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27/06/05

Giuseppe Penone



Giuseppe Penone (Garessio 1947)

Si tratta dell?artista cuneese vivente più importante, attualmente residente a Parigi dove insegna all’ Ecole des Beaux-Arts.

Interessato alla scultura si iscrive, nel 1966 all?Accademia di Belle Arti di Torino. Seguendo una visione del tutto personale sul plasmare i materiali si avvicina al mondo naturale e inizia a realizzare, nel 1968, degli interventi su alcune piante presenti nei dintorni di Garessio, poi documentati fotograficamente. In queste azioni Penone “coopera” con la natura trasformando cortecce e fusti degli alberi. Questi suoi lavori suscitano l?interesse del critico Germano Celant, che li inserirà nell?ambito del gruppo dell?Arte Povera, che stava promuovendo in quegli anni e avrà risonanza internazionale.

In generale la natura e il corpo umano sono i due temi su cui il lavoro artistico di Penone si è incentrato fin dal 1968 con “Lavorare sugli alberi? e passando per le relazioni fra il corpo e l’esterno con “Rovesciare gli occhi”, o quando esplora fotograficamente l’epidermide “Svolgere la propria pelle” nel 1970.
Con Patate (1977) e Zucche (1978-79) delega invece la realizzazione dell’opera a processi di crescita naturali, che innesta senza poterli controllare completamente, a cui per altro è delegato il compito di creare il suo autoritratto.

Nei Soffi del 1978, in terracotta, e nei Soffi di foglie, realizzati con foglie vere o come fusione in bronzo, il contatto, per quanto basato su azioni semplici, fra la materia e il corpo è interamente programmato, ed emerge in primo piano il ruolo che quest’ultimo assume nel processo di creazione di forma.
Più immediato , ma simile è il processo che governa i Gesti vegetali degli anni Ottanta. In questi casi Penone costruisce figure antropomorfe in bronzo, la cui conformazione è determinata dal contatto della mano con la creta, e pone all’interno delle fusioni arbusti liberi di crescere autonomamente.
Fra le sue mostre più importanti ricordiamo la sua partecipazione a Documenta di Kassel nel 1972, il Kunstmuseum di Lucerna nel 1977, il Museum Folkwang di Essen nel 1978, lo Stedelijk Museum di Amsterdam nel 1980, la National Galery di Ottawa nel 1983, il Museun of Contemporary Art di Chicago nel 1984, il Centro Culturale T.O.Bussa de Rossi di Fossano nel 1994 e la recente mostra antologica organizzata dal Centre Pompidou di Parigi e dalla Fondazione La Caixa di Barcellona.
Concludendo questo breve viaggio nel mondo artistico cuneese desidero ringraziare la storica dell?arte Ida Isoardi per il suo prezioso supporto tecnico e per tutto il materiale che mi ha gentilmente fornito.