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01/06/07

A Torino in Giugno


Per essere Maggio oggi è una giornata alquanto uggiosa, con un cielo annuvolato. Per fortuna che tutte le mostre sono al chiuso. La prima e la quarta edizione di Outlook che si realizza presso Palazzo Bricherasio con una serie di opere molto estetiche, primeggi fra le diverse il lavoro di Eric Wesley per la sua particolare idea di elaborazione e contatto. Stesso stupore per le opere presenti al Centre Culturel Français di Torino, due opere sulla luce, una in forma di pittura su neon come dice l?autore Guy Limone e una un film su ?lampadine? effetto pixel di Xavier Veilhan molto belle.

Su un altro fronte Pablo Bronstein presenta dalla Galleria Franco Noero un lavoro più estetico e formale. Una serie di disegni a china in ?stile diciottesimo secolo?, l?impressione discreta anche se non accattivante.

Sempre sulla linea del barocco ma molto più contemporaneo con le opere di Ryan Johnson in forme plastiche realizzate con materiali quotidiani, molto suggestiva la serie Head Wind. Completamente all?opposto il lavoro di Sam Lewitt che in una presentazione minimale lavora sul tempo, creando relazioni fra le immagini di orologi e le pagine dei giornali.

Immagini di tempo anche per Zoltan Nagy che in un diario fotografico torinese racconta attimi di vita alla libreria Agorà.

Diario intimo e fantasioso da Alberto Peola che presenta alcuni lavori di Hiraki Sawa. Riprese video dei propri spazi quotidiani vissuti da presenze leggere d?innocenza infantile, che paiono vivere magicamente intorno a noi.

Mostra più storica alla Martano in cui legati dal tema ?Stravolti- ritratti/autoritratti? sono presentate diverse opere, fra cui lo storico lavoro veneziano di Franco Vaccari ?lascia una tracci del tuo passaggio? realizzato con le immagini tessere.

Concludo il giro da Giorgio Persano dove una serie di lavori installativi di Reto Emch creano suggestioni sul cambiamento dello spazio naturale. La serie di opere è pregiata e di articolata lettura.


La bellezza dell’arte produce riflessioni e stimoli alla vita, e poterla vedere in queste mostre è sempre fonte di gioia.