - Motif



Una mostra d'arte è innanzitutto una visione della mente, un pensiero che unisce le opere e attraverso le opere va costruendo un senso del mondo. Dunque il contenuto visivo di un'intuizione, che l'artista trasmette avvalendosi tra gli altri del mezzo pittorico, e delle sue qualità di traduzione del pensiero. A partire da questa constatazione, ciò che Paolo Chiasera [si] propone è di estendere i generi pittorici alle pratiche curatoriali, traducendo il contenuto della mostra nel codice della pittura, in una Exhibition painting; ovvero in una mostra che si realizza all'interno della rappresentazione. Come ogni mostra, l'Exhibition painting include opere di vari artisti ma, lavorando sul concetto, elabora una produttiva differenza rispetto gli sviluppi dell'Appropriation e della Reappropriation art.

E' grazie alla libertà espressiva garantita dalla mediazione pittorica che la mostra, e il pensiero di essa si sgancia da limitazioni di sorta per ricostituirsi all'interno della tela come spazio di immaginazione ed emancipazione; come progetto cui la mente dell'osservatore è invitato a confrontarsi completando autonomamente l'esperienza della mostra. Mediante le immagini, l'Exhibition painting - di cui Motif ne parte è integrante - sembra dunque radicalizzare la lezione di Lawrence Wiener circa il ruolo dello spettatore con la ricerca conoscitiva dell'Atlante di Aby Warburg, problematizzando dunque l'instabile relazione esistente tra il linguaggio e il suo contesto d'uso, tra la natura e la cultura, tra il simile e la similitudine.

Motif include lavori di Karla Black, Jeroen De Rijke/Willem De Rooij, Giulio Paolini, Paola Pivi, Ugo Rondinone, Sterling Ruby ed Ettore Spalletti.


Paolo Chiasera [Bologna, 1978], vive e lavora a Berlino. Tra le più recenti e significative mostre personali: Rote Schauspielhaus, Verein von Kunst und Kultur am Rosa Luxemburg Platz [Berlino, 2011]; Ain't No Grave Gonna Hold My Body Down, S.M.A.K. [Gent, 2010] e Unter Freiem Himmel/Under the Open Sky, MARTa [Herford, 2009]. Nel febbraio del 2012 presenterà un progetto personale presso la Gemäldegalerie di Berlino.

PAOLO GIOLI - Dietro il volto



GIOLI, Ligio gilio

GIOLI è un fotografo senza macchina.
GIOLI fotografa teste e corpi usando la testa.
GIOLI fa foto polverose come le bottiglie di Morandi.
GIOLI scava sempre nello stesso punto: corpo e testa.
GIOLI non rifiuta la tecnica fotografica, ne approfitta.
GIOLI vive sotto l' argine di un fiume. Forse per questo ha paura di morire.
GIOLI è dolce e irascibile contemporaneamente.
GIOLI cerca un rapporto con gli altri. Per questo molti lo temono.
GIOLI e' un pittore che filma, è un fotografo che dipinge.
GIOLI vede immagini in movimento.
GIOLI ama le metafore come il postino di Neruda.
GIOLI per la cronaca ama Girolamo Romanino e Julia Margaret Cameron. Esattamente come me.
GIOLI è come un bambino, cerca di smontare il suo giocattolo: la macchina fotografica.
GIOLI non fa istantanee, ci pensa e prepara a lungo, e poi zac!
GIOLI è come uno scavo archeologico: strati successivi uno sotto l"altro.
GIOLI cerca immagini uniche e irripetibili, simili non identiche.
GIOLI ama i buchi del corpo che spia da un buco della mano.
GIOLI mi ha fatto un ritratto con l'ultima polaroid che gli restava. Peccato, poteva farne uso migliore. Non l'ho ancora visto. Chissà come sono venuto?
GIOLI, ligio gilio.

Massimo Minini


Le opere di Paolo Gioli sono state esposte in sedi pubbliche e private in Italia, Europa, America. Tra le principali mostre personali ricordiamo quella all'Istituto Nazionale della Grafica-Calcografia di Roma nel 1981, al Musée Nicéphore Nièpce di Châlon s/Saône e al Centro Pompidou di Parigi nel 1983, alla George Eastman House, Rochester nel 1986, più volte ai R.I.P. di Arles tra il 1982 e il 1998, al P.zzo Fortuny di Venezia e al Museo Alinari di Firenze nel 1991, al Palazzo Esposizioni di Roma nel 1996, al Museo di Fotografia Contemporanea a Cinisello nel 2008. Le sue opere sono presenti nelle collezioni dei più importanti musei europei e statunitensi, tra cui il Centre Pompidou, l'Art Instritute of Chicago e il MoMA di New York.

In occasione della Settimana dell’Arte a Brescia 20 gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea inaugurano la nuova stagione espositiva. Apertura straordinaria sabato 24 settembre dalle 18 a mezzanotte.


La galleria è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19.30; sabato dalle 15.30 alle 19.30.