L’arte
non deve compiacere il pubblico solo al fine di giustificarsi, come se la
scienza non sperimentasse nuove vie per non turbare la società. Bisogna
spingersi oltre il consenso generale e creare nuovi opere per un nuovo mondo.
Solo un artista libero dai condizionamenti di un mercato e dal consenso
popolare potrà innovarsi e svilupparsi, e con lui la collettività che ne
sosterrà gli intenti. La cultura si evolve solo dove ci sono persone che
possono andare oltre alla consuetudine e sanno farla crescere in nuovi spazi
con nuove metodologie. Oggi all’artista spetta il compito, e forse il dovere,
di raccogliere i brandelli del presente per costruire nuovi futuri.
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26/10/01
09/10/01
Nulla?
La nostra società tardocapitalista
pare sull’orlo di un baratro, le grandi promesse della scienza si sono rivelate
l’ennesima trovato di un manipolo di stregoni contemporanei. Ma realmente non
si sono più fatti sviluppi in questi ultimi 50 anni? Ad esempio le auto, a
parte un poco di design nella carrozzeria e qualche gadget, sono quasi
identiche a 40/50 anni fa? Stesso consumo, stessa struttura… e l’arte pare
arenatasi su sperimentazioni che durano il tempo di un’alba o sul riciclo di
patetiche ripetizioni pittorica/scultorea? Cosa c’è di nuovo, il nulla?
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