Translate

22/02/07

le galleria torinesi in febbraio…


Passeggiando di galleria in galleria. Proposte di Febbraio nelle gallerie torinesi
Sabato 10 Febbraio, sono andato a fare il mio solito giretto per gallerie torinesi, sono passato subito nella suggestiva Galleria San Federico dove è stato allestito lo spazio del Miao. Qui è in corso la mostra di Bosco Sodi dal titolo ?Lo spirito della materia?, una serie di tavole di grande dimensioni in cui colate di colore si materializzavano in forme di colonne, piacevoli ma con un grande effetto arredo, ma forse è più che consono per questo luogo di artigianato.

Più interessante la mostra dalla Galleria InArco con la collettiva Beyond Difference composta dalle belle opere di Daniele Galliano, che pare ritornato a produrre interessanti lavori, dalle proposte di James Rielly che affronta sempre il tema della figurazione ma in modo meno affascinante e sempre sul tema della figura umana le fotografie delle ?lolite? di Claudia Grassl.

Sempre legati alla tecnica pittorica ma declinata al tema del paesaggio dalla Galleria 44 dove ci sono i bei acquerelli di Jonathan Janson. Egli sa offrire visioni quasi classiche del paesaggio americano. Con una particolare attenzione a quello molto noto delle grandi autostrade. I luoghi di sosta e incontro come i distributori di benzina, i supermercati e i motel. Con un tocco molto contemporaneo sia nella scelta cromatica che nel disegno. Ancora paesaggio ma più storico alla galleria Martano con un bella varietà di artisti di questi ultimi 20 anni, che affrontano il tema nelle diverse sfumature che la narrazione critica contemporanea oggi può proporre. Fra le opere più interessanti sicuramente Marco Gastini con Piccola Mongioia, Pierpaolo Calzolari (stupendo il Paesaggio con trifoglio), Ketty La Rocca e Iginio de Luca con un impiego molto particolare della fotografia.

Meno gratificante i lavori proposti da Alberto Peola di Emily Jacir, che presenta fotografie troppo semplici. Una selezione di opere sul quotidiano “palestinese” (tema molto di moda in questo periodo fra gli artisti) poco significative. Sicuramente più piacevole la registrazione musicale del mancato concerto in terra israeliana di Abado, Rosmanith e Hautzinger, rifatto quindi in un teatro vuoto a Vienna.

Più particolare la proposta di Neil Campbell da Franco Noero con tre progetti di percezione visiva molto simpatici, in particolare Zero che sa creare un effetto prospettico molto forte con i cerchi concentrici, ma anche molto curioso Boom Boom che solletica in nostro modo di percepire una forma rotonda.

Anche Francesca Gagliardi da 41artecontemporanea, sa rallegrare con le sue sculture di oggetti della vanità femminile (astucci, rossetti?) che uscite dall’uso quotidiano assumono forme intense ed eleganti.

Il mio giro si è concluso dallo spazio Maze dove Valerio Rocco ha allestito una stupenda mostra di video e fotografie ma il cui contenuto si disperde troppo nella mare di informazioni accennate. La soluzione estetico è molto ben gestita, sia la stanza con le diverse proiezioni che la saletta delle fotografie e col proiettore di diapo, ma le diverse storie di donne presentate si evaporano troppo in fretta senza dare tempo di approfondimento.