Con l'autunno, alla GAM di Torino, arriva la Terza Risonanza, in programma dal 29 ottobre 2025 al 1° marzo 2026, prosegue così il percorso di indagine sui linguaggi dell’arte contemporanea, articolando con un nuovo nucleo tematico che esplora l’incontro tra incanto, sogno e inquietudine. L’incanto a cui qui si fa riferimento non è mai pacificato né puramente estetico: si alimenta di ambiguità, di slittamenti percettivi, di quelle crepe sottili che si aprono nella superficie del reale e ne svelano il lato più fragile, misterioso o perturbante.
Le mostre che compongono questa Risonanza offrono esperienze visive e sensoriali in cui la fragilità dei materiali, l’uso della luce e dell’ombra, l’ambiguità e la rivelazione delle immagini, conducono il pubblico in un paesaggio sconosciuto, poetico e perturbante.
La Terza Risonanza si intreccia anche con la collezione storica della GAM, grazie a un accurato lavoro di selezione e accostamento. Come ogni volta le opere del passato entrano in dialogo con quelle contemporanee, attivando connessioni temporali e concettuali inedite, e rafforzando l’idea di una continuità dinamica tra memoria e presente, tra sedimentazione e risonanza. Prosegue al secondo piano l’allestimento del deposito vivente, che, riprendendo il concetto di un deposito museale, offre al pubblico la visione di un gran numero di opere del patrimonio artistico del museo.
NOTTI CINQUE SECOLI DI STELLE, SOGNI, PLENILUNI
Mostra a cura di Fabio Cafagna ed Elena Volpato
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
29 ottobre 2025 – 1° marzo 2026
A cura di Fabio Cafagna ed Elena Volpato, la mostra presenta circa cento opere provenienti da prestigiose istituzioni europee e dalle collezioni della GAM.
Il percorso esplora la notte come spazio di sperimentazione tecnica, riflessione scientifica e introspezione poetica dall’inizio del XVII secolo fino alla contemporaneità. Ordinata tematicamente, in una sequenza tesa a rispettare nel suo percorso principale il susseguirsi cronologico delle diverse stagioni culturali, la mostra invita a una riflessione sul fascino del notturno come luogo dell’ambiguità, del mistero e della scoperta, in un dialogo costante tra razionalità e sentimento, scienza e visionarietà.
Dalle ricerche seicentesche di Galileo e Maria Clara Eimmart in dialogo con opere di Johann Carl Loth, Giuseppe Antonio Petrini e Antonio Canova, fino alle visioni cosmiche contemporanee di Vija Celmins e Thomas Ruff. Ampio spazio è dedicato all’Ottocento romantico e simbolista e al Novecento onirico, di cui si presentano opere dove la notte è intessuta di visioni e immaginazioni trascendenti, come i notturni di Victor Hugo, Odilon Redon, Franz von Stuck, František Kupka, Marc Chagall, Jackson Pollock e Joseph Cornell.
LINDA FREGNI NAGLER
ANGER PLEASURE FEAR
Mostra a cura di Cecilia Canziani
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Spazio del Contemporaneo
29 ottobre 2025 - 1 marzo 2026
La GAM presenta la prima mostra antologica in un’istituzione italiana dedicata a Linda Fregni Nagler, a cura di Cecilia Canziani.
L’artista utilizza la fotografia come mezzo di riflessione sulla visione, sulla memoria e sulla materialità dell’immagine, intrecciando collezionismo, ricerca e narrazione.
Nell’isolare e conservare frammenti del visibile, le immagini fotografiche raccontano la storia dello sguardo: testimoniano non solo ciò che mostrano, ma anche i diversi modi in cui, nel tempo, abbiamo osservato il mondo.
Nella fotografia, presenza e assenza, visibile e invisibile si inseguono, rendendo ogni immagine un luogo di riflessione, memoria e immaginazione. In mostra opere realizzate in oltre vent’anni di lavoro, tra cui la grande installazione The Hidden Mothers (2013) e la serie inedita Vater, dedicata al Mensur, duello rituale delle confraternite studentesche tedesche. Il percorso include anche Pour commander à l’air, ingrandimenti di fotografie tratte dalla cronaca, la serie Untitled, stampe da disegni ispirati a oggetti di lavoro e architetture, e Smokes, clouds, explosions, tratte dalla sua collezione di lastre per lanterna magica. Presenti anche opere degli esordii, come Bambini e Non voglio uccidere nessuno.
ELISABETTA DI MAGGIO
FRANGIBILE
mostra a cura di Chiara Bertola e Fabio Cafagna
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Primo piano
29 ottobre 2025 - 1 marzo 2026
Allestita al primo piano della GAM, la mostra ripercorre la carriera di Elisabetta Di Maggio, presentando lavori storici e nuove produzioni create appositamente per gli spazi del museo.
L’intaglio, carattere peculiare della pratica artistica di Di Maggio, è insieme un mezzo per esplorare il materiale, prendendosene cura, e un gesto violento, che lacera e non consente il ben che minimo ripensamento.
Le sue opere – pareti di carta velina incisa, saponi scolpiti come mappe urbane, mosaici di cera e vetro, porcellane sottili, elementi vegetali, mandala di francobolli – mettono in crisi il confine tra astrazione e figurazione, tra naturale e artificiale. L’instabilità percettiva si accompagna a un’immersione sensoriale fatta di odori, suoni e contemplazione.
La mostra si apre con Annunciazione (2025), due ali di libellula in rame ossidato, e si chiude con Desiderale (2006), video in cui l’intaglio della pellicola genera un cielo stellato. Il percorso, articolato in sei stanze, esplora temi come le mappature, le trame cosmiche e vegetali, la memoria, la sacralità della natura e le simmetrie ipnotiche, trasmettendo lo stupore profondo dell’artista al cospetto dalla varietà delle forme organiche e artificiali.
OMAGGIO A LOTHAR BAUMGARTEN
Mostra a cura di Chiara Bertola
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Videoteca
29 ottobre 2025 - 1 marzo 2026
Negli spazi della Videoteca della GAM prende forma un Omaggio a Lothar Baumgarten, artista scomparso nel 2018, noto per aver intrecciato la ricerca estetica con una profonda riflessione antropologica ed ecologica. La selezione di opere esposte - in particolare fotografie - documenta la sua esperienza immersiva nel villaggio degli Yanomami, in Venezuela, dove visse per oltre un anno alla fine degli anni ’70.
In questi scatti il paesaggio si fa racconto, la natura diventa linguaggio, memoria, costruzione visiva e simbolica. Le immagini non restituiscono semplicemente ciò che è stato visto, ma aprono prospettive inedite, lasciando emergere significati multipli, stratificati.
Come in una celebre fotografia dell’artista, dove una scodella di latte con un frammento di gelatina verde evoca, in trasparenza, un’intera visione di paesaggio, le opere di Baumgarten mettono in discussione la separazione tra oggetto e rappresentazione, tra il visibile e il pensato.
L’INTRUSO
DAVIDE SGAMBARO
a cura di Virginia Lupo
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Videoteca
29 ottobre 2025 - 1 marzo 2026
L’”Intruso” è un artista o un curatore invitato in ogni Risonanza a dialogare con le mostre e con le collezioni della GAM. La sua “intrusione” è decisiva in ogni riallestimento delle collezioni e in quel rimettere in moto traiettorie interpretative o tranquillizzanti percorsi cronologici.
L’artista invitato a ricoprire il ruolo di Intruso per questa Terza Risonanza è Davide Sgambaro. La sua ricerca si sviluppa in una tensione tra incanto e inquietudine: al primo impatto le sue opere mostrano un’estetica giocosa e colorata, con materiali e forme che richiamano immaginari ludici, vivaci e gesti poetici. Tuttavia, a uno sguardo più attento e riflessivo, gli oggetti, le abitudini e i gesti di una gioventù disincantata che si ritrovano nelle sue opere, permeati da un’atmosfera tragicomica, si trasformano in chiavi per indagare con delicatezza e stupore il trauma generazionale. Negli spazi interni della GAM, Sgambaro presenterà due opere: la prima in un’area di passaggio al primo piano, mentre l’altra occuperà la Sala del Riposo al secondo piano. Inoltre, durante la serata di inaugurazione il 28 ottobre, con replica il 28 novembre, Davide Sgambaro proporrà una performance negli spazi esterni, coinvolgendo la particolare architettura del museo.