L’arte
non deve compiacere il pubblico solo al fine di giustificarsi, come se la
scienza non sperimentasse nuove vie per non turbare la società. Bisogna
spingersi oltre il consenso generale e creare nuovi opere per un nuovo mondo.
Solo un artista libero dai condizionamenti di un mercato e dal consenso
popolare potrà innovarsi e svilupparsi, e con lui la collettività che ne
sosterrà gli intenti. La cultura si evolve solo dove ci sono persone che
possono andare oltre alla consuetudine e sanno farla crescere in nuovi spazi
con nuove metodologie. Oggi all’artista spetta il compito, e forse il dovere,
di raccogliere i brandelli del presente per costruire nuovi futuri.