La Fondazione Paul Thorel ha annunciato i vincitori della terza edizione del Premio Paul Thorel, la prima piattaforma per la scena creativa italiana che esplora le arti digitali e identifica l'immaginario contemporaneo come linguaggio distinto di ricerca e orizzonte estetico.
Il Premio consiste in una residenza di un mese presso lo spazio della Fondazione a Napoli, che consente la realizzazione di una produzione artistica originale. Seguono una collettiva presso un'istituzione partner (Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo a Napoli per la 1° edizione, e Museo Madre – Fondazione Donnaregina a Napoli per la 2° edizione), e la pubblicazione di tre libri d'artista in una collana editoriale dedicata a cura di NERO Editions.
I vincitori sono:
• Caterina De Nicola (1991), nata a Ortona, attualmente vive e lavora a Zurigo
• Irene Fenara (1990), artista visiva nata a Bologna, residente a Milano
• Lorenza Longhi (1991), nata a Lecco, residente a Zurigo
Il Premio consiste in una residenza di un mese presso lo spazio della Fondazione a Napoli, che consente la realizzazione di una produzione artistica originale. Seguono una collettiva presso un'istituzione partner (Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo a Napoli per la 1° edizione, e Museo Madre – Fondazione Donnaregina a Napoli per la 2° edizione), e la pubblicazione di tre libri d'artista in una collana editoriale dedicata a cura di NERO Editions.
I vincitori sono:
• Caterina De Nicola (1991), nata a Ortona, attualmente vive e lavora a Zurigo
• Irene Fenara (1990), artista visiva nata a Bologna, residente a Milano
• Lorenza Longhi (1991), nata a Lecco, residente a Zurigo
"Quest'anno, per la prima volta e per l'alta qualità dei progetti presentati alla giuria, il premio va a tre artiste emergenti che rappresentano la generazione dei Millennial degli anni '90 – quasi native digitali – cresciute con internet, smartphone e social media", ha dichiarato Guido Costa, Presidente della Fondazione Paul Thorel. "Questa terza edizione del Premio Paul Thorel sarà quindi l'occasione per esplorare, insieme a loro, il rapporto tra arte e tecnologia da una prospettiva per noi nuova e unica".
Il Premio è concepito anche per "riattivare" gli spazi e gli strumenti di Paul Thorel, pioniere dell'immaginario elettronico scomparso nel 2020. Si tratta di una delle tante iniziative della Fondazione per onorare il suo lavoro nella fotografia e nell'arte digitale, in linea con lo spirito di condivisione che ha caratterizzato la sua vita. Il Premio prevede una residenza di un mese per gli artisti vincitori nell'ex studio di Thorel, situato nel cuore del quartiere Chiaia di Napoli, oggi sede della Fondazione. Viene assegnato annualmente da un comitato di selezione e giuria composto da figure di spicco del mondo dell'arte contemporanea.
Le proposte sono state selezionate da una commissione composta da Ilaria Bonacossa (Direttore, Palazzo Ducale Genova), Michele Bertolino (Curatore Indipendente), Valentino Catricalà (Advisory Board Member, ZKM Karlsruhe), Gea Politi (Editore e Direttore, Flash Art). La giuria, presieduta da Guido Costa (Presidente della Fondazione Paul Thorel), comprendeva anche Andrea Bellini (Direttore, Centre d'Art Contemporain Genève; Biennale de l'Image en Mouvement), Eva Fabbris (Direttrice, Museo Madre Napoli), e Sara Dolfi Agostini (Curatrice, Fondazione Paul Thorel Napoli)
I progetti realizzati durante la residenza a Napoli saranno esposti nel 2026 in una mostra prodotta e curata dalla Fondazione, in collaborazione con un'istituzione partner. Successivamente, tre libri d'artista, uno per ogni vincitore, saranno pubblicati nella collana dedicata NERO Editions. NERO è una casa editrice italiana di eccellenza nel campo della ricerca sulle arti digitali.
La prima residenza si svolgerà nel settembre 2025.
GLI ARTISTI VINCITORI
Caterina De Nicola attinge alla narrativa, alla fotografia, all'esplorazione sonora e al design degli oggetti per costruire modelli formali e discorsivi. Il suo lavoro consiste nell'analisi di simboli e motivi culturali, indagando la loro circolazione all'interno di sistemi culturali più ampi. De Nicola ha studiato all'Accademia di Brera a Milano e ha conseguito il Master presso l'ECAL di Losanna. Il suo lavoro è stato esposto presso istituzioni come il Museo MAXXI dell'Aquila (2023), la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2023, 2019) e il Centre d'Art Contemporain di Ginevra (2021).
Irene Fenara pone le telecamere di sorveglianza, elementi ormai onnipresenti del paesaggio urbano contemporaneo, al centro della sua ricerca. Esplorando questi "occhi artificiali" delle macchine, rivela il paradosso insito in tali dispositivi: pur avendo lo scopo di garantire protezione e monitoraggio, spesso innescano nuove forme di ansia e disagio. Fenara ha conseguito una laurea triennale e magistrale presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna. Il suo lavoro è stato esposto presso istituzioni come il MACTE di Termoli (2024), il Museion di Bolzano e l'ICA di Milano (2023).
Lorenza Longhi impiega oggetti – o le loro riproduzioni – provenienti dalla moda, dal design, dalla pubblicità e dalla comunicazione, che incarnano strutture di potere. Attraverso tecniche tradizionali, le trasforma e le riconfigura per amplificarne i significati e la presenza mimetica nella società. Longhi ha studiato all'Accademia di Brera a Milano e ha conseguito il Master presso l'ECAL di Losanna. Il suo lavoro è stato esposto in istituzioni tra cui lo Swiss Institute di New York (2024), la Fondazione Trussardi di Milano (2024) e la Kunsthalle Zürich (2021).
Il Premio è concepito anche per "riattivare" gli spazi e gli strumenti di Paul Thorel, pioniere dell'immaginario elettronico scomparso nel 2020. Si tratta di una delle tante iniziative della Fondazione per onorare il suo lavoro nella fotografia e nell'arte digitale, in linea con lo spirito di condivisione che ha caratterizzato la sua vita. Il Premio prevede una residenza di un mese per gli artisti vincitori nell'ex studio di Thorel, situato nel cuore del quartiere Chiaia di Napoli, oggi sede della Fondazione. Viene assegnato annualmente da un comitato di selezione e giuria composto da figure di spicco del mondo dell'arte contemporanea.
Le proposte sono state selezionate da una commissione composta da Ilaria Bonacossa (Direttore, Palazzo Ducale Genova), Michele Bertolino (Curatore Indipendente), Valentino Catricalà (Advisory Board Member, ZKM Karlsruhe), Gea Politi (Editore e Direttore, Flash Art). La giuria, presieduta da Guido Costa (Presidente della Fondazione Paul Thorel), comprendeva anche Andrea Bellini (Direttore, Centre d'Art Contemporain Genève; Biennale de l'Image en Mouvement), Eva Fabbris (Direttrice, Museo Madre Napoli), e Sara Dolfi Agostini (Curatrice, Fondazione Paul Thorel Napoli)
I progetti realizzati durante la residenza a Napoli saranno esposti nel 2026 in una mostra prodotta e curata dalla Fondazione, in collaborazione con un'istituzione partner. Successivamente, tre libri d'artista, uno per ogni vincitore, saranno pubblicati nella collana dedicata NERO Editions. NERO è una casa editrice italiana di eccellenza nel campo della ricerca sulle arti digitali.
La prima residenza si svolgerà nel settembre 2025.
GLI ARTISTI VINCITORI
Caterina De Nicola attinge alla narrativa, alla fotografia, all'esplorazione sonora e al design degli oggetti per costruire modelli formali e discorsivi. Il suo lavoro consiste nell'analisi di simboli e motivi culturali, indagando la loro circolazione all'interno di sistemi culturali più ampi. De Nicola ha studiato all'Accademia di Brera a Milano e ha conseguito il Master presso l'ECAL di Losanna. Il suo lavoro è stato esposto presso istituzioni come il Museo MAXXI dell'Aquila (2023), la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2023, 2019) e il Centre d'Art Contemporain di Ginevra (2021).
Irene Fenara pone le telecamere di sorveglianza, elementi ormai onnipresenti del paesaggio urbano contemporaneo, al centro della sua ricerca. Esplorando questi "occhi artificiali" delle macchine, rivela il paradosso insito in tali dispositivi: pur avendo lo scopo di garantire protezione e monitoraggio, spesso innescano nuove forme di ansia e disagio. Fenara ha conseguito una laurea triennale e magistrale presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna. Il suo lavoro è stato esposto presso istituzioni come il MACTE di Termoli (2024), il Museion di Bolzano e l'ICA di Milano (2023).
Lorenza Longhi impiega oggetti – o le loro riproduzioni – provenienti dalla moda, dal design, dalla pubblicità e dalla comunicazione, che incarnano strutture di potere. Attraverso tecniche tradizionali, le trasforma e le riconfigura per amplificarne i significati e la presenza mimetica nella società. Longhi ha studiato all'Accademia di Brera a Milano e ha conseguito il Master presso l'ECAL di Losanna. Il suo lavoro è stato esposto in istituzioni tra cui lo Swiss Institute di New York (2024), la Fondazione Trussardi di Milano (2024) e la Kunsthalle Zürich (2021).
LA FONDAZIONE PAUL THOREL
La Fondazione Paul Thorel, istituzione radicata nel bacino del Mediterraneo con sede a Napoli e due spazi satellite sulle isole di Panarea e Idra, nasce nel 2014 per catalogare l'opera dell'artista italo-francese Paul Thorel (1956-2020), pioniere dell'immagine elettronica e della fotografia digitale. Nel 2022 la Fondazione ha aperto le sue porte al pubblico con il Premio Paul Thorel, un progetto di residenza e commissione dedicato alla memoria del compianto artista. L'ex studio e archivio di Paul Thorel a Chiaia è ora la sede principale della Fondazione Paul Thorel. Sfumando i confini tra istituzione e studio d'artista, riunisce un programma di residenza, un laboratorio di produzione, uno spazio espositivo e un hub per conferenze e workshop. La Fondazione organizza anche un programma di mostre e conferenze ispirate alle sue collezioni, all'archivio di Thorel e alle opere d'arte di artisti italiani e internazionali che ha raccolto nel corso della sua vita.
LA COLLEZIONE D'ARTE E IL PROGRAMMA DELLE MOSTRE
In corso fino al 30 settembre 2025, la mostra Nature? alla Paul Thorel Foundation presenta opere d'arte di Paul Thorel, Nina Canell, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Martin Kersels, Christiane Löhr, Richard Long, Tomás Saraceno e Maarten Vanden Eynde.
La mostra, concepita per gli spazi della Fondazione e curata da Sara Dolfi Agostini, è la sesta di un ciclo espositivo che intende offrire una rilettura condivisa dell'archivio di Paul Thorel (1956-2020), artista franco-italiano pioniere dell'immagine elettronica, in attesa della pubblicazione del catalogo ragionato a lui dedicato. La mostra comprende opere di Paul Thorel e di artisti italiani e internazionali che fanno parte della collezione d'arte contemporanea di Thorel, ora gestita dalla Fondazione.
Per l'occasione, la Fondazione ha ampliato il suo programma espositivo a nuovi spazi, precedentemente dedicati esclusivamente alle attività di archiviazione e produzione, ora riprogettati per accogliere le esigenze di un'istituzione sempre più versatile e aperta al pubblico.