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20/10/17

Fondazione Prada, stagione invernale 2017



Dal 20 ottobre 2017 al 15 gennaio 2018, Fondazione Prada presenta a Milano un programma di ricerca sulla scena artistica di Chicago nel secondo dopoguerra, sviluppato in tre approfondimenti – “Leon Golub”, “H. C. Westermann” e “Famous Artists from Chicago. 1965-1975” – e curato da Germano Celant come un unico progetto.

Fondazione Prada esplora due generazioni di artisti (Monster Roster e Chicago Imagists) attivi attorno alla School of the Art Institute of Chicago e lontani dai principali centri d'arte dell'epoca. Attraverso una pittura caratterizzata dall'impegno politico, dalla narrazione figurativa e dalla radicalità grafica, questi artisti si sono opposti all'Espressionismo astratto e al Minimalismo, anticipando l'arte degli anni Ottanta e Novanta, dal Graffittismo alla Street Art. 

Venerdì 20 ottobre, alle ore 18.30, in occasione dell'apertura delle mostre, sarà proiettato al Cinema della Fondazione il documentario "Hairy Who and the Chicago Imagists", introdotto dalla regista Leslie Buchbinder. Ingresso libero fino a esaurimento posti.




Dal 20 ottobre 2017 al 26 febbraio 2018, Fondazione Prada apre al pubblico “Slight Agitation 3/4: Gelitin”, il terzo capitolo del progetto espositivo ideato dal Thought Council della Fondazione. Costituito da quattro commissioni site-specific che si succedono negli spazi della Cisterna della sede di Milano, “Slight Agitation” prosegue nella sua terza fase con l’intervento del collettivo austriaco dei Gelitin, composto da Wolfgang Gantner, Ali Janka, Florian Reither e Tobias Urban.
I Gelitin realizzano il progetto POKALYPSEA-APOKALYPSE-OKALYPSEAP, costituito da tre grandi sculture che fanno riferimento ad archetipi architettonici classici, come l’arco di trionfo, l’obelisco e l’anfiteatro, sovvertendone le componenti retoriche e monumentali. 
Questo intervento si inserisce all’interno della loro pratica artistica che, a partire dagli anni Novanta, si è misurata con la reinterpretazione dell’arte dei totalitarismi e della performance, sviluppando una radicale critica verso le istituzioni.