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30/04/14

Opening galleristico a Berlino


Dopo l'apertura corale di Londra, la settimana scorsa, ora è la volta di Berlino che coalizza le più interessanti gallerie della città in un'apertura corale, alla sua decima edizione, per tutti gli appassionati d'arte sicuramente un evento da non perdere. 


Info: http://www.gallery-weekend-berlin.de/


29/04/14

May Invitational




Lanciato nel maggio 2013, May Invitational è un programma d’inviti dedicato all’esplorazione di art initiatives italiane e internazionali che articolano in modo complementare strategie indipendenti e non-profit di produzione culturale e di ricerca nell’ambito della cultura visiva contemporanea. 

L’edizione 2014 di May Invitational vede la collaborazione di Viafarini DOCVA e Careof DOCVA in un programma coeso curato da Martina Angelotti e Simone Frangi, progettato con l’ambizione di instaurare negli spazi condivisi dalle due associazioni in Fabbrica del Vapore, una piattaforma, un forum fisico e virtuale per indagare – tramite quattro solo presentation – i meccanismi complessi di ricerca e di sostenibilità di esperienze progettuali diverse, per natura e conformazione. 

Ogni settimana a partire dal 9 maggio, in un set concepito da Canedicoda, saranno invitati progetti e spazi diversi, a presentare la propria pratica e a lasciare una traccia visiva che rafforzi e tematizzi il discorso collettivo; una sovrapposizione di esperienze per generare il confronto e misurare le proprie pratiche, nel tentativo di restituire anche a livello visivo una costellazione eterogenea di processi e ricerche. 

Anticipato da una round table informale con i tre curatori stranieri attualmente in residenza presso Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e chiuso dal live di Wolf Eyes organizzato in collaborazione con Piattaforma Fantastica, May Invitational associa alla programmazione espositiva, momenti di approfondimento condiviso trasformando i quattro incontri in zone di dialogo per operatori milanesi e stranieri oltre che snodo informativo di conoscenza e di ritrovo conviviale per il pubblico. Il set allestito sarà visitabile fino al 13 giugno.

PROGRAMMA 

Opening Event - May Invitational 
MARTEDì 29 APRILE 2014 h. 18.30 
Young Curators - Fondazione Sandretto Re Rebaudengo 
João Laia, Marina Noronha, Kim Nguyes (round table con Gaia Tedone) 

VENERDì 9 MAGGIO 2014 h. 18.30 
Atelier Impopulaire (Milano) 
Giulio Bursi e Pia Bolognesi (talk) 
Sandra Gibson, Luis RECODER + Claudio Rocchetti (live performance) 

VENERDì 16 MAGGIO 2014 h. 18.30 
Barber Shop (Lisbona) - Margarida Mendes (talk e visual restituition) 

VENERDì 23 MAGGIO 2014 h. 18.30 
BAR Project (Barcellona) - Juan Canela, Andrea Rodriguez Novoa, Veronica Valentini (talk) 
Tobias Kaspar, Priscila Fernandes, Pauline Bastard, Ivan Argote, Marlie Mul, Cleo Fariselli, Ozlem Sulak e Nicoline van Harskampf (screening program) 

MARTEDì 27 MAGGIO 2014 h 18.30 
Lungomare (Bolzano) - Angelika Burtscher, Daniele Lupo, Roberto Gigliotti, Lisa Mazza (talk e visual restituition) 

Closing Event - May Invitational 
GIOVEDì 5 GIUGNO h. 21.00 - Piattaforma Fantastica (Milano) 
Wolf Eyes (live concert)



May Invitational  - a cura di Martina Angelotti e Simone Frangi 


opening event martedì 29 aprile ore 18.30  29 aprile - 5 giugno 2014 

Careof DOCVA e Viafarini DOCVA Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, Milano 

28/04/14

Essenza d'arte, ora anche in bottiglia


Ci avevano già pensato gli artisti, da Duchamp in poi, ma non i musei, e la Serpentine Gallery di Londra, con il gruppo Comme des Garçons, realizza la prima fragranza profumata, con un flacone ideato da Tracey Emin, che da oggi, 28 Aprile, sarà messo in vendita nei suoi spazi in Hyde Park.
Il prezzo è abbastanza in linea con questo tipo di prodotto, circa 70 euro. Per un’eau de toilette spray molto naturale,  un profumo composto da erba, foglie, polline (galbano, iride), Oxygene (aldeide, ozono), asfalto (muschi nero, noce moscata), ladano e affumicato cedro con un po 'di inquinamento (benzoino, legno di ginepro, legno Gaïac).
Tutti i proventi della vendita di Serpentino supporteranno i tanti programmi delle Gallerie.
Pronti per seguire la moda?

27/04/14

Soldi sporchi d’arte … Artisti combattenti di libertà?

Nel nostro paese l’impegno artistico è quasi sempre visto a latere, mentre altrove risulta più significativo, vedasi il recente caso della Biennale di Sydney, dove oltre la metà degli artisti partecipanti ha manifestato contro la sponsorizzazione alla manifestazione della Transfield Holdings, società che gestisce anche un campo di detenzione per immigrati in Australia.
L’equilibrio in questi ambiti risulta sempre difficile, guardiamo anche al caso di Manifesta, che vede due artisti italiane parteciparvi senza troppi problemi, anche se il paese che l’organizza non è sicuramente un esempio di civiltà e rispetto dei diritti sociali (almeno in questo momento), ma sappiamo benissimo quanti interessi diretti si mettono in gioco.
E che dire poi, quando sono proprio gli enti stessi che trattano arte a essere direttamente coinvolti, noto a tutti il caso del costruendo museo Guggenheim ad Abu Dhabi, che è stato accusato di usare manodopera a basso costo e senza tutele lavorative. Come è successo anche per la costruzione dei tendoni di Frieze a New York e che quest’anno pare aver trovato una soluzione, dopo diversi giorni di confronto operativo.
Fa un certo effetto vedere persone disposte a comprare a cifre stratosferiche oggetti che si vantano essere “sociali” in un contesto di sfruttamento umano, dov’è la tanto strombazzata civiltà o ancora peggio l’idea di bellezza e cultura?
Gli artisti possono avere un ruolo costruttivo e critico o devono sottomettersi al gioco degli interessi, voi che ne pensate?

26/04/14

Cambio Del Cambio - Fra antico e contemporaneo rinnovato lo storico ristorante di Torino.


Il famoso ristorante Del Cambio, posto nella storica piazza Carignano, nel cuore cultura di Torino, fra il Museo Egizio e il Polo Reale, segue l’onda di rinnovamento che sta coinvolgendo la città.

La nuova gestione dell’imprenditore Michele Denegri, consapevole dell’attenzione turistica internazionale, in forte crescita in questi ultimi anni, ha investito in un’azione di rivalutazione per uno dei locali più storici della città.

Il recupero è stato realizzato nel rispetto e nella rivalutazione degli antichi arredi, condotto sotto la supervisione delle Soprintendenze ai Beni Architettonici e ai Beni Artistici e Culturali.


Nel progetto sono stati coinvolti anche alcuni artisti internazionali che hanno apportato una nota contemporanea. Nell’area del cocktail bar, al piano superiore del ristorante, l’artista argentino Pablo Bronstein ha reinterpreta un disegno utopico di Guarino Guarini mentre l’artista venezuelano Arturo Herrera è intervenuto sulle antiche volte con un’opera astratta che si integra negli eleganti spazi del Bar Cavour. Michelangelo Pistoletto, artista di casa, ha progettato un ambiente "totale" composto da 8 lastre specchianti. L’opera, il cui titolo è "Evento", è la più grande di questo genere mai realizzata dall’artista. I personaggi ritratti nelle lastre sono “persone normali della vita” che osservano un evento non manifesto nell’opera, e che entrano idealmente in comunicazione col pubblico presente nella sala, pubblico che diventa la parte dinamica dell’opera stessa.

Il noto designer Martino Gamper e l’artista israeliano Izhar Patkin sono stati coinvolti direttamente sull’arredo e sul servizio di porcellana. Il primo ha disegnato una serie di nuovi tavoli e sedute per la sala settecentesca, al piano terra; il secondo ha rigenerato 150 piatti "scartati" dalla storica fabbrica di Sèvres, fornitrice del ristorante, perché leggermente difettosi, personalizzandoli a mano con un richiamo al nome del ristorante e alla sua storia.


Ovviamente oltre alla spazio anche la cucina è stata rinnovata, e ora, con lo chef Matteo Baronetto, punta al grande pubblico internazionale che frequenta la città, come già fecero figure storiche quali Paolina Borghese, la fascinosa Contessa di Castiglione, lo scrittore Friedrich Nietzsche o l’attrice Audrey Hepburn.



Tutte le info al sito www.delcambio.it  

25/04/14

Pradasphere



Mentre nel vicino Albert e Museum è in corso un interessante mostra sulla storia della moda italiana, i grandi magazzini Harrods proporranno una mostra, dal 2 al 31 Maggio, sulla storia estetica del gruppo Prada.

Sarà allestita al quarto piano di Harrods Knightsbridge con un allestimento dello studio di Rem Koolhass che da sempre collabora con la nota casa milanese.

Il titolo dell’evento “Pradasphere” presenta il filone di ampio respiro con cui Miuccia Prada ha ricreato l’immagine di Prada, quando presa dalla tradizione storica della famiglia, l’ha reso un marchio globalizzato.

La rassegna percorre alcune delle tantissime tappe cultura ed estetiche che il gruppo ha creato in questi anni, dalla partecipazione all’America”s Cup alle mostre di arte contemporanea, parallelamente sono presentate le tante collezioni che spesso sono state ispirate da queste esperienze.


24/04/14

E’ tornato il braccio - A Venezia San Giorgio miracolato


 Scatto prima del restauro


San Giorgio ritorna a segnalare il vento, sulla città di Venezia, col suo vessillo e il suo braccio, grazie al sostegno della Swarovski Foundation che ha supportato il restauro della celebre statua in legno e rame, progettata dal Palladio, posta sulla cima della basilica palladiana di San Giorgio Maggiore, che un fulmine aveva danneggiato nel 2002.

 Scatto prima del restauro 

Il progetto di recupero ha preso forma nel 2013 quando la Swarovski Foundation organizzo la mostra di John Pawson nella Basilica, durante gli incontri preparatori emerse questa aspetto che la fondazione ha ritenuto sostenere oltre al progetto espositivo, in uno spirito di reale attenzione alla cultura non solo temporanea ma anche storica.


23/04/14

London gallery day



Se vi trovate a Londra per le festività pasquali, non perdetevi l’apertura corale di un gruppo di galleria nelle aree EC1 e WC1, fra i tanti eventi ci sarà anche Julian Schnabel in colloquio con Hans Ulrico Obrist, Venerdì 25 da Dairy Art Centre, prenotarsi prima.

Ma tutti i dettagli li trovate qui www.londongalleryday.com


21/04/14

Pausa caffè



Ice Venice


Suggestioni invernali con le elaborazioni digitali di Robert Jahns, che unisce gli scatti veneziani di  Luis Manuel Osorio Fernando a belli siberiani di Daniel Kordan.







20/04/14

Web award art



Fra i tanti premi che popolano il mondo del web, ma non solo, c’è il popolare WebbyPeople's Voice Award ideato nel 1997, che dedica anche una sezione alle arte visive, alquanto interessante, anche se spesso è più attento al concetto di immagine che di arte.

I finalisti di quest’anno sono www.artsy.net forse la grande novità nel mercato dell’arte, con sponsor del calibro di Gagosian, www.wondereur.com quasi una mostra d’artista con curatore, www.illusion.scene360.com raccolta fantastica d’immagini, www.thecreatorsproject.vice.com  che offre ogni idea di creatività, spesso più fantasy che vera, www.curator.com appena messo in linea con uno spirito di promozione artistica.

Se volte votare avete tempo fino al 24 Aprile.


Il 29 Aprile sarà reso pubblico il vincitore. 

Serra desertico

All photos copyright Sally Crane

Affascinano le nuove sculture di Richard Serra, raccolte col titolo di "East-West/West-East", poste un tranquillo paesaggio desertico fuori Doha, presso la Riserva Naturale Brouq vicino Zekreet in Qata.

Ricordano un poco il famoso monoliti del film di Stanley Kubrick "2001 Odissea nello spazio" .

Sono alti quasi 15 metri e sono distribuiti per un asse di un chilometro. 

Sponsor di questo grande evento il Musei Qatar Authority, immagini via Doha News

All photos copyright Sally Crane



All photos copyright Sally Crane

All photos copyright Sally Crane

All photos copyright Sally Crane



19/04/14

Tappeto magico a Casablanca


All'inizio di Aprile ci sono state suggestioni sensoriali col 'tappeto magico 2014' dell'artista francese Miguel Chevalier che è internvenuto nell'ex chiesa del Sacro Cuore a Casablanca, in Marocco. 

Coprendo il pavimento con un enorme strato di luce, l'opera fa riferimento al mondo della biologia, microrganismi, e automi cellulari - come le cellule hanno la capacità di moltiplicarsi in abbondanza, dividere e unire a ritmi diversi. pezzi si uniscono, cadono a pezzi e trasformare in forma a velocità rapida. l'universo organico visualizzata mescola con una costruzione digitale di pixel sovrapposti.




18/04/14

Integrare il paesaggio - Partecipazione italiana alla prossima Biennale di Venezia


Mancano ancora due mesi all’avvio della una nuova edizione della Biennale di Architettura di Venezia, ma per il Padiglione italiano il direttore Cino Zucchi ha già scelto il tema: “Innesti / Grafting” con cui vuole ripensare alle dinamiche frastagliate dell’architettura, in equilibrio fra presente, passato, fra esigenze sociali e necessità d’integrazione urbana. Una visione che vuole assorbire le diverse anomali che il rapido sviluppo architettonico, di questi ultimi decenni, ha prodotto. Ponendo l’attenzione a quegli innesti che l’architettura di qualità ha operato su complesse situazioni di frattura o degrado, riqualificando areee e luoghi del vivere quotidiano.

Come esempio campione la rassegna si focalizzerà su Milano, sede della prossima edizione dell’Esposizione Mondiale.

L’iniziativa analizzerà su diversi piano la complessa e difficile situazione urbanistica, mettendo in risalto quelle riqualificazioni che recentemente sono intervenute ricucendo anomalie architettoniche, rigenerando il flusso urbanistico e sociale. Supportando così gli atteggiamenti realisti che, in contrasto con le tante utopie, agiscono concretamente sulle necesittà del tessuto quotidiano delle migliaia di persone che vivono questi spazi architettonici.

Ad aprire e chiudere la mostra due segni, due “innesti” fisici nel contesto dell’Arsenale firmati dallo stesso Cino Zucchi: il grande portale arcuato dell’ingresso adiacente le Gaggiandre e una grande panca-scultura che si snoderà tra gli alberi nel Giardino delle Vergini.

Eccovi una breve descrizione di come sarà articolato il Padiglione Italia.

Il Portale: un innesto contemporaneo

Sulla facciata delle Tese delle Vergini che ospitano il Padiglione Italia nello spazio dell’Arsenale, un nuovo portale di ingresso in metallo dalla forma arcuata e dallo snello profilo annuncia il tema del Padiglione con un vero e proprio “innesto” sull’edificio esistente, dialogando con gli archi del contiguo portico delle Gaggiandre attribuito a Jacopo Sansovino.

Prima Sala

Innesti: il palinsesto Italia

All’ingresso della mostra, una sezione introduttiva descriverà mediante brevi testi e immagini i caratteri peculiari dell’architettura moderna italiana dell’ultimo secolo e le sue radici in quella più antica. Come Michelangelo ingloba i palazzi preesistenti nella nuova sistemazione del Campidoglio, così secoli dopo i concorrenti del concorso per il Palazzo del Littorio devono confrontarsi con le imprescindibile presenze del Colosseo e della Basilica di Massenzio.

EXPO 2015: un laboratorio ambientale

A sinistra dell’ingresso, un allestimento “leggero” mostrerà il grande “laboratorio Expo” che sta avviandosi verso il proprio ambizioso traguardo: un nuovo luogo collettivo che con i contributi di grandi architetti, fotografi e artisti internazionali mostrerà al mondo intero le diverse forme di una nuova coscienza nei confronti dell’ambiente. Il concetto urbanistico dell’intera area, i progetti per i cluster tematici, il Padiglione Italia, mostreranno diverse articolazioni dell’idea di sviluppo sostenibile che animerà la manifestazione. Nella consultazione “2040 EXPOST. Tracciare futuri possibili”, una serie di giovani studi di architettura sono stati chiamati a immaginare differenti scenari urbani dell’area dopo la manifestazione, prefigurandone le metamorfosi dopo la manifestazione.

Milano Moderna: un laboratorio urbano

A destra della sezione introduttiva, una serie scelta di trasformazioni edilizie antiche e nuove mostreranno la complessa dialettica tra innovazione e rispetto della forma urbana esistente che ha caratterizzato il passaggio da città a metropoli della capitale lombarda.

Episodi che attraversano i secoli come la vicenda dei progetti incompiuti per la facciata del Duomo o quelli della crescita della grande fabbrica dell’Ospedale Maggiore, altri più legati a vicende traumatiche - come quella della ricostruzione del centro dopo i bombardamenti del 1943, o della Triennale “occupata” nel 1968 - mostreranno una città cresciuta “per occasioni” piuttosto che per pianificazione di lungo periodo. Più che agli architetti moderni che hanno creato il volto della città contemporanea – tra loro Piero Portaluppi, Giuseppe Terragni, Gio Ponti, Piero Bottoni, Ignazio Gardella, i BBPR, Asnago e Vender, Gigi Caccia Dominioni e molti altri – l’esposizione guarderà al tema dell’inserimento di nuovi edifici alla ricerca di condizioni moderne di vita all’interno della forma urbana esistente, riletto attraverso documenti d’epoca e l’interpretazione di fotografi contemporanei. La sezione dedicata a Milano si concluderà con il tema de “la città che sale”, nel rapporto dialettico tra edifici alti e forma urbana, mostrerà con evidenza la trasformazione scalare della città dal novecento ad oggi.

Seconda sala

Un paesaggio contemporaneo

Se nella prima sala l’allestimento riprodurrà la struttura compatta e l’ordine geometrico della città storica, la seconda rappresenterà anche nelle sue modalità allestitive un’interpretazione attuale del paesaggio italiano che, come diceva Gio Ponti, è fatto “metà da Dio e metà dagli architetti”. Nella grande penombra del salone esistente, grandi prismi di diversa forma e profilo sosterranno immagini retroilluminate di progetti contemporanei integrati in contesti diversi, che insieme daranno vita ad uno scenario cangiante ed inatteso. Piuttosto che descrivere i progetti in mostra, l’allestimento comporrà nelle modalità di un grande collage la diversità delle condizioni urbane e di paesaggio del nostro paese, e le diverse risposte individuali al tema comune del rapporto tra l’occasionalità programmatica dei singoli interventi e la costruzione collettiva del territorio.

Ambienti Cut and Paste

Su di una delle pareti della seconda sala troverà posto una grande “quadreria” di collage fisici e digitali realizzati sul tema dell’innesto da architetti italiani delle generazioni più giovani; riflessioni astratte, talvolta provocatorie, che documentano la feconda e continua ridiscussione sui mezzi disciplinari e sul rapporto tra storicità e contemporaneità.

Paesaggi Abitati: la vita si adatta agli spazi che si adattano alla vita Se la cultura architettonica interviene ogni giorno nel tessuto delle città, i risultati di questo lavoro diventano ogni giorno lo sfondo della vita quotidiana di tutti noi. Sopra queste trame urbane troviamo un ordito di trasformazioni più fini che gli utenti portano avanti per adattare alle loro esigenze le strutture in cui abitano e lavorano. In occasione della conferenza stampa, viene presentato l’open call per un contributo collettivo al Padiglione: la produzione di brevi riprese video a camera fissa di spazi pubblici. Le riprese pervenute di nuclei antichi vissuti o abbandonati, moderni centri commerciali, luoghi che si animano per eventi o vicende particolari, verranno scelte e montate insieme da Studio Azzurro in un grande “mosaico animato” che documenti l’estrema diversità del paesaggio italiano e delle vite che ospita.

Cartoline dal mondo

In prossimità dell’uscita verso il giardino, un grande tavolo-distributore contiene venti cartoline che rappresentano altrettanto sintetiche “letture” della modernità italiana da parte di importanti architetti del mondo (da Steven Holl a Juan Navarro Baldeweg, da Dominique Perrault a Peter Wilson e molti altri) che hanno in qualche modo intersecato la cultura italiana nel loro lavoro o nella loro riflessione teorica.

Esterno

Un giardino ospitale

Nel giardino dell’ex convento delle Vergini sul lato posteriore del padiglione, la grande scritta in metallo esistente recuperata dal vecchio Padiglione Italia ai Giardini diventa il punto di partenza fisico e ideale di un gesto sintetico: un grande panca di metallo che si snoda attraverso gli alberi per delimitare uno spazio di festa, sosta, riflessione o dibattito ai diversi visitatori che attraversano la mostra.



Segnaliamo anche l’open call per una videoinstallazione corale

Partecipare con la propria opera filmata a una videoinstallazione a cura di Studio Azzurro che sarà esposta nel Padiglione Italia alla 14. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia - promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in collaborazione con la Biennale di Venezia – che dal 7 giugno al 23 novembre 2014 presenta INNESTI/GRAFTING, di Cino Zucchi.

Questo l’invito dell’open call Paesaggi Abitati che il curatore del Padiglione Cino Zucchi e Studio Azzurro rivolgono a tutte le persone, di qualsiasi nazionalità ed età.

Per partecipare basta seguire ile istruzioni fornite sul sito www.innesti-grafting.it e inviare entro il 20 aprile 2014 un filmato girato in Italia, della durata compresa tra i due e i cinque minuti, a colori e con audio.

“Paesaggi Abitati: la vita si adatta agli spazi che si adattano alla vita” è il titolo dell’opera finale che sarà composta in proiezione simultanea dai video, o meglio, dalle “cartoline animate” oggetto dell’open call.

Saranno selezionati i video che per originalità e qualità espressiva meglio interpretano il tema dell’opera, dedicata a documentare il rapporto di scambio e di osmosi che si crea tra gli spazi e la vita delle persone che essi ospitano ogni giorno.

Strade, piazze, centri storici o periferie, luoghi urbani o rurali, stadi, centri commerciali, spiagge, parchi tematici, luoghi di intrattenimento… sono tutti potenziali soggetti che, densi di vita o abbandonati, a diverse ore del giorno aiuteranno, nella dimensione corale dell’opera finale, a leggere la capacità degli ambienti umani di accoglierci e modificarsi quotidianamente attraverso piccole trasformazioni spontanee.

La comunicazione dell’ open call Paesaggi Abitati è sostenuta da Designboom, popolare magazine on line di architettura e design.

Open call Paesaggi Abitati

Raccolta di contributi video per una videoinstallazione corale

INNESTI/GRAFTING

Padiglione Italia

14. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia

Istruzioni per la partecipazione:

www.innesti-grafting.it


17/04/14

Trisha Baga alla Collezione Zabludowicz di Londra

 Trisha Baga   Zabludowicz Collection  Image: Andy Keate

below english

La collezione Zabludowicz presenta una mostra personale dell'artista newyorkese Trisha Baga ( b.1985 ), con una serie di nuove installazioni, accanto a pezzi della collezione delle principali prime opere dalla sua carriera.

Baga unisce video, pittura, scultura e oggetti trovati in composizioni coinvolgenti con luce e suono. Alludendo ai modi in cui la tecnologia altera la percezione, Baga utilizza proiezioni 3D e ritmi di navigazione online per produrre installazioni che suggeriscono mutevoli catene di associazione. L' artista si posiziona come un materiale attraverso cui l'informazione è filtrata - con i contenuti attuali del suo studio , appartamento e computer di fuoriuscita nello spazio dello spettatore .


English

The present, the here and now experience – it’s such a dumb and impossibly slippery thing. What we experience is only a fragment of what we are aware… and what I am interested in is the stuff that fills the gaps.
Trisha Baga, interviewed by Jenny Jaskey, Mousse Magazine, 2012
The Zabludowicz Collection presents a solo exhibition by New York-based artist Trisha Baga (b.1985), featuring a number of new installations, alongside pieces from the Collection and key early works from her career.

Baga combines video, painting, sculpture and found objects in immersive compositions that flood spaces with light and sound. Alluding to the ways in which technology alters perception, Baga uses 3D projections and the rhythms of online browsing to produce installations that suggest shifting chains of association. The artist positions herself as a material through which information is filtered – with the present-day contents of her studio, apartment and computer spilling out into the space of the viewer.

Baga has had recent solo exhibitions at Dundee Contemporary Arts, Whitney Museum, New York and Kunstverein Munchen, Munich, and featured in major group exhibition such as Speculations on Anonymous Materials, Fridericianum, Kassel, 12th Biennale de Lyon, and New Pictures of Common Objects, MoMA PS1, New York.

The exhibition will be accompanied by a new publication and a series of public events