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27/07/17

Collezione Pinault prossimamente a Parigi



Il progetto culturale promosso dalla Collezione Pinault si amplia e si rafforza con l’apertura di un nuovo spazio espositivo permanente nel cuore di Parigi, nella storica sede della Bourse de Commerce.

Presentato a Parigi il progetto di restauro dell’edificio del XVI° secolo, sotto la direzione di Tadao Ando, architetto che ha firmato il recupero di Palazzo Grassi e Punta della Dogana a Venezia.




“Con la nascita di questa nuova sede in cui la mia Collezione sarà esposta, si aggiunge un nuovo tassello alla realizzazione del progetto culturale che ho intrapreso, volto a condividere la mia passione per l’arte del nostro tempo con il maggior numero di persone. Il progetto è nato a Venezia, più di dieci anni fa, con l’apertura di Palazzo Grassi e di Punta della Dogana, spazi che saranno in relazione permanente con il sito parigino. Come per Venezia, questa iniziativa proviene da un impegno personale al quale ho voluto associare i membri della mia famiglia, i miei figli e in particolare François-Henri Pinault.”
François Pinault.




Dal 2006 il progetto culturale di François Pinault si è articolato secondo tre principi: una rete di musei permanenti, ubicati a Venezia - Palazzo Grassi, arricchito nel 2013 da un auditorium, il Teatrino, e Punta della Dogana - un programma espositivo temporaneo extra muros, in collaborazione con numerose istituzioni in Francia e all’estero; infine, un programma di iniziative a sostegno della creazione e della storia dell’arte come la residenza di artisti di Lens o il premio Pierre Daix.

Con l’inaugurazione della Bourse de Commerce a Parigi – prevista per l’inizio del 2019 - la collezione Pinault introduce anche un cambiamento di scala. Rafforza la sua rete di siti culturali permanenti, pur preservando l’identità di ognuna delle sue componenti. La Bourse de Commerce, Palazzo Grassi, Punta della Dogana e il Teatrino interagiranno tra loro in una relazione di collaborazione, complementarità e sinergia. In linea con questa visione, è stato conferito l’incarico di direzione del nuovo museo parigino a Martin Bethenod, che continuerà a dirigere i musei veneziani.




Affidata a un’équipe composta da Tadao Ando (Tadao Ando Architect and Associates - TAAA), Pierre-Antoine Gatier, architetto specializzato nella conservazione dei beni architettonici, l’agenzia NeM - Lucie Niney e Thibault Marca e la SETEC Costruzioni, la ristrutturazione prevede uno spazio espositivo pari a circa 3000 metri quadrati, utilizzabili autonomamente o combinati per accogliere progetti che richiedono spazi di grande ampiezza. I volumi, che vanno dalla dimensione intima a quella monumentale, sono pensati per accogliere nel modo più idoneo opere realizzate con tecniche e formati diversi, dalla fotografia alle grandi installazioni, passando per la pittura, la scultura o i video.




Gli spazi destinati all’esposizione sono completati da un auditorium da 300 posti, in grado di ospitare conferenze, convegni, proiezioni e concerti, oltre a un ampio foyer e una sala per la presentazione di installazioni video, performance e progetti sperimentali.

Lo spirito che guida il progetto architettonico e museografico è quello di un dialogo sereno, cordiale e non impositivo con il contesto storico e del patrimonio, con le opere e con il pubblico.