1 Il mercato delle gallerie/fiera che in un produzione industriale e massificata immette nella filiera del consumo finti oggetti con una giusta dose di pubblicità per creare un’allure di valore “artistico”?2 L’artista che ancora oggi lavora solitario esprimendo le sue emozioni nella trasformazione di un manufatto fisico con una sua valenza rappresentativa?3 La mare di “giovani artisti” che intruppati in “fazioni/collettive/gruppi” estetiche/culturali producono opere secondo compitini scolatici per i vari eventi tra cui laboratori/seminari/incontri/workshop?…Se poi si pensa che la maggior parte di chi fa arte oggi non ha mai avuto un’educazione artistica ci si chiede se forse non è venuto l’ora di smettere di continuare a parlare di Arti Visive e pensare a una nuova parola che slegata da questa “storia” ne inventi una nuova per tutto questa produzione di “cose creative …” che nulla hanno a che fare con l’opera d’Arte …