E’
ripreso, con l’inaugurazione collettiva del 25 Settembre, la stagione delle
gallerie torinesi, che hanno coordinato una piacevole serata di eventi
artistici.
Ho
iniziato dalla collettiva “(No) vacancy” curata da Luca Lo Pinto, con un
originale allestimento casalingo proposto da Maze. L’idea acchiappa per questo
essere così piacevolmente domestico e per la generale qualità dei lavori
scelti, molto interessante un lavoro di Emilio Prini e un’opera multi materico
di Luigi Ontani.
Da
Alberto Peola viene proposto un articolato progetto di Sophy Rickett che
elegantemente ci accompagna nelle suggestioni nascoste di un teatro d’opera, il
Teatro dell'Opera di Glyndebourne, peccato che nella sua complessità si perda
un poco il legame fra tutti i pezzi esposti.
Molto
emozionante il lavoro di Gianluca e Massimiliano De Serio proposti da Guido
Costa Projects. Si tratta della seconda parte di “Love - trilogia dell'amore”
Una variegata riflessione sui modi e i tempi dell’affetto amoroso, reale ed
immaginario. I video proposti, due episodi disposti su 4 schermi, messi in
dialogo da una ripresa vicina e parziale, tentano la condivisione di un sentire
intimo (ma comune) del bisogno di amore (sia fisico che mentale).
Da
Marena Rooms Gallery il colore denso e le pennellate impazienti di Paolo Maggis
per una serie di quadri legati dal tema della restrizione e della repressione
nella storia degli esseri umani mentre da Photo & Co sono presentati dei
lavori di Maurizio Vetrugno con una serie di rielaborazioni di celebri foto di
moda in filo, che ricreano brillanti riflessi di questo mondo dell’immagine.