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02/06/08

Festival di Arte Contemporanea di Faenza


 E’ stato molto ricco di propositi il 1 Festival di Arte Contemporanea di Faenza, che si è realizzato dal 22 al 25 Maggio di quest’anno. Prevalentemente svoltosi con incontri e conferenze, a volte forse con troppi relatori per incontro, ma che ha saputo dare stimoli e riflessioni a questo particolare momento di attenzione alle arti visive contemporanee.
I curatori della rassegna Carlos Basualdo, Pier Luigi Sacco e Angela Vettese, mi pare di aver capito, hanno scelto una linea di analisi delle strutture su cui il mondo dell’arte opera, lasciando volutamente i due punti estremi di questo processo: gli artisti e i collezionisti/pubblico, al di fuori, forse tema per prossimi incontri.
La rassegna ha avuto una folta partecipazione di un giovanile pubblico, soprattutto dallo Iuav di Venezia e dall’Accademia di Milano, che hanno attentamente seguito i diversi e molteplici appuntamenti, ponendo interessanti osservazioni e domande.
Iniziata con lo storico Dan Graham, quasi come esempio e punto di cambiamento di un modo di fare/agire nell’arte, si è proceduto seguendo i diversi elementi della "struttura arte contemporanea", discutendoli dal punto di vista di chi organizza, seleziona e propone questi eventi.
Molto alterni, per intensità e tematiche, i diversi appuntamenti nelle varie sezioni (fra le più interessanti sicuramente quella per i curatori e quelle sulle realtà dei "musei contemporanei" con le loro funzioni e responsabilità). Parecchio belli alcuni confronti ed esperienze anche se alcune volte il numero elevato di relatori non permetteva un approfondimento. Particolarmente interessanti ho trovato gli incontri al Museo Zauli, ricco di proposte e dinamicità, e il simpatico spazio Do, fresco e sereno nel suo proporsi. Fra i momenti che ho colto più intensi l’intervista ad Antoni Muntadas, per i difficili temi toccati da chi realizza l’opera d’arte da tutti gli altri poi gestita e utilizzata.
Questa prima rassegna è stata sicuramente un importante occasione ricca di stimoli e approfondimenti, che spero siano di start per il miglioramento del sistema culturale artistico/organizzativo italiano, soprattutto nella sua qualità e autenticità.